11 aprile 2010

Omicidio collaterale

Il linguaggio politico è costruito in modo che le bugie sembrino vere e gli assassinii rispettabili, e per conferire solidità all'aria fritta. (George Orwell)

Nella mattina del 17 Luglio 2007, due elicotteri apache con armi da 30mm hanno ucciso una dozzina di persone nella periferia irachena della Nuova Baghdad. Sono stati feriti anche due bambini.

Anche se alcune delle vittime erano armate, il comportamento di tutti o quasi era rilassato. I militari statunitensi hanno dichiarato che tutte le vittime erano forze nemiche o insurrezionaliste.

Le storie della maggior parte dei deceduti sono sconosciute, ma tra loro ci sono due lavoratori della Reuters, Saeed Chmagh e Namir Noor-Eldeen.

Saeed era un rispettato autista e assistente della Reuters, aveva una moglie e 4 bambini. Namir Noor-Eldeen, 22 anni, veniva da una famiglia di giornalisti ed era considerato uno dei migliori fotografi iracheni.

I militari statunitensi hanno affermato con forza che le vittimi siano morte in una battaglia tra le forze statunitensi e gli insurrrezionalisti.

La Reuters ha chiesto un'investigazione sugli omicidi. Le autorità militari statunitensi hanno concluso che soldati e piloti coinvolti hanno rispettato la legge dei conflitti armati e le Regole di Ingaggio. Nell'agosto 2007, la Reuters servendosi dell'Atto di Libertà di Informazione ha richiesto una copia delle prove video registrate dall'elicottero principale coinvolto nell'attacco. Ma il video non è mai stato reso pubblico. Fino ad oggi.

Un video che smaschera le immense bugie dei militari statunitensi.

Attenzione: il video mostra reali uccisioni con armi da fuoco.


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