27 febbraio 2010

Doppiare o sottotitolare un film?

E' un vecchio dibattito quello tra chi preferisca i film doppiati e quelli che li vorrebbero sempre in lingua originale e con i sottotitoli. Questo è un esempio di come a volte il doppiaggio possa fare... la differenza!



Ho sempre pensato che chi legge o fruisce di un'opera d'arte nella sua versione tradotta in un'altra lingua fruisca di un'opera che è almeno per metà l'opera del traduttore e non esclusivamente dell'autore originale. Questo è particolarmente evidente per la poesia, dove una singola parola è un suono un ritmo, una parola equivalente in un'altra lingua (o nella stessa) che abbia un suono e un ritmo diversi, danno origine a un'altra poesia. Non c'è rimedio.

Per quanto riguarda i film, spesso i sottotitoli affaticano la visione e soprattutto, ho sempre pensato, distraggono dalle immagini. Se un film è fatto come deve essere fatto, non è una narrazione (o per lo meno non solo una narrazione), ma un'opera visiva. Se invece di guardare le immagini e ascoltare i suoni, è necessario concentrarsi sulla lettura, la fruizione del film ne risulta parzialmente compromessa.

La cosa migliore sarebbe ovviamente comprendere la lingua nella quale il film è stato realizzato e quindi essere in grado di guardare film senza bisogno di doppiaggio o sottotitoli. Ma questo è ben al di là delle possibilità di tutti gli spettatori cinematografici.

I doppiatori italiani, benché una ridottissima casta che come una piovra si avventa su tutte le produzioni internazionali disponibili, sanno fare bene il loro mestiere. A volte però, per problemi di adattamento (l'inglese, per esempio, si sa, è fatto di parole e di frasi molto più corte - e quindi efficaci - dell'italiano) si producono degli strafalcioni come nel caso del video che ho portato ad esempio, della serie televisiva Nurse Jackie.

26 febbraio 2010

Google condannata. Meglio non sapere?

Nella maggior parte dei Paesi del mondo non sarebbe successo. Ma da noi è diverso.

E' di poche ore fa la notizia che il tribunale di Milano ha condannato a sei mesi tre dirigienti di Google, proprietaria di YouTube, per avere permesso la diffusione di un filmato in cui un ragazzo autistico veniva seviziato da alcuni compagni.

E' ovvio che la sentenza del tribunale va letta nell'ottica del sempre maggiore controllo della libertà della rete da perte delle Istituzioni italiane.

YouTube è stato solo il mezzo che ha portato a conoscenza il fatto e, come si dice nel
blog di Beppe Grillo, la sentenza dimostra che non costituiscono reato le percosse inflitte al ragazzo autistico, ma la violazione della privacy di chi ha commesso la violenza.

Le violenze e le sopraffazioni continuino, ma perché continuino è necessario che i responsabili non possano essere sputtanati. E il discorso si estente a tutti i livelli della società, fino agli imprenditori del malaffare e fino ai politici marci.

25 febbraio 2010

Videografia Buzzati

Ho tentato in questo post di raccogliere spunti e suggestioni visive di vario genere, che ho elencato qui sotto divise per categoria: pittura, corti, musica, letture, eccetera.

L'elenco tiene conto di tutto ciò che sono riuscito a trovare in rete che poteva essere, a mio giudizio, di qualche interesse e stimolo. Ovviamente l'elenco non è completo, e anzi è da considerarsi in progress, ma può essere una comoda base di partenza.



BUZZATI PITTORE


Questo video offre una carrellata di tavole pittoriche realizzate da Dino Buzzati per il libro Per Grazia Ricevuta - I miracoli di via Morel.


Opera pubblicata nel 1971, racconta alcuni miracoli immaginari che la tradizione popolare attribuisce a Santa Rita da Cascia. Le vicende sono ambientate a Valmorel e dintorni, località nei pressi di Limana, in Provincia di Belluno.
Nel racconto Buzzati immagina se stesso alla ricerca di un fantomatico santuario di Santa Rita, che però non riesce mai a trovare, finché scoprirà che il luogo di culto non è altro che un grosso masso, ricoperto di luccicanti ex-voto.
Questi ex-voto sono stati tutti disegnati da Dino Buzzati e sono raccolti insieme al racconto.
Uno dei dipinti era riposto in una cappelletta nei pressi di Valmorel, ma poi trasferito nel palazzo comunale di Limana.
Il libro ha dato il nome al sentiero che ripercorre i luoghi del racconto: partendo dal paese di Giaon, tocca il santuario di Madonna Parè, una via Crucis e giunge infine a Valmorel. A Giaon sono stati dipinti alcuni murales raffiguranti i miracoli.

Fonte: Shivabel.



- Qui un altro video con disegni di Buzzati.


CORTOMETRAGGI E SPETTACOLI TEATRALI BASATI SU RACCONTI DI BUZZATI

- Un corto tratto da "La polpetta"



- Un corto tratto da "Amici"



- In francese, l'adattamento del 2009 del racconto "Cacciatori di vecchi" da parte di un gruppo di studenti di una scuola di Arte e Spettacolo di Poitiers.




-
Teatro in vetrina. Interessante messa in scena in rumeno.

- Al minuto 2'00" di
questo video, un brano della rappresentazione teatrale basata sul racconto "L'aumento".

- Ancora un
cortometraggio in francese e in bianco e nero.

-
Prima e seconda parte di un corto in inglese ispirato a "K".

- Un'animazione spagnola dedicata a Buzzati.




- Il
trailer di un corto tratto da "La giacca stregata".

-
Spezzone suggestivo di un lavoro tratto ancora da "K".

-
Animazione ispirata a "Eppure battono alla porta".


LETTURE DI RACCONTI


- La
prima e la seconda parte della lettura di "La giacca stregata".

- Lettura di "Il giardino delle gobbe" con accompagnamento musicale e proiezione di immagini. "La
possibilità di sperimentare la finezza di stile di uno dei più grandi autori italiani del Novecento, nelle cui pagine coesistono allegorie inquietanti, spunti surreali, invenzioni fantastiche e dati di cronaca, che sembrano rimandare a possibili realtà metafisiche." [Fonte: Viaterrea]



- "Il mantello".





INTERVENTI IN TV DI BUZZATI


- Dino Buzzati descrive una sua tavola ispirata al racconto "La precipitata" e parla della sua pittura, della possibilità di realizzare poemetti illustrati attraverso i fumetti, narra episodi della sua vita di pittore, discute del suo lavoro di giornalista






MUSICHE ISPIRATE AL LAVORO DI BUZZATI

- Brano orchestrale ispirato al romanzo
Troppo Natale.

-
Brano orchestrale più soverapposizione di disegni ispirato a "Poema a fumetti".

-
Dramma musicale istantaneo.

-
Brano ispirato a "La goccia".

-
Una canzone di Federico Salvatore, quello diventato famoso con la canzone "'Azz" al Maurizio Costanzo Show.
'''La macchia', invece, è un tango surreale che ha radici nel terreno noir dei 'Sessanta racconti' di Dino Buzzati''. (FedericoSalvatore, 2oo9)

- Una composizione di
Sergei Dmitriev, interpretata da un noto quartetto di sassofoni che ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo diversi anni fa a Bergamo.


Il
link di IMDb ai film e corti tratti da opere di Dinzo Buzzati.

Su YouTube è possibile vedere per intero il film
Un amore, da questo canale, dal quale cito:

Ha sottolineato Carlo Bo che «Un amore» è uno dei tentativi più spontanei e riusciti da parte di un autore italiano di delineare, sviscerare con coraggio, un sentimento non ricambiato, seppure consumato carnalmente. L'amore viene messo a nudo, nelle sue debolezze, ingenuità, nelle sue origini, nelle sue speranze, continuamente disattese con malizia e spregiudicatezza.


L'amore che Buzzati canta non è la passione travolgente fra due amanti ostacolati dalle circostanze, né l'amore platonico di un uomo represso ed eccessivamente timido. È un amore disperato, a senso unico, vigliacco ma onesto, disciolto in una metropoli degradata nello spirito. Un amore così intenso e inadeguato da spingere il protagonista, un borghese apparentemente irreprensibile, a mentire più volte a se stesso per non accettare la realtà, e continuare a sognare.

Nella cornice di una Milano grigia, caliginosa e triste, fra salotti di case d'appuntamento e strade impregnate degli odori dei «camini, sfiatatoi delle caldaie a nafta, ciminiere delle raffinerie Coloradi, camion ruggenti e fogne», si sviluppa la vicenda dell'architetto Antonio Dorigo, 49 anni, che nell'inverno del 1960 incontra una giovanissima squillo, sedicente ballerina del teatro alla Scala di Milano. Così la maîtresse di una casa d'appuntamenti, la signora Ermelina, introduce al protagonista la sua ultima rivelazione: «... che bambina, vedrà (abbassò ancora di più la voce)... Mi raccomando sa, è minorenne... una ballerina».

Dorigo è dipendente dal rapporto di prostituzione; le ventimila lire sborsate per una marchetta gli consentono di varcare un universo proibito, attraverso il quale accostarsi a quella «creatura straniera che è la donna [...] creatura di un altro mondo vagamente superiore e indecifrabile».

Dopo il primo incontro con l'avvenente ballerina — «c'era qualcosa di fresco, di popolaresco ma non volgare» — Dorigo inizierà a coltivare una passione lacerante, accompagnata da un sentimento d'amore sempre più grande, che lo condurrà a un lento e inesorabile precipitare nell'intimo, poiché i suoi sentimenti non troveranno mai una sincera corrispondenza da parte di lei. L'architetto, incapace di uscire dal ruolo del cliente innamorato, sopporterà mortificanti umiliazioni pur di continuare a godere della compagnia della ragazza: reciterà negli alberghi la parte d'un improbabile zio e pretenderà di credere in buona fede alla relazione d'amicizia con il cugino Marcello. Laide, viziata e capricciosa opportunista, continuerà a farsi mantenere da Antonio ed a ingannarlo, a proposito della propria vita e dei propri impegni, concedendosi a lui con sempre minore desiderio e trasporto.

Eugenio Montale ha descritto questo romanzo come di una «dissezione quasi anatomica di un sentimento amoroso che molti diranno patologico». Ma Un amore riflette le azioni dissennate e disperate nella quotidianità di tanti uomini e deve la propria genesi a un'esperienza del giornalista del «Corriere della Sera». Autobiografia e finzione sono qui abilmente mescolate per animare l'invenzione letteraria.



Qui invece il trailer di Il deserto dei tartari.



Ho omesso dalla videografia
letture e trailer di cortometraggi tratti da racconti sui quali la nostra attenzione non si è soffermata.

24 febbraio 2010

Nurse Jackie

Pubblico uno dei tre video promozionali che ho realizzato per la serie tra qualche giorno in onda su Sky Uno, Nurse Jackie - Terapia d'urto.



Ebbene sì, un’altra una serie sugli ospedali!

Ma questa volta non avrete a che fare con dottori bellocci e saputelli.

Questa volta la regina è un’infermiera cattiva!

HAAZ SLEIMAN:
Non credo che ci sia uno show così, in giro…

Irriverente, scorretta, audace, Nurse Jackie mescola dramma e commedia.

PETER FACINELLI:
Il tono dello show è inconfondibile.
Inziavo a recitare pensando che la scena fosse drammatica e si trasformava in una scena comica e a volte le scene comiche diventavano drammatiche.

Personaggi a tutto tondo, e con qualche rotella fuori posto, stringono relazioni vivaci.

Ci sono infermieri omosessuali, giovani dottori con tic imbarazzanti… e soprattutto lei, Jackie, che con la sua simpatia verso i farmaci ha un modo tutto suo di interpretare il mestiere di salvare vite umane.

La serie ha collezionato nomination ai maggiori premi per la TV e diversi episodi sono diretti da Steve Buscemi.

23 febbraio 2010

Notizie dalla redazione di Sky Cinema

USCITE NELLE SALE USA NEL WEEKEND

The Crazies di Breck Eisner

Ancora un remake per un classico dell’horror. Stavolta tocca (di nuovo) a George Romero e al suo La città verrà distrutta all'alba del 1973 . Ogden Marsh è una tranquilla città americana abitata da persone rispettose della legge, finché un giorno uno degli abitanti, durante una partita di baseball, carica un fucile per fare una strage. Da quel momento in poi un imprevedibile raptus di violenza contagia tutti gli abitanti. Timothy Olyphant e Radha Mitchell sono i protagonisti. Il prossimo progetto del regista è rifare Cronenberg.
Già per il fatto che nel trailer abbiano usato un brano (o dovrei dire il brano) presente nella colonna sonora di Donnie Darko, che chi segue il blog, saprà che è uno dei miei film preferiti, questo film mi risulta fastidioso.




Cop Out di Kevin Smith

Buddy movie poliziesco, che fa un po’ il verso ad Arma letale (anche qui un bianco e un nero formano una coppia di poliziotti), vede protagonisti Bruce Willis e Tracy Morgan, due agenti con problemi familiari e personali, impegnati nella ricerca di una preziosa figurina del baseball rubata. Per la prima volta Kevin Smith (Clerks) – in evidente crisi creativa e dopo il flop di Zack e Miri make a porno - dirige un copione non suo.




USCITE NELLE SALE ITALIANE NEL WEEKEND

Genitori & Figli: agitare bene prima dell’uso di Giovanni Veronesi

Dopo i trionfi di Manuale d’Amore 1 e 2 e Italians, Giovanni Veronesi ci riprova: stavolta affronta la commedia generazionale. Il punto di vista, come nei film di Moccia, è quello di una ragazzina quattordicenne (Chiara Passarelli). Grazie a un tema sulla famiglia assegnatole dal professore (Michele Placido), Nina racconta del rapporto con i genitori ormai separati (Littizzetto e Orlando), del fratellino razzista, della prima cotta per Patrizio soprannominato Ubaldo Lay (Propizio). Cast di lusso, come ogni Veronesi-movie che si rispetti: Michele Placido, Luciana Littizzetto, Silvio Orlando, Elena Sofia Ricci, Margherita Buy, Max Tortora, Emanuele Propizio, Piera Degli Esposti. "Absolute beginners": Matteo Amata, Chiara Passarelli e il figlio di Ornella Muti, Andrea Fachinetti.

Codice: Genesi di Allen e Albert Hughes

Agli americani di questi tempi i disastri piacciono: dopo il catastrofico 2012, ora è la volta del mistico-religioso Codice: Genesi. Il protagonista, diretto dai fratelli Hugues (From Hell -La vera storia di Jack lo squartatore), è Denzel Washington, qui anche in veste di produttore. Western dalle atmosphere apocalittiche (Sergio Leone + The road + Mad Max) e dai toni adrenalinici da action movie a cui ci ha abituati il produttore Joel Silver. In un’America distrutta da un’esplosione solare un guerriero solitario dal nome biblico Eli (Denzel Washington) combatte per proteggere un libro sacro che potrebbe far risorgere l’umanità. Il suo avversario è il cattivissimo Carnegie (Gary Oldman). Nel cast anche Mila Kunis e la rediviva Jennifer Beals di Flashdance. Il budget è 80 milioni di dollari e in America, nonostante Avatar, è riuscito nell'impresa di resistere al botteghino (88 milioni d’incasso totale ad oggi).

Giovedì potrete assistere su Sky Cinenews all'intervista di Alessandra Venezia a Gary Oldman.

Nord di Rune Denstad Langlo

Nanni Moretti distribuisce il norvegese Nord, vincitore di numerosi premi internazionali (59° Festival di Berlino – Panorama - Premio della Critica Internazionale FIPRESCI - Europa Cinemas Label; Tribeca Film Festival 2009 - Miglior regia). Dopo essere uscito da una clinica pischiatrica, un ex-depresso va in cerca, a bordo di una motoslitta, della sua compagna e di suo figlio perduti. Da loro li separa 900 chilometri. Il film trae linfa vitale da una depressione del regista.

Invictus di Clint Eastwood

Nono film da regista per Clint. Ma Stavolta, a differenza di Gran Torino (che imprevedibilmente restò in pole position per diverse settimane al box office USA), Eastwood non ha convinto gli americani. Protagonista non è uno dei suoi cavalieri solitari, ma l' ex-capo di stato sudafricano Mandela. Tratto dal romanzo The Human Factor: Nelson Mandela and the Game that Changed the World di John Carlin, Invictus (è il titolo di una poesia amata da Mandela) è un progetto portato a Eastwood da Morgan Freeman, grande amico del presidente nero. Il cuore della storia un episodio realmente accaduto, e molto importante per l'unità del Sudafrica dopo l'apartheid: appena eletto presidente di un paese profondamente diviso dall'odio razziale, Nelson Mandela comprende che per favorire l'unità della nazione occorre che la squadra di rugby, gli Springboks (la nazionale composta da soli bianchi e bandita dagli anni '80 dai campi di tutto il mondo per l’apartheid), vinca la coppa del mondo. Matt Damon è François Pienaar, il capitano della nazionale Sudafricana. Freeman e Damon concorrono all’Oscar.

Senza apparente motivo di Sharon Maguire

Incendiary (è il titolo originale) è un film del 2008, diretto dalla regista de Il diario di Bridget Jones, protagonisti Michelle Williams, alias Jane, moglie e madre apparentemente felice, con amante annesso al piano di sotto (Ewan McGregor). Dopo la tragica uccisione in un attentato di figlio e il marito, morti mentre lei si intratteneva con il vicino di casa, lotta contro il senso di colpa. Oltre all'amante, a sedurre la bella vedova ci si mette pure un altro uomo, il poliziotto che indaga sull'incidente. Thriller presentato al Sundance, e uscito in poche copie e scarsa fortuna in America.


BOX OFFICE USA

40 milioni di dollari! Shutter Island sorprende, e Scorsese e DiCaprio battono loro stessi. The departed, che aveva segnato l'incasso record di Scorsese, aveva incassato nella prima settimana quasi 27 milioni. Considerato che si tratta di un film R-rated (vietato ai minori di 17 anni) è una quota molto alta.

Scende in seconda posizione il campione di incassi di settimana scorsa, Valentine’s Day, che e incassa altri 17.160.000 dollari nei 3 giorni. Il totale è ora di ben 87.422.000 dollari. In terza posizione si conferma Avatar che, se pur avendo perso da qualche settimana il primo posto, incassa altri 16.1 milioni di dollari. L’incasso totale aggiornato negli USA è di 687.821.000 dollari mentre worldwide è 2.4 miliardi.

Scende in quarta posizione Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: il Ladro di Fulmini, che ha un calo più contenuto rispetto ai suoi compagni d’esordio (circa 51%) e aggiunge altri 15.3 milioni di dollari. Il totale fino ad ora non è esaltante: sono 58.760.000 i dollari incassati e per una pellicola costata 95 milioni.

Cade Wolfman che con un incasso di 9.846.000 dollari, raggiunge i 50.3 milioni. Regge Dear John, la pellicola romantica di Lasse Hallstrom, che incassa altri 7.3 milioni e raggiunge l’ottimo risultato di 65 totali. Da segnalare l’ottima performance di Crazy Heart, la pellicola che dovrebbe regalare a Jeff Bridges il suo primo Oscar dopo tante nomination. Il film incassa 3.025.000 dollari in circa 1000 sale e raggiunge i 21.5 milioni totali (dopo esserne costati solo 7).

Chiudono la classifica From Paris with Love e Edge of Darkness, che incassano rispettivamente 2.5 e 2.2 milioni. Si tratta di un pessimo risultato per entrambe le pellicole, che non riescono neanche a recuperare i budget di produzione (52 e 80 milioni rispettivi).

Da segnalare infine l’esordio boom di The Ghost Writer di Roman Polanski, premiato a Berlino e capace d’incassare 179,000 dollari con appena 4 copie a disposizione (44,750 dollari a copia).


BOX OFFICE ITALIA

Alla sesta settimana Avatar è ancora primo e sfiora i i 60 milioni di euro (ha incassato altri 2.767.000 euro con una media per schermo ancora portentosa: 6.883). Al n.2 svetta che ha subito scalzato, facendolo scivolare al terzo, la commedia romantica WolfmanScusa ma ti voglio sposare. Debutta al quarto posto Pupi Avati con Il figlio più piccolo, che in tre giorni ha sfiorato 1 milione di euro, ma con una media per sala inferiore alla commedia con Hugh Grant, Che fine hanno fatto i Morgan? Tra le new entry la commedia francese Il missionario al settimo posto, mentre il super-indipendente La bocca del lupo, distribuito in appena 7 copie, è al 21° posto.



