analisi, recensioni, visioni, illuminazioni, cinema, film, video, corti, ecologia, politica...
30 aprile 2010
Picks ot the week
29 aprile 2010
Ultime notizie
ALIEN PREQUEL
Durante il tour promozionale di Robin Hood, Ridley Scott ha confessato che si farà il prequel (anzi, forse due) di Alien. Il regista ha dichiarato che la sceneggiatura è pronta, e che un set di designer è già al lavoro su vari bozzetti per le scenografie e i personaggi del film, lasciando persino intuire la possibilità di una nuova collaborazione con H.R. Giger. La storia di questo prequel si svolgerà 30 anni prima dell’originale, nel 2085 e avrà una nuova protagonista femminile. Scott ha detto di aver accettato di dirigere il film in prima persona perché “sentiva ci fosse qualcosa di davvero originale da poter dire” e nelle prossime settimane sottoporrà alla Fox un preventivo di budget per poter far partire in pieno la produzione. Sarà tutto in 3D.
AMICI MIEI 2010
Dopo un anno di silenzio e le proteste di Mario Monicelli, il prequel di Amici miei (sottotitolo 'Come tutto ebbe inizio'), prodotto da Filmauro, è partito. Primo ciak proprio in queste ore a Firenze. Nel cast Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini, Massimo Ceccherini e Alessandro Benvenuti. Regia Neri Parenti.
LE RADICI ITALIANE DELLA SARANDON
Susan Sarandon è alla ricerca delle sue radici italiane. L'attrice ha deciso di utilizzare il programma di Lisa Kudrow 'Who do you think you are?' per scoprire cos'è successo a sua nonna, scomparsa quando la madre dell'attrice aveva solo due anni. Anita Rigali era una showgirl di New York scomparsa improvvisamente nel 1939, quando la nonna dell'attrice era solo una bambina. Susan Sarandon può vantare sangue italiano: il padre di Anita, Mansueto, era uno scultore, arrivato negli Stati Uniti con la moglie dalla Toscana. "Mi sono sempre sentita a casa in Italia, e ora so perché" ha detto l'attrice. Le sue ricerche l'hanno portata a scoprire che sua nonna, sposata e incinta a 13 anni, aveva sposato Ben Kahn, commerciante, senza divorziare dal primo marito, e poi aveva vissuto per 35 anni con Dom Fiorentino. Susan Sarandon ha così potuto conoscere i suoi nuovi parenti.
UNA STELLA PER MEL
Stella sull’Hollywood Boluevard per Mel Brooks accompagnato da figlio e nipote. A 83 anni sempre in grande forma!La stella di Mel sul Walk of Fame di Hollywood è per la precisione la numero 2406.
28 aprile 2010
La Buy insidia i Titani
26 aprile 2010
Storia di una bottiglia d'acqua.
Intanto un modo efficace di comporre un video di informazione con semplici disegni ed animazioni.
25 aprile 2010
Il giorno più importante dell'anno.
Buon 25 Aprile. La festa più importante dell'anno.
Il video è dedicato ai sindaci leghisti. Il colore del video in fondo è il verde.
24 aprile 2010
Tassare chi naviga?
Certo è che in Italia sembra che si trovino le persone con i nomi più appropriati per la mansione svolta. Grillo, come il grillo parlante di Pinocchio che mette sempre sull'avviso. Manganelli, giustamente, come capo della Polizia. Malinconico come presidente della FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali). Per quest'ultimo il cognome calza a pennello, visto l'andazzo dei giornali Italiani e per le recenti affermazioni:
Gli editori: crisi grave, riforma urgente. Malinconico: "Mini tassa per chi naviga. Misura transitoria per dare ossigeno al settore, costerà come un caffè al mese".
A parte il fatto che le "Misure Transitorie" in Italia hanno valenza come minimo secolare, ma quanti "caffè al mese" è costretto a pagare il contribuente Italiano, di media? Per cosa poi, un settore che già riceve ampie sovvenzioni ed è morente? E' come se facessero pagare una tassa sul computer per mantenere in vita le fabbriche di macchine da scrivere. 50 Stelle (50-stars)
Sono bugiardi, leccaculo e parassiti. Non devono mettere le loro sporche mani sulla Rete.
23 aprile 2010
Pick of the week: Agorà
Sinossi.
Alessandria d’Egitto, 400 d.c. La città culla della ragione, della filosofia, della convivenza tra diverse culture è scossa da violenti scontri tra seguaci di religioni diverse. La filosofa Ipazia (Rachel Weisz) insieme ai suoi discepoli tenta di salvare la Biblioteca e la saggezza del Mondo antico. Tra gli alunni della sua scuola filosofica c’è Oreste (il prefetto della città), nella sua vita Davus (Max Minghella), lo schiavo. Quest’ ultimo, ammaliato dalla cultura e dalla bellezza di Ipazia sarà l’ago della bilancia, combattuto tra l’amore per la sua padrona e la libertà che otterrebbe se si unisse all’inarrestabile rivolta cristiana. Il film è diretto dal Alejandro Amenabar che con questo film non si preoccupa di trattare lo spinoso tema dello scontro tra fede e ragione.
Reazioni.
Dopo la presentazione a Cannes l’anno passato, il film ha ricevuto molte stroncature per l’immagine dei fedeli cristiani dipinti come talmente fanatici e fondamentalisti da lapidare chi non la pensa come loro. Alla Mikado dicono che il film è stato fatto vedere o tempo fa a una commissione di giornalisti e prelati. “Da parte loro ci è arrivata solo qualche espressione stizzita di dissenso sul taglio dato da Amenabar al film e poi, sempre da parte loro, una voluta coltre di silenzio sui loro organi di stampa. Secondo noi un atteggiamento studiato".
Trailer.
I titani schiacciano Polanski
22 aprile 2010
Errori di Windows in musica
Ultimissime
Le ultime notizie dalla redazione di Sky Cinema.
“JACKIE” WEISZ
Il premio Oscar Rachel Weisz vestirà i panni di Jackie Kennedy in “Jackie”, film che ricostruisce i convulsi giorni successivi all’assassinio del presidente Kennedy. Produttore e regista sarà il compagno dell’attrice, Darren Aronofsky. In un primo tempo sembrava che il progetto dovesse diventare un film per la tv prodotto da Steven Spielberg. La Weisz, dopo aver partecipato ad Amabili Resti e al drammatico Whisteblower pare possa far parte del western Unbound Captives scritto e diretto da Madeleine Stowe. Non è nemmeno da escludere la sua presenza nel nuovo James Bond.
MULHOLLAND DRIVE 2, SOGNO O REALTA’?
Correva l’anno 2001. Il genio visionario di David Lynch partoriva Mulholland Drive con cui vinse il premio come miglior regia al festival di Cannes. La sceneggiatura nacque dal plot di una serie tv mai realizzata e il titolo del film prende il nome dalla tortuosa strada di Los Angeles che si arrampica tra le colline di Hollywood. Una delle due protagoniste, Laura Herring (l’altra era Naomi Watts) ha dichiarato alla NBC che il progetto di un sequel vedrà luce a breve. Non aggiungendo altro alla dichiarazione non resta che attendere la conferma dello stesso Lynch. Quest’anno intanto decorre il ventesimo anniversario de “I segreti di Twin Peaks”.
LA TERRAFERMA DI CRIALESE
Emanuele Crialese torna sul set per Terraferma, vicenda che ruoterà sul tema immigrazione e gli sbarchi dei clandestini in Sicilia. