31 marzo 2010

Ultimissime

Le ultime notizie dalla redazione di Sky Cinema

ROBIN HOOD APRE CANNES 2010

Ridley Scott e Russel Crowe sono stati scelti per l’apertura del 63° festival di Cannes. Robin Hood sarà il film (fuori concorso) ad aprire le danze al festival del cinema presieduto quest’anno da Tim Burton. Vista la passione di Scott per il filone storico e vista la presenza di Crowe i presupposti di vedere un “gladiatore” aggirarsi nelle foresta di Sherwood ci sono tutti.


TOM CRUISE E REESE WINTERSPOON CANTANO INSIEME


Secondo il "Los Angeles Times", Tom Cruise e Reese Winterspoon potrebbero essere i protagonisti di Paper Wings, film che racconta di un rodeo durante il quale un campione fra i cowboy, Cruise appunto, si innamora di una cantante country interpretata dalla Witherspoon, che in passato aveva gia' dimostrato le sue doti canore interpretando Walk the line, per cui aveva vinto un Oscar.


UMA FLOP

Motherhood, ultima fatica di Uma Thurman, sta battendo tutti i record. In ottobre, negli Stati Uniti, il film è riuscito ad incassare “la bellezza” di 40mila dollari contro i 5 milioni in costi di produzione. La pellicola scritta e diretta da Katherine Dieckman sbarca quindi in Gran Bretagna. Anche qui le cose sembrano non andare per il verso giusto. Nel primo weekend di programmazione solo 12 gli spettatori per un misero incasso di 88 sterline!


HOPPER SULLA WALK OF FAME


Centinaia i fan accorsi ad acclamare un emaciato Dennis Hopper per la posa della stella sulla leggendaria Walk of Fame. Alla cerimonia hanno assistito anche David Lynch e Jack Nicholson. Hopper, indimenticabile protagonista di Apocalypse Now è entrato nella fase terminale del cancro alla prostata di cui soffre da mesi. Esploso alla ribalta del cinema americano interpretando Gioventù bruciata insieme a James Dean e passato alla storia per aver scritto e diretto quello che fu poi considerato il manifesto hippy: Easy Rider.


KATE HUDSON ANCORA SULL’ALTARE

Kate Hudson pare possa essere la protagonista di Piccole confusioni di letto, adattamento dell’omonimo libro di Emily Giffin. La Hudson dovrebbe interpretare Darcy, ragazza talmente carina da non aver mai avuto problemi ad attirare le attenzioni dei ragazzi finché, proprio ai piedi dell’altare, una sua amica (decisamente meno fortunata in amore di lei) le soffierà il marito. Dopo Bride Wars, Nine, The killer, Inside me, Earthbound la Hudson pare non fermarsi più.


FELLINI “DALL’ITALIA ALLA LUNA” AL MAMBO DI BOLOGNA

Il 27 Marzo, al Mambo di Bologna, si è aperta la mostra “Fellini dall’Italia alla luna”. La rassegna, che durerà ben quattro mesi, cambia punto di vista e si concentrerà su vezzi ed ossessioni del regista romagnolo piuttosto che analizzarne la filmografia. Backstage e location, interviste e giornali lungo un viaggio che, attraverso Fellini, conduce “dall’Italia verso la Luna”. Particolare risalto al ruolo delle immagini. Installazioni video faranno dialogare estratti e montati dei lavori felliniani con cinegiornali d’epoca, filmati, scene tagliate e nastri di prova.


ORSON WELLES TORNA SULLO SCHERMO

A 25 anni dalla scomparsa torna sul grande schermo Orson Welles. Sarà la voce di un film natalizio d’animazione in 3D che prenderà vita quest’estate. Nel 1985 Robert Leed pubblicò il libro “Christmas Tails”. Welles, suo amico, prestò la voce per un futuro audiobook. I diritti dei 5 nastri di registrazione sono stati acquisiti dalla Drac Studios che produrrà la pellicola: è la storia del cane di Babbo Natale che, quando le renne adibite alla consegna dei regali si ammalano, lancia un SOS a tutti i suoi amici a quattro zampe per aiutarlo a recapitare i doni ai bimbi di tutto il mondo.


JULIETTE BINOCHE IN SON OF NO ONE


Juliette Binoche si aggiunge al ricchissimo cast di Son of No one. Le riprese del thriller poliziesco diretto da Dito Montiel inizieranno la settimana prossima a New York. La diva francese reciterà al fianco di Al Pacino, Ray Liotta, Kathie Holmes. Il protagonista sarà Channing Tatum, nei panni di un poliziotto che sarà destinato a lavorare proprio nel quartiere dove è cresciuto. La Binoche, che ha nel frattempo concluso le riprese di Copia conforme, ultima fatica di Abbas Kiarostami ambientato in Italia, vestita di nero su sfondo azzurro, con in mano un pennello che sembra dipingere con la luce dei ghirigori bianchi su cui è sovrapposta la scritta Cannes, sarà nel manifesto ufficiale del prossimo Festival di Cannes.

30 marzo 2010

Internet o TV?

Pochi giorni fa, tutti i sedicenti esperti di Internet inneggiavano all'inizio di una nuova era. Quella del web che vince e super quella della TV, quella di una maggiore partecipazione, dove il telespettatore si fa attore. Raiperunanotte, la diretta di Anno Zero organizzata da Michele Santoro dal Paladozza di Bologna, ha avuto un successo strepitoso e il giorno stesso della conferma dei dati, veniva annunciato che in gran Bretagna gli investimenti pubblicitari di Internet hanno superato quelli della televisione.

Ma "l'evento web più grande della storia in Italia", seguito attraverso varie piattaforme internet da - secondo Il Fatto Quotidiano - 125 mila persone, non è internet: è pur sempre televisione. Anche se fruita sul computer invece che sull'apparecchio TV color.
In Italia poi, non solo il sorpasso degli investimenti sul web rispetto a quelli della televisione non è ancora avvenuto, ma i risultati delle elezioni amministrative hanno dimostrato che se la protesta monta sui social forum on-line, gli Italiani (quelli che votano) aspettano gli ultimissimi giorni per decidere chi votare e lo fanno guardando i tg, che negli ultimi tempi soprattutto sono stati monopolizzati dal Presidente del Consiglio.

Viceversa, il successo del Movimento 5 Stelle lanciato da Beppe Grillo testimonia la presenza di uno spiraglio di luce. Per la "rete" la strada è iniziata, ma ci vorrà ancora del tempo.

Box office USA

I risultati del botteghino americano: il drago brucia Alice

Alice perde il trono per colpa di Dragon Trainer. Nonostante un debutto così così Dragon Trainer conquista la vetta al box office americano (43 milioni di dollari, ne è costati 165): le aspettative della Dreamworks effettivamente erano più alte, soprattutto se si considera le recensioni ricevute, tutte positive. Come detto, Alice in Wonderland scende di una posizione e arriva a 293 milioni di dollari in Usa: è sicuramente il film nella carriera di Tim Burton che ha incassato di più. Terzo posto per Hot Tub Time Machine, con appena 13 milioni di dollari raccolti ed una media per sala di 4,956 dollari (non eccelsa), seguito da Il cacciatore di ex, capace alla seconda settimana di programmazione di coprire i costi di produzione. 5a posizione per Diary Of A Wimpy Kid, arrivato ai 36 milioni di dollari, dopo esserne costati 15, mentre restano bassi gli incassi di She’s Out of my League: 3.52 milioni (per un totale di 25.6) e di Green Zone che raccoglie 3.35 milioni di dollari (totale 30.4). Confermato il flop di Repo Men che raggiunge a fatica gli 11.3 milioni totali (3 milioni di dollari questo weekend). Chiude la top ten Our Family Wedding con 2.2 milioni di dollari, che portano il suo misero totale a soli 16.785.000 dollari. Avatar, dopo tre mesi e mezzo di programmazione, è ufficialmente uscito dalle prime 10 posizioni, con 740 milioni di dollari incassati solo negli States.

Box office Italia

Salvatores terzo, ma happy!

Anche in Italia vince Dragon Trainer: con 1 milione 217 mila euro d'incasso, scalzando dal trono Alice in Wonderland di Tim Burton, che era primo da un mese. Al terzo posto e con un’ottima media per sala, superiore a quella di Dragon Trainer (3.138 rispetto ai 2.495), Happy Family, il nuovo film di Gabriele Salvatores, che ha incassato 1 milione 107 mila euro. Come in America, delude Remember Me: il film con il vampiro Robert Pattinson in versione romantica non fa il pieno dei fans di Twilight e si piazza al quinto posto. Avatar all'11° settimana in sala esce dalla top ten, finendo dal nono al 16° posto, e con un incasso totale che sfiora i 65 milioni di euro.

Che

Il video per Sky Cinema sul doppio film di Steven Soderbergh sulla mitica figura del Che Guevara



L’incarnazione più alta degli ideali di integrità e coraggio, il punto di riferimento di quanti nel mondo sognano un cambiamento politico e sociale. Questo è il Che. Un’immagine assoluta che sembra destinata a rimanere scolpita in eterno.

Non era facile sfidare il mito e trasformarlo in un film onesto. Il regista Steven Soderbergh si è rifatto ancora una volta al cinema a lui caro degli anni ’70, sia per lo stile delle immagini sia per la tematica politica, e ha mantenuto un punto di vista equilibrato.
La fotografia è molto curata. Sfiora il glamour nelle sequenze in bianco e nero, ma predilige la luce naturale.

Il racconto delle gesta militari e del pensiero del Che è basato in parte sui testi lasciati dallo stesso Guevara e ha prodotto una tale mole di materiale che il progetto ha dato origine a due film distinti.

Il primo, Che – L’argentino, parla della conquista di Cuba da parte dell’esercito ribelle con particolare riguardo al ruolo del Che e il suo passaggio da medico a Comandante e artefice della fondamentale vittoria nella battaglia di Santa Clara.
Le immagini a colori sono spesso accompagnate dal commento della sua voce che rendono le scene una sorta di trattato sulla guerriglia.
La vicenda è intervallata da bellissime sequenze in bianco e nero che raccontano invece della sua figura di uomo politico dopo il successo della rivoluzione e della sua visita a New York per il congresso dell’ONU.

Il secondo film è la ricostruzione del tentativo di esportare la rivoluzione in Bolivia. È un film per alcuni aspetti diversissimo dal primo. Un film cupo e la scelta della fotografia permette di intuire il freddo delle montagne boliviane e la solitudine dei combattenti. La variazione di tono e colore lascia presagire il fallimento della spedizione e il sacrificio finale di un grande leader.

STEVEN SODERBERGH: "Ognuno di noi deve compiere la scelta se impegnarsi e partecipare o rimanere osservatori. Mi sono reso conto che il Che è stato uno di quelli che ha deciso di impegnarsi e di farlo in modo totale e non si è tirato indietro mai. Questo è molto raro."

Mesi di riprese nelle reali location dei fatti hanno generato e un materiale talmente ampio da giustificare la divisione in due capitoli.

STEVEN SODERBERGH: "C’era una sola sceneggiatura. Prima era solo Bolivia, poi anche Cuba, poi New York e poi anche un po’ di Città del Messico. Doveva essere divisa per poter sopravvivere."

BENICIO DEL TORO: "Ho pensato: accidenti, abbiamo finito! Non pensavo ce l’avremmo fatta, pensavo non sarebbe mai finito."

La visione distaccata della materia ha permesso al regista di trovare i fondi per la sua impresa, per la quale sono stati necessari numerose comparse e abiti d’epoca.

SABINE DAIGELER: "Stiamo cercando di capire quale comparsa vada vestita con quale uniforme. A volte è un po’… complicato. Abbiamo così tante esplosioni e scene di guerra che ci vogliono cinquanta stuntmen al giorno da vestire in abiti civili o con le divise giuste."

Mentre per rendere le azioni di guerra non sono stati lesinati effetti speciali meccanici.

KEVIN HANNIGAN: "Abbiamo anche costruito un treno in cinque settimane. È tutto basato sull’improvvisazione. Non avevamo tempo per disegni o progetti ingegneristici. Siamo partiti e l’abbiamo costruito ad occhio. È un progetto da folli costruire un treno in cinque settimane!"

Che Guevara ha il volto somigliante di Benicio del Toro che aveva già lavorato con Soderbergh in Traffic grazie al quale si è aggiudicato un Oscar.
La sua grande interpretazione supera l’icona dell’eroe rivoluzionario per arrivare all’uomo. Una prova che gli è valsa il riconoscimento della giuria del Festival di Cannes.

29 marzo 2010

Coprifuoco!

Giovedì 25 Marzo è iniziata la fase sperimentale di "coprifuoco" in Via Padova a Milano che prevede la chiusura anticipata di tutti gli esercizi commerciali e dei locali pubblici.
Il locale Ligera si è opposto al coprifuoco.
Non sembra siano state comminate multe agli esercizi aperti né controlli a tappeto lungo la via.


26 marzo 2010

Al cinema nel weekend

Ecco i film in uscita nelle sale questo finesettimana

RITORNO ALLA COMMEDIA
HAPPY FAMILY di Gabriele Salvatores

Dopo il mezzo passo falso di Come Dio comanda, Salvatores abbandona i thriller ammanitiani e torna alla commedia con Happy Family. Il regista partenopeo ritrae la sua metropoli adottiva e vorrebbe fosse ciò che Manhattan è per Woody Allen. Milano, estate. Il silenzio, la quiete di una metropoli finalmente assopita. Nel labirinto delle strade meneghine due famiglie sono costrette, loro malgrado, a conoscersi. I figli quindicenni vogliono sposarsi. Due famiglie di oggi in bilico tra nevrosi e perle di saggezza, sicurezze e confusioni tanto attuali quanto anomale per i nostri giorni. Una commedia dove tutto è fuori posto. Compreso il protagonista Ezio (Fabio De Luigi), sceneggiatore che, a causa di un incidente, viene sbalzato proprio all’interno del microcosmo da lui stesso creato. I personaggi in cerca di autore sono Diego Abatantuono, Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio, Carla Signoris. La produzione è, come sempre con Salvatores, della Colorado Film.


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TRAUMI ADOLESCENZIALI
REMEMBER ME di Allen Coulter

New York. Tyler (Robert Pattinson) è un adolescente ribelle che vive con insofferenza il rapporto col padre (Pierce Brosnan). La prematura scomparsa del fratello distruggerà la famiglia e devasterà il ragazzo. Convinto che nessuno possa capirlo cambierà presto idea quando il destino gli farà incontrare Ally (l’eroina di Lost, Emilie De Ravin), orfana di madre. La direzione è di Allen Coulter che passa definitivamente al grande schermo dopo i successi tv de I Soprano, Sex and the city, Six feet under. L’icona romantica delle teenagers Robert Pattinson si toglie i denti da vampiro e cerca di mordere in questo ruolo drammatico, ma non ci riesce: il box office Usa lo ha punito. Segno che Pattinson sdentato non piace a nessuno.


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DUE SCAPOLI E DUE BEBE’
DADDY SITTER di Walt Becker


Dan (Robin Williams) è uno sfortunato cronico in amore, Charlie (John Travolta) uno scapolo per vocazione. La routine dei due, sul punto di concludere l’affare della vita, viene stravolta quando a sorpresa devono prendersi cura di due piccole pesti di sei anni. Marley (Ella Blue Travolta, vera figlia di John) e Zach (Conner Rayburn) metteranno parecchio in difficoltà i due uomini. Reminescenza di Tre scapoli e un bebè (1987). Nel cast anche Matt Dillon, Kelly Preston e Seth Green; regia di Walt Becker. Roger Ebert, uno dei più celebri critici Usa, lo ha definito “incredibilmente stupido!”

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IL VAMPIRO VA DI MODA
DAYBREAKERS di Michael Spierig


2019. Un’oscura malattia ha trasformato gli esseri umani in vampiri. Il problema è che il sangue comincia a scarseggiare. I superstiti del genere umano sono braccati, allevati come cavie con l’unico intento di fornire il sangue necessario alla sopravvivenza dei nuovi dominatori della Terra. Edward Dalton (Ethan Hawke), vampiro-ricercatore, studia il modo per creare sangue artificiale e salvare così la specie umana. Nel cast Williem Dafoe e Sam Neill. Girato dai fratelli Spierig in Australia è rimasto nel cassetto per più di due anni in attesa dell’ondata vampiresca generata dal terremoto Twiligt. Ottime premesse e un finale convenzionale, a base di botte da orbi e sangue a gogò.

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STRALUNATI E SQUATTRINATI SULLA NEVE
LA PRIMA STELLA di Lucien Jean-Baptiste


Commedia francese diretta ed interpretata dall’esordiente Lucien Jean-Baptiste. Si scherza sul razzismo e il politicamente corretto: succede che una coppia mista (papà nero, mamma bianca) e squattrinata decide di andare con i tre figli in montagna, nell’ambiante bianco e benestante del mondo delle vacanze sulla neve.

IL trailer è qui

Mario Monicelli a Raiperunanotte

Posto per chi se lo fosse perso o avesse voglia di riascoltarlo l'intervento a Raiperunanotte di un grande regista cinematografico, ultranovantenne, con una visione chiara delle cose e che parla senza sembrare un mostro smascellando come fa il presidente del consiglio di oltre 20 anni più giovane.
L'unico che abbia il coraggio di parlare di Rivoluzione davanti a una videocamera. Tutt'altra pasta che Giovanni Floris, che gli si è opposto in uno dei suoi ambigui interventi, ricoprendo il rulo del difensore dello status quo, ed è sembrato interessato solo al suo posto di lavoro.


Luttazzi a Raiperunanotte

In questa veste, di satiro dispettoso e iriverente lo aspettavamo in video da 8 anni. Un monologo magistrale, come sempre, con tempi comici straordinari, pieno di parolacce, paragoni e metafore sono incredibilmente sorprendenti.
Non guiarda in faccia a nessuno Luttazzi. Non lo ha mai fatto.
Le tre fasi del rapporto anale tra Berlusconi e gli italiani le conoscevamo già, ma è un piacere sentire e risentire il suo genio esprimersi in maniera libera e disinvolta.




25 marzo 2010

Nelle sale USA questo weekend

Ecco i film in uscita questo weekend nelle sale americane.

DRAGHI SPUTAFUOCO IN 3D
HOW TO TRAIN YOUR DRAGON di Sanders e Deblois

Dopo Kung fu Panda, Madagascar e Shrek, in risposta al successo di Up dei rivali Disney/Pixar, arrivano vichinghi e draghi sputa fuoco. Il film d’animazione in 3D è diretto da Chris Sanders (Il re leone, Bianca e Bernie, La bella e la bestia) e Dean Deblois (Pollicina, Lillo & Stitch, Mulan). Hiccup è il figlio del capo villaggio, inadatto al combattimento, dall’ insolito senso dell’umorismo e deriso dalla tribù. Piccolo Gianburrasca che mal si concilia con gli ideali di un villaggio dove combattere i draghi che infestano la zona è uno stile di vita. Sorprendentemente Hiccup cattura un potente draghetto ma invece di sconfiggerlo per essere finalmente accettato dalla comunità ne diventerà amico ed insieme tenteranno di far cambiare idea all’intero villaggio. Con il titolo Dragon Trainer esce anche in Italia.




BACK TO THE 80'S
HOT TUB THE MACHINE di Steve Pink

Alcool a fiumi e Jacuzzi. Accoppiata perfetta se lo scopo è dimenticare vite noiose e mogli stressanti. Un gruppo di amici quarantenni decidono così di rivivere serate di baldoria post adolescenziale in una famosa stazione sciistica. Duran Duran, Spandau Ballet, Madonna adolescente…qualcosa non quadra! Sarà l’idromassaggio a base di vodka ma i quattro si ritrovano nel 1986. Regia di Steve Pink, nel cast spicca su tutti John Cusack.




LA SINDROME DI PETER PAN
GREENBERG di Noel Baubach

Roger (Ben Stiller) torna a Los Angeles dopo aver vissuto alcuni anni a New York. Immaturo per vocazione, da tempo in cura psichiatrica, l’eccentrico ed irresponsabile quarantenne viene ospitato nella casa del fratello, uomo di successo felicemente sposato con prole, partito per una vacanza. Qui incontrerà Florence (Greta Gerwig). I due si aiutano, si avvicinano e insieme cercheranno di aprirsi, raccontandosi e tentando di affrontare la crisi di mezza età che da tempo affligge Roger. Film low budget, presentato alla Berlinale, diretto da Noeh Baumach (il regista de Il calamaro e la balena), scritto dal regista insieme alla moglie, l’attrice Janet Jason Leigh, ed interpretato da Ben Stiller. Questa commedia dolceamara descrive il peter pan che vive negli uomini moderni. Eternamente combattuti tra la voglia di maturare e il desiderio di restar bambini. Acquistato per l’Italia dalla Bim, si ignora la data di uscita.

24 marzo 2010

I testimoni

Oggi ricordo un film di André Téchiné che avevo quasi dimenticato, ma che quando vidi trovai stroardinario.
Parla di omosessualità, di AIDS e di morte, senza melodrammaticità. Procede teso come una corda di violino dall'inizio alla fine, l'intreccio è scritto benissimo, i personaggi sono credibili anche se i loro rapporti sono mutevoli e intricati fino all'estremo, quasi come una telenovela.
Ottimamente recitato, secco, senza sbavature. I testimoni è degno del miglior Truffaut.

23 marzo 2010

70 million: testo e traduzione




And it hardly looked like a novel at all,
E non sembrava affatto un romanzo

I hardly look like a hero at all
Io non sembravo affatto un eroe

And I'm sorry, you didn't publish this
E mi spiace che tu non l'abbia mai pubblicato

And you were white as snow; I was white as a sheet
E tu eri bianca come la neve; io ero bianco come un foglio


When you came down in this black dress
Quando sei arrivata in quel vestito nero

In your mom's black maternity dress
Nel vestito nero premaman di tua madre

And so,
E così

Though it hardly looked like a novel at all,
Anche se non sembrava affatto un romanzo

And the city treats me, it treats me to you
E la città, la città mi offre te

And a cup of coffee for you
E una tazza di caffè per te

I should learn it's language and speak it to you
Dovrei imparare la sua lingua e parlarti


And 70 million should be in the know
E 70 milioni dovrebbero sapere

And 70 million don't go out at all
E 70 milioni non escono affatto

And 70 million wouldn't walk this street
E 70 milioni non camminerebbero per questa strada

And 70 million would run to a hole
E 70 milioni correrebbero in una tana

And 70 million would be wrong wrong wrong
E 70 milioni si sbaglierebbero, si sbaglierebbero, si sbaglierebbero

And 70 million never see it at all
E 70 milioni non lo vedrebbero mai

And 70 million haven't tasted snow
E 70 millioni non hanno mai assaggiato la neve

And we dance dance dance like the children dance
E noi balliamo balliamo balliamo come ballano i bambini

Imply thought are we taking the chance?
Implica che ci abbiamo tentato?

With the light still on, and will we ever reach the tower
Con le luci ancora accede, e non raggiungeremo mai la torre


And after you came down in this black dress
Quando sei arrivata in quel vestito nero

I don't know what took so very long
Non so perché ci sia voluto così tanto tempo

And this,
E questa

And this isn't a war, we don't have to ration
E questa non è una guerra, non dobbiamo razionare

Now wave white flag, and you kept it at home
Ora sventola bandiera bianca, e la tenevi a casa

And words I wrote from a foreign land
E parole che ho scritto da una terra straniera

You're holding my no longer foreign hand
Tu stai tenendo la mia mano non più straniera


And 70 million should be in the know
E 70 milioni dovrebbero sapere

And 70 million don't go out at all
E 70 milioni non escono affatto

And 70 million wouldn't walk this street
E 70 milioni non camminerebbero per questa strada

And 70 million would run to a hole
E 70 milioni correrebbero in una tana

And 70 million would be wrong wrong wrong
E 70 milioni si sbaglierebbero, si sbaglierebbero, si sbaglierebbero

And 70 million never see it at all
E 70 milioni non lo vedrebbero mai

And 70 million haven't tasted snow
E 70 millioni non hanno mai assaggiato la neve

Vaporidis e Gibson? Meglio Meryl Streep

BOX OFFICE ITALIA

Il 3D fa male? Chissenefrega, dice il pubblico italiano. Alice in Wonderland, alla terza settimana di programmazione, domina ancora la classifica dei film più visti, con un incasso totale che ha superato i 25 milioni di euro. Al secondo posto resiste Ferzan Ozpetek con Mine Vaganti, che in questo fine settimana porta a casa oltre 1,5 milioni di incassi. In terza posizione arriva E’ complicato, la commedia senile con Meryl Streep, Alce Baldwin e Steve Martin e scalza Shutter Island di Martin Scorsese. Male le altre due new entry, Fuori controllo di Martin Campbell con Mel Gibson (6°posto, e poco meno di 650.000 euro), e Tutto l'amore del mondo con Nicolas Vaporidis (poco più di mezzo milione). E’ il terzo flop di Vaporidis in due anni. Il Profeta, il film premiato con 9 Cesars e candidato all’Oscar per miglior film straniero, è dodicesimo.



1) ALICE IN WONDERLAND 3.182.159 25.306.603
2) MINE VAGANTI 1.546.593 4.530.368
3) E' COMPLICATO 1.228.335 1.228.335
4) SHUTTER ISLAND 833.825 5.392.256 .
5) PERCY JACKSON 803.518 2.279.532
6) FUORI CONTROLLO 644.146 644.146
7) TUTTO L'AMORE DEL MONDO 517.024 517.024
8) GENITORI&FIGLI 416.199 8.018.973
9) INVICTUS 297.760 5.765.323
10)AVATAR 289.257 64.787.416

Alice fa piangere Jude Law

BOX OFFICE USA

E tre! Tim Burton resta ancora in sella. Alla terza settimana dall'uscita americana, Alice in Wonderland è di nuovo in testa al box office americano. L'incasso è sicuramente in flessione rispetto al precedente weekend (di circa la metà, infatti guadagna “appena” 35 milioni di dollari, per un totale di 266 milioni (e 566 worldwide). A sorpresa si piazza al n.2 Diary of a Wimpy Kid, commedia low budget che è riuscita ad accaparrarsi 22 milioni. Chi ci ha rimesso sono state le altre due new entry, che speravano in incassi migliori: The Bounty Hunter con la coppia Aniston-Butler è appena terzo con 21 milioni (è costato il doppio); ma è soprattutto il thriller fantascientifico della Universal, Repo Men con Jude Law, a pagare la dura lex degli incassi: gli americani lo hanno sonoramente spernacchiato. Quarto posto e appena 6 milioni di dollari d'incasso contro i 32 milioni di costi. A seguire la comedia adolescenziale She’s Out of My League che è arrivato ai 20 milioni di dollari, Green Zone, di Greeengrass con Damon che precipita al 6°posto e conferma l'insuccesso già registrato lo scorso weekend: costato 100 milioni di dollari, ne ha guadagnati solo 24 milioni.


1 ALICE IN WONDERLAND $34.5M $266M
2 DIARY OF A WIMPY KID $21.8M $21.8M
3 THE BOUNTY HUNTER $21M $21M
4 REPO MEN $6.15M $6.15M
5 SHE'S OUT OF MY LEAGUE $6.01M $20M
6 GREEN ZONE $5.96M $24.7M
7 SHUTTER ISLAND $4.75M $116M
8 AVATAR $4M $737M
9 OUR FAMILY WEDDING $3.8M $13.7M
10 REMEMBER ME $3.28M $13.9M

22 marzo 2010

Ultimissime dal mondo del cinema

Ecco le ultime notizie dalla redazione di Sky Cinema


FAMIGLIA ADDAMS IN STOP MOTION

Tim Burton riapre il suo cantiere in 3D. Mentre Alice in Wonderland continua a sbancare i box office di mezzo mondo il regista californiano si lancia verso “nuovi” orizzonti… dark ovviamente! Da indiscrezioni pare certo che dirigerà una nuova versione della Famiglia Addams prendendo spunto dai disegni originali del cartoonist Charles Addams. I bozzetti comparsi sul New Yorker magazine hanno ispirato la serie tv datata 1967. La data di inizio lavori resta ancora top secret. Dovremo aspettare sicuramente meno per Frankenweenie, cartone animato in stop motion, altra opera di Burton in uscita nel 2011.


NOTTE DA LEONI IN 3D

Il sequel della commedia americana Una notte da leoni entrerà ufficialmente in produzione a novembre. La pellicola, diretta da Todd Phillips, con Bradley Cooper, Ed Helms e Justin Bartha, è passata quasi inosservata in Italia (ha incassato poco piu' di 600mila euro) ma ha avuto grandissimo successo negli Usa dove ha totalizzato oltre 273 milioni di dollari. Phillips ha reso noto di voler realizzare il nuovo film in 3D.


FREIDA BOND GIRL

Lo dice il Daily Mirror: Freida Pinto, l’attrice indiana protagonista di The Millionaire, sarà la prossima Bond girl accanto a Daniel Craig nel nuovo 007. La pellicola sarà diretta da Sam Mendes, e avrà come altra protagonista femminile l'americana Olivia Wilde, star della serie "Dr. House". Pinto starebbe per firmare un contratto da 3 milioni di sterline, dicono fonti vicine alla produzione. L'azione si svolgerà in Afghanistan.


AMBRA E BOVA IMMATURI

Iniziano oggi a Roma le riprese del film Immaturi di Paolo Genovese. Il film ha un cast d'eccezione: Ambra Angiolini, Raoul Bova, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Paolo Kessisoglu, Ricky Memphis, Luisa Ranieri. E' la storia di un gruppo di ex-compagni di scuola e grandi amici costretti a rifare l’esame di maturità, pena l'annullamento di tutti i titoli successivamente conseguiti. La commedia sarà distribuita in Italia da Medusa agli inizi del 2011.