ULTIMISSIME

Bigelow vince ancora

Ai Bafta, gli Oscar britannici, The Hurt Locker ha vinto sei premi tra cui quello per miglior film dell'anno e miglior regia. La Bigelow è la prima donna a vincere questo premio. Avatar, che era candidato a otto premi, si è dovuto accontentare dei riconoscimenti "minori" per gli effetti speciali. Miglior attore e migliore attrice sono Colin Firth e Carey Mulligan per i loro ruoli in A Single Man di Tom Ford e An Education. Christopher Waltz ha vinto il premio per miglior attore non protagonista per Bastardi senza gloria, mentre il premio per miglior attrice non protagonista e' andato all'esordiente Monique per Precious. Miglior film straniero e' risultato Un prophete del francese Jacques Audiard.
Miglior sceneggiatura originale The Hurt Locker , mentre Tra le nuvole miglior sceneggiatura non originale. Film d’ animazione, Up della Pixar.
Bigelow ha dedicato il suo premio di miglior regista "all'idea che non si debba mai abbandonare la ricerca della pace", mentre Firth, eroe del pubblico londinese, ha raccontato che nel suo computer "c'è ancora la mail in cui dicevo a Tom Ford che non potevo accettare la parte. Ma quando stavo per mandarla è arrivato il tecnico che doveva riparare il frigorifero, e non l'ho spedita, così ora ringrazio il tizio del frigo".
E' stata infine un'italiana, la regista e sceneggiatrice Martina Amati ad aggiudicarsi il premio per miglior cortometraggio con il suo I Do Air.
Da segnalare che The Hurt Locker ha conquistato, negli States, anche il premio degli sceneggiatori.
I vincitori di Berlino 2010
- Orso d'Oro per il miglior film: a Ba'l (Miele) di Semih Kaplanoglu

- Orso d'Argento/Gran Premio della giuria: a Se voglio fischiare fischio di Florin Serban

- Orso d'argento per la migliore regia: a Roman Polanski per The ghostwriter

- Orso d'argento per il miglior attore: Grigori Dobrygin e Sergei Puskepalis ex aequo per il film
How I ended this summer
- Orso d'argento per la miglior attrice: a Shinobu Terajima per il film Caterpillar.

- Orso d'argento per lo straordinario contributo artistico: a Pavel Kostomarov per il film How I ended this summer

- Orso d'argento per la migliore sceneggiatura: al film cinese Tu an yuan (Insieme separati) del regista e sceneggiatore Wang Quanan

- Premio Alfred Bauer: a Se voglio fischiare fischio.


Owen Wilson per Woody

Owen Wilson è di sarà il protagonista nel nuovo film di Woody Allen, You Will Meet a Tall Dark Stranger. Nel cast anche Anthony Hopkins, Antonio Banderas, Josh Brolin, Naomi Watts e Carla Bruni.
Angelina e Johnny sul set in laguna
Angelina Jolie e Johnny Depp coppia hot a Venezia. Prenderà il via domani la lavorazione di The Tourist, versione americana di un thriller francese del 2005, con Sophie Marceau. Angelina Jolie è già sbarcata da alcuni giorni con la famiglia a Venezia. E’ imminente la chiusura temporanea di alcuni canali minori, oltre alle misure di sicurezza sul Canal Grande nel tratto di fronte all’Erbaria. Sono inoltre in programma alcune riprese nei dintorni dell’ospedale civile, in zona Santi Giovanni e Paolo. Si favoleggia che lo script comprenda anche una bollente scena di sesso sotto la doccia.
Morto il regista eroe degli astronauti
E' morto a Mosca all'eta' di 82 anni il popolare regista e sceneggiatore Vladimir Motil, autore del film cult Il Sole Bianco del deserto (1969), il primo e il più famoso "red western", uno dei piu' grandi successi non solo della cinematografia sovietica ma anche della Russia postcomunista, tanto che ancor oggi è ai primi posti nella classifica dei dvd più venduti nel Paese. Una pellicola che gli astronauti continuano a guardare come un rito prima di ogni volo spaziale: è considerato il loro talismano dal 1973, quando gli psicologi suggerirono di far vedere il film, allora sulla cresta dell'onda, al nuovo equipaggio del Soyuz 12 per alzare il morale dopo la tragedia spaziale di due anni prima.



BUON COMPLEANNO A...

Kyle MacLachlan – 22 febbraio – 51 anni

Thomas Jane – 22 febbraio – 41 anni

Jonathan Demme – 22 febbraio – 66 anni

Drew Barrymore – 22 febbraio – 35 anni

Kelly Macdonald – 23 febbraio – 34 anni

Dakota Fenning – 23 febbraio – 16 anni

Neil Jordan – 25 febbraio – 60 anni

Giuseppe Bertolucci - 27 febbraio – 63 anni

Joanne Woodward – 27 febbraio – 80 anni

Elizabeth Taylor – 27 febbraio – 78 anni

Alba Rohrwacher – 27 febbraio – 29 anni

22 febbraio 2010

Concorsi e crowdsourcing

Si moltiplicano i concorsi online e i progetti cosiddetti di crowdsourcing.

L'ultimo, interessante progetto, è perFiducia 2.0. E' fondamentalmente un gioco, che consiste nel creare un personaggio e di volta in volta, aggiungendo piccoli stralci narrativi in accordo con le direttive del sito, creare una storia.

Le storie che attireranno di più la curiosità verrano premiate e tre fortunati tra i primi 30 vedranno le proprie storie trasformate in un cortometraggio.

Anche se sponsorizzato da una potente banca, questo sembra per ora un semplice gioco-concorso. Tuttavia, resta aperto il dibattito se sia più o meno corretto che multinazionali "sfruttino" le idee e la passione di giovani talentuosi anche se inesperti, per promuovere il loro marchio, in cambio di poche migliaia di euro al solo vincitore (e lasciando a mani vuote molti altri che si sono impegnati nel lavoro), e risparmiando dal canto loro svariate centinaia di migliaia di euro.

Il 2.0 è anche questo. Gli utenti diventano sempre più parte attiva anche nella costruzione del branding. In fondo è la versione aggiornata di quello che già si fa da diverso tempo (e si continua a fare) quando si portano i logo delle grandi marche sui propri indumenti: pubblicità gratis; anzi a pagamento, ma non sa parte di chi ne ottiene il diretto beneficio, bensì da parte di chi il beneficio offre.

19 febbraio 2010

MIlk vs.The Wrestler

Ho realizzato un piccolo speciale per la serata evento della doppia proiezione di Milk e The Wrestler su Sky Cinema. Guardatelo!

18 febbraio 2010

4600 visite a "Linda"


La prima e nuova produzione LigeraFilm, Linda - La favola tersa ha raggiunto le 4.600 visualizzazioni sulla piattaforma Openfilm.com, grazie anche al fatto che il nostro cortometraggio è piaciuto ed è stato pubblicato in prima pagina. Dopo meno di 48 ore aveva già superato le 4000 visualizzazioni.


