18 marzo 2010

Film nelle sale questo weekend (ita)

IN USCITA NELLE SALE ITALIANE

FUORI CONTROLLO di Martin Campbell

Il detective veterano Thomas Craven (Mel Gibson) lavora per la omicidi del Boston Police Department. Single e padre di una venticinquenne (Bojana Navakovic). Quando questa viene uccisa sotto casa non gli è difficile immaginare che il vero bersaglio fosse lui. Questa è la premessa drammaturgica che si risolve nei primi 7 minuti. Il resto del film si sviluppa, tra colpi di scena e inseguimenti, seguendo l’indagine dell’agente che scoprirà la doppia vita della figlia in un complotto dove sono intrecciati interessi politici, produzione di armi nucleari, spie con licenza di uccidere, servizi segreti e attivisti alla Greenpeace. Regia di Martin Campbell (Casino Royale), copione di William Monahan (Oscar per The Departed), Mel Gibson che torna sullo schermo dopo sette anni di assenza. Robert De Niro ha lavorato qualche giorno sul set ma ha rinunciato dopo poco tempo alla parte a causa di forti divergenze con la produzione. Il suo ruolo è andato a Ray Winstone. Il film non è granché (gli incassi americani parlano chiaro) e la scena finale ammazzerebbe qualsiasi fan di Mel Gibson.





IL PROFETA di Jacques Audiard

A 19 anni Malik finisce in carcere. Sei anni di prigione diventano sei anni di scuola di criminalità. In cella impara tutto il conoscibile sulla malavita francese. Pronuncia perfettamente il dialetto corso, entra nelle grazie del boss, tesse rapporti con personaggi di ogni genere, conosce ed amplia i traffici illeciti. Comunica proprio con tutti. Che siano arabi o marsigliesi, amici o nemici, le mura della prigione non limitano la sua parola. Tanto che i compagni di cella inizieranno a chiamarlo “il profeta”. Candidato all’Oscar nella cinquina del miglior film straniero, è rimasto a bocca asciutta. Ha stravinto i Cesar (ben 9 statuette).





E' COMPLICATO di Nancy Meyers

Jane (Marylin Streep) gestisce una caffetteria a Santa Barbara. L’ex marito Jake (Alec Baldwin) ricostruisce una vita sentimentale con una donna parecchio più giovane di lui. Passano dieci anni, basta una coincidenza e i due si ritrovano sotto le lenzuola . E’ complicato però ritrovare il bandolo della matassa, visto che Jake si è nel frattempo risposato. A rendere ancora più ingarbugliata la vicenda ci si mette anche un architetto Adam (Steve Martin), che fresco di divorzio, si innamora di Jane. L’alchimista delle commedie Nancy Meyers trova la giusta amalgama tra umorismo e problematiche sentimentali, amore ed ilarità. Dopo What women want e Tutto può succedere trova in Baldwin e Streep i giusti ingredienti perché la ricetta funzioni. Curiosità: Alec Baldwin e Steve Martin sono la fresca coppia di presentatori degli Oscar 2010.





TUTTO L'AMORE DEL MONDO di Riccardo Grandi

Opera prima del regista pubblicitario Riccardo Grandi con Nicolas Vaporidis (qui anche produttore) che torna al cinema dopo i flop recenti (Iago, appena 2 milioni di euro e Questa notte è ancora nostra: 3 milioni di euro).Tratto dallo spettacolo teatrale di Massimiliano Bruno dal titolo Inter-rail, racconta la storia di Matteo che ha l’incarico di redigere in soli tre mesi il volumetto “Tutto l’Amore d’Europa” e parte per un viaggio sui luoghi romantici del vecchio continente Matteo. La sua vita cambierà quando incontra una ragazza che è il suo esatto opposto. Con Enrico Montesano, Sergio Rubini, Myriam Catania, Alessandro Roja, Caterina Morariu.





IO SONO L’AMORE di Luca Guadagnino

Accolto entusiasticamente dalla critica, mesi dopo la sua premiere a Venezia, esce finalmente questo ritratto di borghesia milanese firmato dal regista di Melissa P. tutto girato a Villa Necchi, patrimonio del Fai, a Milano. Al centro del film una famiglia dell’alta borghesia lombarda. Un matrimonio senza amore, solo cinismo e falsità. Emma (Tilda Swinton) , sposata col potente industriale Tancredi Recchi (Piero del Bono) tenta di tenere le fila dei legami familiari. Tre figli: Edoardo (Flavio Parenti), Elisabetta (Alba Rohrwacher), Gianluca. Edoardo, l’orgoglio delle madre, decide di ribellarsi alle aspettative del padre per aprire un piccolo ristorante in società con Antonio (Edoardo Gabriellini). L’entrata in scena di quest’ ultimo, chef di talento dalla bassa estrazione sociale, sconvolgerà l’equilibrio precario dell’intera famiglia.


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