EDWARD NORTON FA PACE CON LA MARVEL

Edward Norton fa dietrofront dopo i pesanti dissidi nati durante la produzione de L’incredibile Hulk. Pare possa mettere la faccia in un nuovo film in cui si muoveranno alcuni dei più famosi eroi nati in casa Marvel: Thor, Capitan America, Iron Man. La Universal Pictures è pronta ad investire parecchio denaro per produrre Avengers – I vendicatori e, nonostante manchi ancora la figura del regista, si parla già di contatti con Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson e Don Cheadle.


FANTASY HORROR

Ad Orvieto si è concluso il Fantasy Horror Award realizzato dal canale Fantasy. La giuria composta tra gli altri dai registi Ruggero Deodato, Lamberto Bava e il nostro Francesco Castelnuovo ha decretato i vincitori delle statuette: migliore film horror Rec 2 di Jaume Balaguero e Paco Plaza. I due premi alla carriera sono andati all'attore Robert Englund e al regista Brian Yuzna. Vincitori dei due premi speciali Federico Zampaglione per Shadow e Antonio Monti per Monkey Boy.


TWITTER IL 118, DEMI LA CROCEROSSINA

Sul servizio di microblogging di Twitter un giovane ventenne annuncia di volersi impiccare. Demi Moore intercetta il messaggio e , grazie l’aiuto di Nina Vardalos (la star del mio grosso grasso matrimonio greco), da l’allarme. Con l’account di twitter la polizia trova l’indirizzo del ragazzo. Salvo per miracolo!


IL GIFFONI: 40 ANNI E NON DIMOSTRARLI

Continuo rinnovamento per il Giffoni Film Festival. La rassegna, arrivata alla quarantesima edizione, si terrà dal 18 al 31 luglio e ospiterà parecchi protagonisti del cinema internazionale. Tra questi Elijah Wood, il giovane Frodo di Il signore degli anelli. Si amplia il programma di questo che è ormai il punto di riferimento internazionale del cinema per ragazzi. La novità di quest’anno è il Giffoni Multimedia Valley, un’area interamente concepita per stimolare curiosità e passione, il confronto e la cultura. A disposizione dei giovani una cineteca Regionale, un’ Arena e due sale cinematografiche da 1000 posti dotate delle più avanzate tecnologie audio e video.


OCCHIALI 3D: UN’ORRIBILE MONTATURA

E’ questo l’ironico titolo del convegno organizzato dall’industria cinematografica. Cattiva informazione e sequestri preventivi di occhialini 3D hanno scatenato l’irritazione degli addetti ai lavori. Chiesto un tavolo al ministero della Sanità per dimostrare l’infondatezza delle notizie che dipingono come nocivi gli occhiali utilizzati durante le proiezioni in 3D.

21 marzo 2010

Effetti domino nei videoclip

Nei videoclip musicali molto spesso il playback del cantante o dei musicisti ha un'importanza marginale rispetto a un altro livello diegetico, nel quale si racconto una storia per immagini che può anche non avere nulla a che fare con i temi della canzone. Spesso in questo altro mondo si susseguono fatti degni di ammirazione (uno dei motivi per cui il livello diegetico della performance in playback diventa marginale).

Tra questi giochi è abbastanza comune quello di creare
spettacolari ed infiniti effetti domino.

Vi propongo qui il video di una sorta di effetto domino all'ennesima potenza, in cui per giunta il playback del gruppo è relativamente bene integrato al gigantesco ingranaggio che proprio da alcune tessere di domino prende il via.

Guardate e stupitevi con il video
di "This Too Shall Pass" degli OK Go.

I "matusa" parlano di web

Riprendo una notizia dal sito Toshare.

Nella legislatura che ha dato vita al disegno di legge Carlucci e al “decreto ammazza blog” (e relative proteste che hanno portato buona parte della blogosfera italiana a scendere in piazza), nel paese che mantiene la legge Pisanu portandosi dietro un’impianto normativo sul diritto d’autore risalente agli anni del fascismo, nello stesso paese che circa un anno fa oscurava The Pirate Bay, l’11 marzo accade un fatto singolare:
Lawrence Lessig, il giurista noto al secolo come l’”inventore” delle licenze Creative Commons, tiene una lectio magistralis ospitata dalla Presidenza della Camera.

I relatori erano tutti maschi, bianchi e sopra i quarant’anni, ovvero la descrizzione perfetta della classe dominante occidentale.

Nel suo discorso introduttivo,
Fini fa due affermazioni interessanti: il web non è semplicemente un nuovo media di convergenza e concepirlo come una tv (sue testuali parle) sarebbe una posizione di retroguardia, internet possiede meccanismi di autoregolementazione da prendere in considerazione anche se rapportati alla criminalità, mentre l’unico modo di affrontare la lotta al crimine in ambito digitale è la cooperazione transnazionale; l’accesso a internet è un diritto fondamentale.

Ma il Presidente della Camera politicamente
non si sbilancia: nessun accenno alla riforma sul diritto d’autore, né alla legge Pisanu (solo per citare due aspetti della politica italiana irrisolti da anni), nè alla brevettabilità del software, solo un generico ma formalmente convinto auspicio affinchè le istituzioni partecipino al dibattito sull’innovazione in modo “attivo” e “consapevole”.

L’ultimo intervento è quello di
Paolo Romani. Romani è al centro di due polemiche: la prima sulla scomparsa di un fondo infrastrutturale di 800 mln di euro da investire per la connettività (che poi si scopre essere “congelato” da Tremonti fino a crisi superata: staremo a vedere) e la seconda sul “decreto Romani” (in sintesi: disegno di legge in recepimento alla direttiva europea in materia di trasmissione audiovisiva, che equiparava i siti eroganti servizi di streaming a vere e proprie emittenti, anche se non professionali). Se il decreto è stato parzialmente rivisto, alla domanda di Luna “scegliere fra il Ponte di Messina e l’ivestimento in connettività”, Romani sostiene: “non dobbiamo scegliere, abbiamo i fondi per i due investimenti” difendendo, di fronte a un pubblico che in sala sussulta, l’impatto positivo che un’intervento come il Ponte avrebbe. Sulla Pisanu la risposta è dello stesso livello: non c’è problema, tutti possiamo avere un hotspot pubblico, basta dare la carta d’identità.

Nonostante l’attitudine e i molti elementi positivi, lascia un retrogusto amaro lo stesso discorso di
Lessig: da un lato il prendere le distanze dai fenomeni come la pirateria (che sono il contesto sociale, la precondizione e il motivo per l’esistenza di un’organizzazione come Creative Commons), dall’altro il ridurre al problema del compenso (come retrubuire gli autori/artisti/prosumer) un ben più vasto problema che significa rimettere in discussione e reinventare il patto sociale, i modelli e la definzione del valore nella società contemporanea (informazionale, postpolitica, etc…). Con un inciso: posto che la possibilità dell’espressione e della creatività sono sempre condizionate dal contesto e dalle condizioni materiali, l’origine del processo creativo non è la retribuzione, ma l’urgenza stessa dell’espressione in tutte le sue forme.

Il video dell'inervista rilasciata a margine del convegno da Lawrence Lessig:

19 marzo 2010

Poetry Slam - 3a manche

Ed ecco a voi i video in HD della terza ed ultima manche del Poetry Slam avvenuto al teatro Binario 7 di Monza lo scorso 4 marzo.