In questo momento il corto è l'86esimo più visto nella storia del sito.


Quella che vedete in alto è la riproduzione della home page che Openfilm ha dedicato al nostro lavoro.


16 febbraio 2010

Ultime notizie dalla redazione di Sky Cinema

IN SALA NEGLI USA QUESTO WEEKEND
Shutter Island di Martin Scorsese
Lo psycho-thriller di Scorsese doveva uscire a ottobre 2009 ed è stato rinviato di 4 mesi, perdendo così l’opportunità di concorrere agli Oscar. Isola di Shutter, metà degli anni ’50: nella prigione-manicomio una paziente – condannata per l’omicidio dei tre figli - scompare nel nulla. Ad indagare viene inviato l’agente federale Teddy Daniels (DiCaprio). L’isola, con i suoi misteri, porterà Daniels sulle soglie della pazzia. Oltre a DiCaprio (sempre più apprezzato dalla critica), nel cast Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Patricia Clarkson e Max von Sydow. Le scenografie da incubo sono dei nostri Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Tratto dall’omonimo best-sellers di Dennis Lehane - autore tra l’altro del fortunato Mystic River, la cui trasposizione cinematografica valse un Oscar a Clint Eastwood - il film gioca con moltissime citazioni della storia del cinema: oltre a Hitchock, Il Gabinetto del Dr. Caligari, Vertigine, Le catene della Colpa di Tourneur e Il Processo di Welles. La critica si è mostrata fredda: incredibile maestria registica per un film che sa tanto di dejà-vu, ma che tra colpi di scena e suspence, non può deludere i fans del genere thriller.


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The Ghost Writer di Roman Polanski
Anche l’altra attesa uscita americana, The Ghost writer, è ambientato in un’isola. Un giovane scrittore inglese (Ewan McGregor) viene chiamato a scrivere le memorie di Adam Lang (Peirce Brosnan), vanesio ex-primo ministro inglese sospettato di aver passato illegalmente degli islamici alla Cia per farli torturare, tanto che ora vive su un’isoletta per evitare l’estradizione del tribunale internazionale dell’Aja. La trasferta sull'isola gli darà tempo per ricostruire una perfetta biografia dell'ex-premier, completando il lavoro del suo predecessore, morto misteriosamente lasciando il volume a metà.
Presentato trionfalmente nel weekend al Festival di Berlino, assente Polanski per i noti motivi giudiziari, The Ghost Writer, in corsa per l'Orso d'oro a Berlino, ha ricevuto ottime critiche e recensioni sulla stampa internazionale. Il thriller politico basato su un romanzo di Robert Harris è uno dei 20 film in concorso. Polanski ha già vinto un Orso d’oro nel 1966 con Cul-de-Sac.




IN SALA QUESTO WEEKEND IN ITALIA
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The Wolfman di Joe Johnston
Doveva uscire nel novembre del 2008. Rinviata continuamente l’uscita in sala l’horror della Universal, remake del classico del 1941, ha avuto bisogno di molti rimaneggiamenti: è stato sostituito il regista (in origine Mark Romanek, pare per i contrasti con il protagonista Del Toro), sono state girate nuove scene e messi a punto gli effetti speciali. Si è voluto sapientemente miscelare gli effetti digitali con impressionanti effetti di make-up del veterano Rick Baker (Un lupo mannaro americano a Londra). Cast di lusso: Benicio Del Toro, Emily Blunt, Anthony Hopkins. Appena uscito in USA, ha rimediato nel weekend d’esordio 30 milioni di dollari, a fronte di un costo di 150.
Il figlio più piccolo di Pupi Avati
Estate 1992, a Bologna. Luciano Baietti (Christian DE Sica) e Fiamma(Laura Morante), genitori di due bambini, si sono appena sposati. Luciano, a brindisi concluso, si fa intestare due appartamenti di Fiamma e sparisce nel nulla Passati 18 anni, Luciano si fa di nuovo vivo con l’ex-moglie e i figli. Ma è solo perché, su suggerimento del cinico commercialista(Luca Zingaretti), ha bisogno di un prestanome su cui scaricare le responsabilità del suo impero finanziario creato sulla base di loschi traffici, raccomandazioni e connivenze. Chi meglio del figlio più piccolo, ingenuo sfigato ragazzo che sogna di diventare regista studiando al Dams, può fare al caso suo?
Che fine hanno fatto i Morgan? di Marc Lawrence
Una svolta nella vita di una coppia newyorchese di successo, Meryl e Paul Morgan (Sarah Jessica Parker e Hugh Grant) , con una vita apparentemente perfetta, ma un matrimonio in via di fallimento. Il caso vuole che siano testimoni di un omicidio e diventino bersaglio di un killer: per proteggerli la polizia li nasconde in una cittadina del Wyoming, dove la loro relazione disastrata rischia definitivamente il collasso. Il film – non particolarmente apprezzato dalla critica – è stato bocciato pure dal pubblico: uscito a Natale in USA si è fermato a 30 milioni di dollari (ne è costati poco meno di 60). Grant ha recitato una scena al fianco di un vero orso grizzly.
Il missionario di Roger Delattre
Diretto da Roger Delattre, ex assistente di Luc Besson (che è il produttore del film) e già regista nel 1997 di L’amour a l’arrache, Il missionario è una commedia degli equivoci che a qualcuno ha fatto ricordare i classici con Don Camillo e Peppone, ma in realtà appare più vicino al remake di Non siamo Angeli con Sean Penn e De Niro: un ex-galeotto si trasferisce in paesino di provincia e viene scambiato per il nuovo prete della cittadina. Passato praticamente inosservato in Francia, arriva in Italia probabilmente perché forte del nome di Besson. Nel cast Jean-Marie Bigard e Doudi Strajmayster.
Promettilo! di Emir Kusturica
Un giovane vive con il nonno e una mucca su una remota collina. Quando il nonno avverte di essere arrivato agli ultimi giorni della sua vita, chiede al nipote di onorare alcune promesse: vendere la mucca, con i soldi ricavati comprare un'icona religiosa, trovare una moglie e comprarsi qualcosa che desidera veramente. E tutto prima che il vecchio muoia. Passato a Cannes ben tre anni fa, Promettilo! favola farsesca di Emir Kusturica ricorda nei toni Gatto nero, gatto bianco, con il quale ha in comune il protagonista, il 57enne Miki Manojlovic.
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Afterschool di Antonio Campos
In una prestigiosa scuola del New England, Robert, uno adolescente tormentato, ossessionato dalla videocamera, riprende per caso la morte per overdose di due sorelle, studentesse del liceo. Le loro vite diventano il soggetto di un video che secondo il preside dovrebbe aiutare l'elaborazione del lutto collettivo. Inquadrature sfocate, piani-sequenza e riprese amatoriali girate con cellulari e webcam, in un dramma adolescenziale sulla pornografia del dolore che rievoca Elephant di Gus Van Sant e la crudeltà di Michael Haneke. Presentato due anni fa al Festival di Cannes, sezione Un certain regard.
Il richiamo della foresta 3D di Richard Gabai
Non è un remake tridimensionale del classico di Jack London. Il celebre romanzo viene letto a Ryann, viziata bambina metropolitana di 9 anni dal nonno Bill (Christopher Lloyd, lo scienziato pazzo di ritorno al futuro). L’anziano signore vive nei boschi del Montana, luoghi che annoiano l’imbronciata ragazzina, che soffre la lontananza da cellulari e lo shopping della città. Finalmente Ryann inizia ad amare la vita di montagna, soprattutto grazie al ritrovamento di un cane ferito a cui la piccola si affeziona. Lo chiamerà Buck, in omaggio al protagonista del libro di Jack London.
La bocca del lupo di Pietro Marcello
Vincitore dell’ultimo Festival di Torino. La bocca del lupo è una docu-fiction dal sapore pasoliniano che racconta una storia vera: l ’amore e la miseria tra gli emarginati di Genova. Dopo una trentennale permanenza in carcere, Enzo torna a casa. Ad aspettarlo Mary, la compagna, un trans, conosciuta in carcere durante l'ora d'aria. Per 4 mesi si amano, poi Mary esce dalla galera e aspetta Enzo per 7 anni. Ora vivono insieme, sempre nella vecchia Genova. Ispirato al romanzo di Remigio Zena del 1890, intitolato appunto La bocca del lupo.
BOX OFFICE USA
San Valentino ammazza Avatar. Appuntamento con l’Amore, ovvero Valentine’s day commedia romantica con un supercast incassa poco più di 52 milioni di dollari (ne è costati esattamente 52), con una media per sala di 14.300 dollari. Seconda posizione per Percy Jackson, con un soddisfacente 31 milioni di dollari incassati (ma ne è costati 95!), e una media per sala di 9,267 dollari; al terzo posto segue Wolfman, con un risultato discreto, 30 milioni di dollari, anche se non è irrilevante far notare che ne è costati addirittura 150, e una media per sala di 9,506 dollari. Avatar scivola così per la prima volta fuori dal podio dei primi 3 in classifica, ma è ancora capace d’incassare oltre 20 milioni di dollari, dopo 9 weekend, perdendo appena il 3% degli incassi rispetto al fine settimana passato. Arriva così ai 659 milioni di dollari casalinghi (worldwide siamo a quota 2,2 miliardi di dollari). Crollo prevedibile, dal primo al 5° posto, per Dear John, arrivato comunque ai 53 milioni di dollari, seguito da Tooth Fairy, che supera i 41 milioni di dollari, e il deludente From Paris with Love con Travolta (appena 16 milioni di dollari in tasca, dopo esserne costati 52). A chiudere la top10 troviamo Edge of Darkness, pessimo con solo 36 milioni di dollari, dopo essere costati oltre il doppio, Crazy Heart, che supera i 16 milioni di dollari, dopo esserne costati appena 7, guadagnando addirittura il 12.1% sugli incassi rispetto al weekend passato. Da segnalare infine l’esordio boom di My Name is Khan, capace, con solo 120 copie, d’incassare 1,860,000 dollari.
BOX OFFICE ITALIA
Italia: Avatar ancora primo. Bova a ruota. Dopo 5 settimane Avatar incassa altri 3 milioni 800 mila euro per un totale vicino ai 54 milioni e una media per sala ancora alta: 6,908. Al secondo posto si piazza Scusa ma ti voglio sposare di Federico Moccia: ha sfiorato i 3 milioni con una media per sala molto buona, 5,978. Tra l’ altro il film ha un numero di spettatori paganti superiore ad Avatar: 441 mila contro i 407 mila di Avatar (che però guadagna di più per via del prezzo maggiorato del 3D). Scivola al terzo posto, con un meno 72% rispetto alla scorsa settimana il sopravvalutato horror Paranormal Activity e dal terzo al quarto Baciami ancora di Muccino. Male Amabili Resti di Peter Jackson, che si e' piazzato al quinto posto, mentre al 10 c'e' la new entry per bambini Maga Martina e il libro magico del draghetto.
ULTIMISSIME

Kathryn Bigelow in tv
La favorita agli Oscar, Kathryn Bigelow dirigerà il pilot di una nuova serie della tv via cavo per HBO, "The Miracolous Year". Creata e scritta da John Logan, la serie illustrerà le vicende di una famiglia, che fa capo a un carismatico compositore di Broadway votato all’autodistruzione.

Vera per Madonna regista
Dopo Sacro e profano, Madonna tornerà dietro la macchina da presa per dirigere W.E., biopic incentrato sulla storia piccante tra Edoardo VIII e Wallis Simpson, che portò all’abdicazione del re e al matrimonio con la sua amante. La candidata all’Oscar per Tra le nuvole, Vera Farmiga, dovrebbe interpretare la donna che intrecciò la relazione con re Edoardo. Madonna sta scrivendo il film insieme all’amico e regista Alek Keshishian, che l’aveva diretta nel documentario A letto con Madonna.

De Niro torna con Scorsese
Robert De Niro e Martin Scorsese stanno pensando di tornare a lavorare insieme. Lo ha detto Scorsese a Berlino: il film riguarderebbe ancora una volta il mondo della mafia americana, questa volta visto con gli occhi di un vecchio killer giunto alla fine della sua carriera. La sceneggiatura sarà adattata da Steven Zaillian dal romanzo I Heard You Paint Houses, scritto da Charles Brandt.

Hollywood premia Castellari che ispiroò Tarantino
Hollywood onorerà la carriera del regista Enzo G. Castellari all'immediata vigilia degli Oscar. L'occasione sarà il Los Angeles Italia Film Festival in programma al Teatro Cinese dal 28 febbraio al 6 marzo. 71 anni con 56 film all'attivo tra cui Quel maledetto treno blindato rilanciata quest'anno dal remake di Quentin Tarantino Bastardi senza gloria. Enzo G. Castellari riceverà un premio speciale alla carriera, presenterà una retrospettiva dei suoi film più significativi, terrà una lezione agli studenti al'università del cinema più prestigiosa del mondo U.S.C.

La Streep maggiordoma
Meryl Streep nel remake di Arturo, il film interpretato negli anni ’80 da Dudley Moore. Lo afferma Hollywood Reporter che aggiunge che il ruolo della Streep sarebbe quello della domestica di Arturo (che nel film originale era un maggiordomo, interpretato da sir John Gielgud). Alla sceneggiatura sta lavorando Peter Baynham, autore di Borat e Bruno.

Laverne & Shirley
Il regista di Valentine’s day, Garry Marshall ha rivelato che sta preparando una versione cinematografica del suo telefilm "Laverne & Shirley", interpretato all’epoca da sua sorella, Penny Marshall, e Cindy Williams. Marshall ha detto che le protagoniste originali avranno un cameo nel film mentre a interpretare le due protagoniste saranno Jennifer Garner e Jessica Biel.