Gli altri post del Poetry Slam:
Intro
Video prima manche
Video seconda manche


Chiara Daino




Scarty




Adriano Padua




Sparajurij Lab

18 marzo 2010

Corso di Final Cut

Uno dei software di montaggio (o "moviole digitali" per i più antichi) che va per la maggiore è Final Cut. Rispetto ad Avid, l'altra famosa applicazione per l'editing professionale, si impara più facilmente grazie a un apporccio più user-friendly: basta questo semplice video!


Film nelle sale questo weekend (ita)

IN USCITA NELLE SALE ITALIANE

FUORI CONTROLLO di Martin Campbell

Il detective veterano Thomas Craven (Mel Gibson) lavora per la omicidi del Boston Police Department. Single e padre di una venticinquenne (Bojana Navakovic). Quando questa viene uccisa sotto casa non gli è difficile immaginare che il vero bersaglio fosse lui. Questa è la premessa drammaturgica che si risolve nei primi 7 minuti. Il resto del film si sviluppa, tra colpi di scena e inseguimenti, seguendo l’indagine dell’agente che scoprirà la doppia vita della figlia in un complotto dove sono intrecciati interessi politici, produzione di armi nucleari, spie con licenza di uccidere, servizi segreti e attivisti alla Greenpeace. Regia di Martin Campbell (Casino Royale), copione di William Monahan (Oscar per The Departed), Mel Gibson che torna sullo schermo dopo sette anni di assenza. Robert De Niro ha lavorato qualche giorno sul set ma ha rinunciato dopo poco tempo alla parte a causa di forti divergenze con la produzione. Il suo ruolo è andato a Ray Winstone. Il film non è granché (gli incassi americani parlano chiaro) e la scena finale ammazzerebbe qualsiasi fan di Mel Gibson.





IL PROFETA di Jacques Audiard

A 19 anni Malik finisce in carcere. Sei anni di prigione diventano sei anni di scuola di criminalità. In cella impara tutto il conoscibile sulla malavita francese. Pronuncia perfettamente il dialetto corso, entra nelle grazie del boss, tesse rapporti con personaggi di ogni genere, conosce ed amplia i traffici illeciti. Comunica proprio con tutti. Che siano arabi o marsigliesi, amici o nemici, le mura della prigione non limitano la sua parola. Tanto che i compagni di cella inizieranno a chiamarlo “il profeta”. Candidato all’Oscar nella cinquina del miglior film straniero, è rimasto a bocca asciutta. Ha stravinto i Cesar (ben 9 statuette).





E' COMPLICATO di Nancy Meyers

Jane (Marylin Streep) gestisce una caffetteria a Santa Barbara. L’ex marito Jake (Alec Baldwin) ricostruisce una vita sentimentale con una donna parecchio più giovane di lui. Passano dieci anni, basta una coincidenza e i due si ritrovano sotto le lenzuola . E’ complicato però ritrovare il bandolo della matassa, visto che Jake si è nel frattempo risposato. A rendere ancora più ingarbugliata la vicenda ci si mette anche un architetto Adam (Steve Martin), che fresco di divorzio, si innamora di Jane. L’alchimista delle commedie Nancy Meyers trova la giusta amalgama tra umorismo e problematiche sentimentali, amore ed ilarità. Dopo What women want e Tutto può succedere trova in Baldwin e Streep i giusti ingredienti perché la ricetta funzioni. Curiosità: Alec Baldwin e Steve Martin sono la fresca coppia di presentatori degli Oscar 2010.





TUTTO L'AMORE DEL MONDO di Riccardo Grandi

Opera prima del regista pubblicitario Riccardo Grandi con Nicolas Vaporidis (qui anche produttore) che torna al cinema dopo i flop recenti (Iago, appena 2 milioni di euro e Questa notte è ancora nostra: 3 milioni di euro).Tratto dallo spettacolo teatrale di Massimiliano Bruno dal titolo Inter-rail, racconta la storia di Matteo che ha l’incarico di redigere in soli tre mesi il volumetto “Tutto l’Amore d’Europa” e parte per un viaggio sui luoghi romantici del vecchio continente Matteo. La sua vita cambierà quando incontra una ragazza che è il suo esatto opposto. Con Enrico Montesano, Sergio Rubini, Myriam Catania, Alessandro Roja, Caterina Morariu.





IO SONO L’AMORE di Luca Guadagnino

Accolto entusiasticamente dalla critica, mesi dopo la sua premiere a Venezia, esce finalmente questo ritratto di borghesia milanese firmato dal regista di Melissa P. tutto girato a Villa Necchi, patrimonio del Fai, a Milano. Al centro del film una famiglia dell’alta borghesia lombarda. Un matrimonio senza amore, solo cinismo e falsità. Emma (Tilda Swinton) , sposata col potente industriale Tancredi Recchi (Piero del Bono) tenta di tenere le fila dei legami familiari. Tre figli: Edoardo (Flavio Parenti), Elisabetta (Alba Rohrwacher), Gianluca. Edoardo, l’orgoglio delle madre, decide di ribellarsi alle aspettative del padre per aprire un piccolo ristorante in società con Antonio (Edoardo Gabriellini). L’entrata in scena di quest’ ultimo, chef di talento dalla bassa estrazione sociale, sconvolgerà l’equilibrio precario dell’intera famiglia.


Film in sala questo weekend (usa)

USCITE NELLE SALE AMERICANE

REPO MEN di Miguel Sapochnik

In un imprecisato futuro un'azienda vende organi vitali artificiali che possono essere comprati dai consumatori. C'è un ma: chi non paga secondo i termini previsti dal contratto riceverà la visita di un esattore, un Repo Man, incaricato di riprendersi ad ogni costo l’organo impiantato. Un giorno uno di loro, Remi (Jude Law), dopo un incidente un giorno si risveglia con un cuore nuovo e non ha i soldi per comprarselo. Thriller sulla carta con molta azione e con dosi medie di grandguignol. Oltre a Law, Forest Whitaker e Lieb Schreiber. Uno degli sceneggiatori Garrett Lerner conosce bene la medicina: ha scritto diversi episodi del Dr. House.




THE BOUNTY HUNTER di Andy Tennant

Commedia d’azione diretta da Andy Tennant, regista di Hitch, con i chiacchieratissimi Gerald Butler e Jennifer Aniston (che, secondo le riviste di gossip, pare abbiano una relazione). Un cacciatore di taglie ha il compito di inseguire la sua ex moglie, una giornalista latitante che riesce a sfuggirgli per seguire le tracce di un omicidio. In arrivo ad aprile nel nostro paese con il titolo Il Cacciatore di Ex.




DIARY OF A WIMPY KID di Thor Freudenthal

Film indipendente della Fox. Racconta la storia del piccolo Greg Heffley, uno studente delle medie che si distingue dai suoi compagni per una saggezza fuori dal comune. Diary of a Wimpy Kid è ispirato a un romanzo illustrato firmato da Jeff Kinney. Nel cast compaiono Zachary Gordon, Chloe Moretz e Steve Zahan.
Qui il trailer.


THE RUNAWAYS DI Floria Sigismondi (limitato)

Los Angeles, 1975. Sulla scena rock irrompono “The Runaways”. Impatto sonoro notevole, note grezze per questo gruppo tutto al femminile che conobbe una folgorante ascesa. Il film è della pescarese Floria Sigismondi che ha già diretto videoclip musicali per le più grandi star della discografia mondiale (Bowie, The Cure, Bjork, Muse, White Stripes). Tratto dal romanzo “Neon Anger”scritto proprio dalla cantante delle Runaways il centro di gravità il film non poteva che girare attorno allo stereotipo di sesso, droga e rock&roll che il gruppo di Los Angeles ha incarnato alla perfezione. Dal successo iniziale fino al prematuro scioglimento. Curiosità: due delle interpreti sono due Twilighters, Kristen Stewart e Dakota Fanning.

17 marzo 2010

Metti in mostra Vimercate

Sabato 20 Marzo s'inaugura la mostra fotografica "Metti in mostra Vimercate" alla Biblioteca Civica, piazza Unità d'Italia 2/G, Vimercate (MB). Durerà fino al 10 Aprile. Vi partecipo anch'io con alcune foto moooolto amatoriali.

Recupero filmini amatoriali

Cinescatti è il nuovo progetto del Laboratorio 80 per il recupero e la valorizzazione degli
archivi di famiglia, con particolare attenzione ai filmati realizzati da cineamatori tra gli anni 20
e gli anni ottanta nei formati 9,5mm, 8mm, Super8, 16mm.
I materiali, spesso dimenticati in armadi, soffitte e cantine o comunque non più utilizzati per
mancanza di apparecchiature o semplicemente perché le nuove tecnologie li hanno spodestati
e fatti dimenticare, sono in realtà documenti preziosi per ricostruire una sorta di “psicologia
del Novecento” fatta di paesaggi umani e di scenografie ormai scomparse. Nei filmati di famiglia,
infatti, sono depositate memorie, testimonianze e ricordi di tante piccole storie che, insieme,
proiettano lo spirito di un’epoca, le sue urgenze e le sue trasformazioni.
Il Laboratorio 80 è dotato di strumenti tecnici all’avanguardia per il trattamento e il salvataggio
delle immagini: la trascrizione su supporto digitale è effettuata in alta definizione, restituendo
quindi totalmente le qualità e le caratteristiche dell’originale.
Il Laboratorio 80 intende, con questo progetto, aprire un nuovo campo di ricerca che possa
coinvolgere singoli individui e famiglie, istituzioni pubbliche e private, scuole e università. Gli
interventi di raccolta ed elaborazione dei filmati, infatti, sono di grande interesse per le ricadute
sui territori di volta in volta interessati e sono rivolti in particolare ai Comuni, alle biblioteche, agli
assessorati alla cultura, agli studenti e al corpo insegnante, a tutti coloro che posseggono filmati
e che hanno a cuore la loro conservazione e la loro utilizzazione per scopi culturali e didattici. I
materiali, archiviati e ordinati secondo criteri tematici, possono tornare utili per percorsi formativi,
indagini storiche e biografiche, produzione di audiovisivi, ricerche socio-antropologiche.
Il Laboratorio 80 si avvale dello strumento dei bandi di raccolta per la donazione dei filmati,
con lo scopo di effettuarne la trascrizione su supporto digitale e assicurarne la custodia.

Videochat... roulette

Riprendo da Retepirata questa notizia:

Nel web non si parla d'altro: Chatroulette, ovvero chat + roulette. Non servono autenticazioni: ci si collega al sito e ci si trova in video-chat con uno sconosciuta/o magari da un'altra parte del mondo. Volendo si può chattare se no si skippa all'utente successivo. Non mancano le sconcerie. Ma è divertente e da provare.

Nel video improvvisazione al piano, un modo senz'altro originale di interpretare la chat.


Il futuro dei libri

Quel ditino sul telefono

E' già il secondo video realizzato dallo staff dell'Italia dei Valori che mi trovo a postare, pur non essendo affatto un dipietrista. C'è da dire che quanto a comunicazione ci sanno fare e Berlusconi lo sa, per questo ha tanto paura che Di Pietro appaia in TV e cerca uin ogni modo di ostacolarne la presenza.


16 marzo 2010

Ultimissime

Ecco le ultime notizie dalla redazione di Sky cinema

NEBBIA SU JOHNNY DEPP

La fitta nebbia che gravava stamattina su Venezia ha ritardato la riprese in esterno del film The tourist con Johnny Depp, che prevede la realizzazione di alcune scene movimentate a Rialto. Secondo quanto si è appreso dall'organizzazione, al momento sono state effettuate solo alcune prove con Nino Frassica e delle comparse, ma, presumibilmente a breve, dovrebbero iniziare i girati principali, per i quali si sta valutando se coprire ulteriormente la zona con teloni, per evitare interferenze o la fuga di immagini senza il consenso della produzione.


TITANIC 3D

Dopo aver battuto ogni record d’incasso con Avatar, James Cameron ha annunciato l’uscita di una speciale riedizione in 3D di Titanic nel 2012, in occasione del centesimo anniversario del viaggio della mitica nave.


IL DAVID! …ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO

Su proposta di Ermanno Olmi, il 7 Maggio prossimo, il Consiglio Direttivo dell’Accademia del cinema italiano consegnerà a Bud Spencer e Terence Hill il David di Donatello alla carriera. Con loro verrà premiato lo sceneggiatore Tonino Guerra tanto caro a mostri sacri del cinema come Fellini, Visconti, Ferreri e Antonioni.
All’anagrafe Carlo Pedersoli e Mario Girotti hanno girato insieme 18 film rivisitando il genere western con ironia tra scazzottate e scene diventate cult.


FINCHER TRA SCACCHI E MILLENNIUM

David Fincher, il regista di Benjamin Button è molto interessato a girare il remake hollywoodiano di Uomini che odiano le donne, primo atto della trilogia di Millenium di Stieg Larsson. Per la parte di Lisbeth Salander si fa il nome di Carey Mulligan. Intanto Fincher girerà per la Columbia un film sugli scacchi, Pawn Sacrifice (Il sacrificio del pedone), la vita del campione americano Bobby Fischer e la sua storica partita dei mondiali contro Boris Spassky. Intanto si attende l’uscita dell’ultimo film di Fincher, Social Network.


WOODY E L’ITALIA

Woody Allen porta il suo Jazz in Italia. Dopo Roma, Firenze e Lucca il regista americano, insieme alla sua New Orleans Jazz Orchestra è alla Fenice di Venezia. Mai celato il suo amore per il bel paese. Proprio a Venezia ha sposato sua moglie e girato nel 1996 Tutti dicono I love You. Allen non nasconde nemmeno il suo desiderio di girare un altro film in Italia, magari a Roma, e l’apprezzamento per le nuove leve del cinema italiano. “Ho visto Gomorra e l’ho trovato fantastico”. Cresce intanto l’attesa per il suo ultimo lavoro You will meet a tall dark stranger in uscita quest'anno. Il cast si preannuncia stellare: Anthony Hopkins, Naomi Watts, Antonio Banderas, Freida Pinto.


L’OSCAR DEL PIU’ SCARICATO

La premiazione non è avvenuta al Kodak Theater ma sul sito
http://torrentfreak.com/and-bittorrents-oscar-goes-to-district-9-100307. Nessuna giuria a premiare il miglior film, il vincitore è stato decretato dal click di un mouse. 12.639.000 persone hanno premiato District 9 come miglior film del 2009…da scaricare sul proprio computer!! Nella speciale classifica dei film più piratati troviamo al secondo posto Avatar, solo terzo The Hurt Locker. Medaglia di legno per Up, poi a ruota Bastardi senza gloria di Tarantino, Precious e Tra le nuvole.


PEPPER INTERPRETA PEPPER


Non avrà nemmeno bisogno di cambiare nome. L’attore Barry Pepper interpreterà Lucky Ned Pepper nel prossimo film dei fratelli Coen True grit. Remake del film cult western del 1969, Il grinta. I fratellini Coen non si fanno mancare proprio nulla. Oltre il neo premio oscar Jeff Bridges (che con loro ha già interpretato il drugo nel Grande Lebowski) ci saranno Matt Damon e Josh Brolin. Produzione esecutiva in mano a Steven Spielberg.