La guerra di Kevin
Si chiama A Little War of Our Own il nuovo progetto da regista di Kevin Costner. E’ la storia di uno sceriffo che cerca di contenere la violenza di una cittadina ai tempi della 2° Guerra Mondiale, contrapposto a un comandante tedesco di U-Boot.

Diesel confermato per Riddick
Vin Diesel, già protagonista di Pitch Black e The Chronicles of Riddick, tornerà nel prossimo capitolo della saga intergalattica. Come i due precedenti capitoli, anche questa terza puntata verrà scritta e diretta da David Twohy. Intanto Diesel sta per iniziare le riprese del quinto lungometraggio della serie Fast & Furious, intitolato Fast Five.

Von Trier e I pirati vogliono la Cruz!
Mentre i rumors danno Penelope Cruz in forse per un ruolo da protagonista del prossimo Pirati dei Caraibi intitolato Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides e diretto dal regista del superflop Nine, Rob Marshall. Intanto altre indiscrezioni danno la Cruz come protagonista del nuovo lavoro di Lars von Trier, il “film catastrofico dai risvolti psicologici” intitolato Melancholia, che si dovrebbe girare tra Germania e Svezia entro la fine dell’anno e che dovrebbe avere già assicurato un posto a Cannes del 2011.
COMPLEANNI E RICORRENZE

Hal Halbrook – 17 febbraio – 85 anni
Paris Hilton – 17 febbraio – 29 annii
John Travolta – 18 febbraio – 56 anni
Matt Dillon – 18 febbraio – 46 anni
Benicio Del Toro – 19 febbraio – 43 anni
Mike Leigh – 20 febbraio – 67 anni
Alan Rickman – 21 febbraio – 64 anni
Ellen Page – 21 febbraio – 23 anni
Jonathan Demme – 22 febbraio – 66 anni
Drew Barrymore – 22 febbraio – 35 anni

Film censurati

Per chi legge cronache e memorie di passati regimi, non è difficile cogliere similarità con la situazione attuale in Italia e scorgere la pericolosità di certi fenomeni.

Per restare all'ambito cinematografico, esiste un caso piuttosto emblematico di quanto la libertà di pensiero sia invisa alla classe dirigente italiana. Nel nostro Paese le cose si complicano, perché alla prepotenza di piccoli uomini che occupano alti scranni, si somma la tracotanza e invadenza di un minuscolo stato inserito nella nostra penisola.

Inoltro dal gruppo Retepirata questa segnalazione:



Migliaia di persone chiedono su Facebook la distribuzione in sala del film Agorà di Alejandro Amenabar, campione di incassi in Spagna ma inspiegabilmente bloccato in Italia. Narra la vita di Ipazia d'Alessandria, martire della libertà di pensiero uccisa dall'integralismo cristiano.

Spuntano appelli anche per un altro film del 2004 mai distribuito, De Reditu di Claudio Bondi, dura critica all'atteggiamento violento del primo cristianesimo. Mercato che ostacola il cinema di qualità o ingerenze vaticane?

15 febbraio 2010

14 febbraio 2010

Quando i cartoni fanno sul serio

Oggi una piccola riflessione. Mi è capitato di riprendere in mano il DVD di Persepolis ieri sera e ho pensato di dedicare almeno un breve post ai film di animazione.



Di improvviso ho ripensato a Valzer con Bashir, un film tremendo, un po' difficile da masticare all'inizio ma così emozionante e sconvolgente mano a mano che si sviluppa.

Meriterebbe un discorso a parte le sorprendenti tecniche grafiche dei due film! Magari in uno dei prossimi post. Ora mi concentro sul loro senso.

I film animati spesso hanno saputo criticare profondamente e con acume l'operato dei loro stessi Paesi. Persepolis è un film iraniano che traccia in forma di commedia la storia dell'Iran.
Valzer con Bashir è un film israeliano che guarda con sgomento a un fatto ignominioso della storia di Israele: il massacro di Sabra e Shatila.



Pensate poi alla serie animata TV South Park. I creatori hanno collaborato anche al film
Bowling a Columbine di Michael Moore. Il documentario, per spiegare la psicologia di un Paese che sta dietro a tante efferatezze, apre a una sequenza animata che ripercorre la Storia degli Stati Uniti e sottolinea come la paura infondata, iscritta nel DNA della Nazione, sia la causa di tanta violenza da sempre.



Tutto il contarino di quella fasulla macchina di illusioni (e non di sogni) che è Hollywood, che tutti gli anni, in questo periodo, si autocelebra con le proclamazioni degli Oscar.

Pensate a
The Hurt Locker, il film favorito per il premio a miglior film quest'anno. La pellicola di Kathryn Bigelow è acclamata come un duro film sulla guerra, qualcosa che dovrebbe scrollare le coscienze. E invece è un film inutile. E' il racconto di un eroe pazzo, non della guerra, ma di un uomo, incosciente sì, ma di successo. Il punto di vista è sempre "americano" è sempre quello del colonizzatore.

13 febbraio 2010

"Tideland" di Terry Gilliam

L'avevo cancellato dalla lista dopo aver sentito da più parti l'appellativo "favola dark" e l'idea che somigliasse troppo a IL LABIRINTO DEL FAUNO, che non mi è piaciuto per niente. E invece l'ho trovato un buon film! Divertente nonostante la tragicità dei temi, con un sacco di trovate visive in cui Gilliam supera se stesso. A tratti altamente grottesco (si risente il sapore dei Monty Python), in qualche punto un po' debole e soprattutto con un finale che non è né aperto né chiuso e che lascia un po' insoddisfatti.

Il punto di maggior forza è la bambina protagonista: di una bravura fenomenale! Davvero si fa fatica a comprendere come un regista possa tirar fuori una impresa attoriale simile da una ragazzina, Jodelle Ferland, che al momento delle riprese aveva appena 11 anni. Negli occhi della protagonista tutto diventa avventuroso, grazie alla sua fantasia e forza d'animo tutto ha un risvolto positivo. C'è droga e c'è una leggera forma di pedofilia, c'è molta follia (specie quella del regista!) ma le cose non precipitano mai nel dramma vero (o forse sì) perché tutto è sospeso in un incanto favolistico.

Ci sono molte citazioni, alcune dichiarate, da ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, ce ne sono altre da PSYCHO, ma anche da IL MAGO DI OZ, STEVE ZISSOU, IL GRANDE LEBOWSKI e davvero molto altro, ma non per gioco: sembra proprio l'inconscio del regista a essere intriso di mille immagini e dimensioni.

Non un capolavoro, ma un film che vale la pena di vedere.