20° EDIZIONE FESTIVAL CINEMA AFRICANO, ASIA E AMERICA LATINO MILANO, DAL 15 AL 21 MARZO

Con la premiere di Precious è partito il 20° festival del cinema africano, asia e america latina di Milano. Dal 15 al 21 marzo sono oltre 100 i film in concorso, divisi in due sezioni. “Finestre sul mondo” aperto a lungometraggi e documentari di Africa, Asia e America latina e tre concorsi riservati esclusivamente al continente nero miglior film africano, miglio cortometraggio e miglior documentario. Le sale saranno: Spazio Oberdan, Auditorium SanFedele, Cinema Rosetum, Cinema Gnomo e Centre Culturel Francais de Milan.


MORTO A 83 ANNI ATTORE PETER GRAVES


L'attore americano Peter Graves, 83 anni, celebre per il suo ruolo di Jim Phelps nella serie televisiva "Mission: Impossible", e' stato trovato morto nella sua abitazione a Pacific Palisades, a ovest di Los Angeles. Lo si è appreso da fonti di polizia, secondo cui l'attore è morto di "morte naturale".

I box office

BOX OFFICE USA

Alice in Wonderland di Tim Burton sfonda il muro dei 200 milioni di dollari. Pur calando in termini di incassi di quasi il 50%, con oltre 60 milioni arriva ai 208 milioni di dollarie 428 worldwide. Decisamente sottotono l'esordio dell'affiatata coppia Damon-Greengrass: il thriller Green Zone si ferma a 15 milioni, pur essendone costati 100. Invece la commediola adolescenziale She’s Out of My League si piazza al terzo posto, con poco meno di 10 milioni di dollari raccolti, superando a sorpresa Robert Pattinson ribelle innamorato di Remember Me: solo 8 i milioni di dollari incassati, segno che il bel Robert piace solo se nella diafana versione succhiasangue. Passa dal 3° al 5° posto Shutter Island di Martin Scorsese, che in tre settimane raggranella un bel gruzzoletto: 108 milioni di dollari. Segue un’altra commedia, Our Family Wedding: un buon esordio con 7 milioni e mezzo di dollari e la 3° migliore media. Al 7° posto te alla 13° settimana troviamo Avatar, che riesce ad incassare altri 7 milioni di dollari, arrivando in Usa a 730 milioni di dollari e a 2 miliardi e 638 milioni di dollari. All'8° crolla Brooklyn’s Finest: era al 2°posto una settimana fa, ma evidentemente il passaparola ha allontanato gli spettatori. Da segnalare che The Hurt Locker, uscito dopo il trionfo Oscar in 350 copie, ha incassato poco più di 800.000. A conferma del trend per cui i film sull'Iraq gli americani li evitano come la peste, anche se profumano di statuetta dorata.

1 Alice in Wonderland $62M $209M
2 Green Zone $14.5M $14.5M
3 She's Out of My League $9.6M $9.6M
4 Remember Me $8.28M $8.28M
5 Shutter Island $8.14M $108M
6 Our Family Wedding $7.6M $7.6M
7 Avatar $6.6M $730M
8 Brooklyn's Finest $4.29M $21.4M
9 Cop Out $4.23M $39.4M
10 The Crazies $3.65M $33.4M


BOX OFFICE ITALIA
Alice trionfa anche in Italia: alla seconda settimana ha una media per sala ancora altissima (9.341), un incasso sostanzioso (6 milioni) e un totale di 20 milioni di euro. Al secondo posto la new entry Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek che si deve accontentare di due milioni. Non bene le altre nuove uscite Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, Appuntamento con l'amore di Garry Marshall, superate entrambe da Shutter Island che si mantiene in terza posizione con altri 1.3 milioni incassati. Anche l’horror apocalittico Legion stenta a decollare (meno di 300.000 euro), nonostante le polemiche che potevano creare interesse intorno al film (Radio Vaticana l’ha attaccato definendolo "un film discutibile e confuso che plaude a un Dio sanguinario e vendicativo e, nel raccontare l'invio sulla terra di angeli sterminatori, colleziona una serie di scene horror, una concatenazione di richiami biblici evocati a sproposito e un florilegio di assurdità teologiche"). Avatar, alla nona settimana di programmazione e con un incasso che ormai ha superato i 64 milioni di euro è scivolato dalla quinta all'ottava posizione. Sempre alto, seppure in calo rispetto alla scorsa settimana, l'incasso totale del week end che sfiora i 15 milioni di euro.

1) ALICE IN WONDERLAND 6.034.269 20.193.311
2) MINE VAGANTI 2.077.619 2.078.816
3) SHUTTER ISLAND 1.314.667 4.008.208
4) PERCY JACKSON 1.179.926 1.179.926
5) GENITORI&FIGLI 949.649 7.315.225
6) APPUNTAMENTO CON L’AMORE 737.364 737.364
7) INVICTUS 621.731 5.229.286
8) AVATAR 496.498 64.322.137
9) LEGION 297.318 297.318
10) CODICE GENESI 184.053 2.807.786

15 marzo 2010

14 marzo 2010

Michael Moore consiglia

Michael Moore consiglia Green Zone. Dal suo profilo Twitter:

Qualsiasi cosa dobbiate fare stanotte, cancellate i vostri piani e andare a vedere Green Zone, film con Matt Damon! Incredibile, splendido, coraggioso. L'ho appena visto. Meraviglioso!
Non riesco a credere che un film così sia stato fatto. In modo stupido, è stato promosso come un film d'azione. Se ne avete visto la pubblicità sembra un film orribile, uno di quegli stupidi "spara-spara". Non gli rende giustizia. E' il film più ONESTO sulla guerra in Iraq che Hollywood abbia realizzato.


Ecco il trailer del film che uscirà in Italia il 9 aprile, diretto da Paul Greengrass (lo stesso di United 93 e The Bourne Supremacy).

13 marzo 2010

Soderbergh e Guevara

Beato il popolo che non ha bisogno di eroi. E in questo momento noi ne abbiamo un bisogno disperato.

Immagini dai film di Steven Soderbergh Che - L'argentino e Che - Guerriglia.




12 marzo 2010

Cinema e poesia a Milano

E' nata una nuova webtv che si occupa del cinema a Milano.

Vi segnalo il video dell'incontro con la regista Marina Spada che parla del suo film su alcune forme di poesia Poesia che mi guardi.

11 marzo 2010

Il declino americano agli Oscar

Dal sito della testata statunitense The Economist.

Gli Statunitensi hanno fatto bene agli 82simi Academy Awards. Kathryn Bigelow è diventata la prima donna a vincere un Oscar come miglior regista, mentre Sandra Bullock si è aggiudicata la statuetta per la miglior performance per attrice protagonista (ma aveva ricevuto il premio di peggiore attrice la sera prima ai “Razzie”). Ciononostante, il dominio americano, sebbene ancora evidente, sembra in declino. Negli ultimi 10 anni, solo 6 dei dieci migliori registi sono stati Statunitensi e solo 5 delle migliori attrici. Una netta decrescita rispetto agli anni 1970-2000 durante i quali gli americani si sono aggiudicati la quasi totalità dei premi. Questo effetto globalizzazione riporta il premio ai primissimi anni: tra il 1930 e il 1969, solo la metà dei 40 registi vincitori e solo il 55% delle attrici erano nati su suolo americano.