Votazioni
in decimi: 7
in stelline: ***
in km per raggiungere il cinema: 40/50
(lo so che i km possono sembrare molti, d'altra parte è una categoria di voto sperimentale, e poi soggettiva - io sono abituato a fare sempre una media di 15 km per ogni film che vedo al cinema - però volevo cogliere il suggerimento di votare il film in distanza, in fatica spendibile per riuscire a vedere un film)



12 febbraio 2010

Linda - The Clear Fairytale

Un budget piccolissimo...
1^ produzione LigeraFilm...
2 giorni di riprese...
41 tra attori e comparse...

Ecco la creazione LigeraFilm in Alta Qualità


11 febbraio 2010

Rohmer

Un mese fa esatto, moriva a Parigi Eric Rohmer, uno dei principali esponenti della Nouvelle Vague francese. Non è un regista che abbia particolarmente amato, simbolo per me di un cinema fatto più di parole che di immagini. E le parole nei film dovrebbero essere misurate. Ma oggi voglio ricordarlo con una squenza tratta da uno delle sue opere.

10 febbraio 2010

LINDA - LA FAVOLA TERSA

Oggi questo blog compie un mese e noi festeggiamo alla grande presentando il nostro nuovo cortometraggio!
Un budget piccolissimo...
1° produzione LigeraFilm...
2 giorni di riprese...
41 tra attori e comparse...

Eccolo qui!

LINDA - LA FAVOLA TERSA



09 febbraio 2010

Viva le donne!

Lo so che non è ancora San Valentino, ma questo blog è avanti e pensa già alla festa della donna.

Ecco il video che ho realizzato per un ciclo di film che andrà in onda su Sky Cinema nella giornata dell'8 Marzo.


08 febbraio 2010

Milk in 5 scondi

Mentre Incinta... o quasi in 5", veleggia sulle 2 mila visualizzazioni. Ecco l'ultimo nato: MIlk con Sean Penn e Emile Hirsch.

07 febbraio 2010

I limiti di Oldboy

Stimolato dalle continue lodi che sento nei confronti di questo film sud-coreano, ho deciso di farne una recensione che spieghi perché pur essendo un film degno di nota, mi abbia per alcuni versi molto infastidito.

Premessa: Edipo.
Edipo, nella mitologia greca, è il re di Tebe, figlio di Laio e di Giocasta. Avendo un oracolo predetto che la sua nascita avrebbe causato eventi funesti per il regno di Laio, questi lo condanna a morire. Abbandonato, è salvato da un pastore e portato a Corinto. Ritornato a Tebe uccide un viandante. Il viandante era Laio, suo padre che egli non conosceva. A Tebe Edipo scioglie l'enigma della Sfinge e, ridata libertà alla città, sposa la regina vedova Giocasta. Edipo giace incestuosamente con la madre senza sapere di chi si tratti. Gli dei tuttavia non gli perdonano queste scelte per cui su Tebe cadono tante sventure dalle quali Edipo vorrebbe una spiegazione. Quando i due coniugi conoscono la realtà lei per vergogna si impicca; Edipo si acceca.

Oldboy è un film francamente eccessivo nell'esibizione della violenza, nella rappresentazione dello stato d'animo del protagonista (la sua crisi epilettica ha effetto sull'illuminazione del palazzo). La voce over del protagonista è un elemento difficilmente sostituibile in questo film ma continuo a credere che ci siano modi migliori per rendere un'idea.

Dae-su racconta la propria storia all'uomo con il barboncino che vuole suicidarsi, ne ha sollievo, è stato da solo 15 anni e il primo essere umano che vede lo accarezza si fa accarezzare, al momento di ricambiare il favore lascia che l'uomo si suicidi. Certo è giustificabile dal punto di vista della psicologia del personaggio ma è moralmente discutibile.

Nel bene e nel male, il film somiglia molto a un videogioco: le immagini di monitor sono molte e rimandano ai videogiochi; le scene di combattimento assomigliano a quelle di un videogioco, specie quella nel corridoio che dichiara la sua stessa finzione (il corridoio è mostrato da molto più lontano di quando lo spazio possa permettere) e l'inquadratura ricalca il punto di osservazione dei videogiochi di 10-15 anni fa, con l'eroe che si muove orizzontalmente sconfiggendo un nemico dopo l'altro. E poi sconfigge a mani nude da solo non so quante decide di persone che lo attaccano con bastoni, come Bud Spencer (salvo che di un film con Bud Spencer nessun professorone si sogni di dire che è un capolavoro). Questo è eccessivo, al limite dell'insensato. Da videogioco sono anche altre scene con effetti grafici come la linea trattegggiata che va dal martello alla testa di un uomo che Dae-su minaccia di colpire.

Dopo un esilio, il protagonista torna alla sua città come Edipo. Ama una parente molto stretta non sapendo di chi si tratta in realtà, come Edipo. Come Edipo deve sciogliere un enigma: perché è stato imprigionato e da chi?

Il personaggio che sta dietro a tutta la storia, che sta cercando di incastrare Dae-su
, scopriremo assieme al protagonista, è ance'egli responsabile di un incesto. Sua sorella, la persona violata, si uccide proprio come Giocasta. Woo-jin non si uccide, ma è l'Edipo "vero", Dae-su, quello che ama la propria filgia (qui al posto della madre), a tagliarsi la lingua, a privarsi di un senso come il personaggio mitologico.

Gira intorno all'incesto anche la barzelletta che Dae-su sta per raccontare alla ragazza nel lungo flashback rivelatore "Un padre e una figlia vanno in un bagno pubblico e si spogliano..." Lo stesso flashback, chiediamo per inciso, era proprio necessario? Non c'era un modo più orginale ed efficace per venirne a conoscenza?

Ottenuta la propria vendetta, a Woo-jin non resta che morire. Per il dolore Dae-su si taglia la lingua, e la sua vendetta non può dirsi compiuta, perché mentre voleva uccidere chi lo ha improgionato, non può godere della sua morte che quello anzi si è autoimposta.

Il tutto è condito dal tema dell'ipnosi, un ingrediente che non serviva alla narrazione, per niente! La sola cosa che fa è rendere il tutto ancora più irreale.

Il finale, non è facilmente decifrabile, ma io lo interpreto così. Dae-su si dimostra molto più debole di Woo-jin. Rinuncia attraverso l'ipnosi alla verità e preferisce vivere nella menzogna per continuare ad amare incestuosamente la figlia, piuttosto che accettare la realtà. E questo è moralmente poco accettabile. E l'ultimo sorriso che si trasforma in un ghigno sofferente? E' il sorriso di un uomo che ritrova la speranza e l'amore o quello di una persona maligna che sa e fa finta di non sapere?

Mi sono concentrato sugli aspetti negativi perché mi ero ripromesso di argomentare la mia insoddisfazione nei confronti della pellicola. Cionostante si tratta di un film interessante, fotografato in maniera non ordinaria, che non lascia indifferenti, per questo il mio voto è

in decimi: 6
in stellette: ***
in distanza per raggiungere il cinema: 30 km (o 12 minuti a piedi)



Eccovi la scena del combattimento nel corridoio
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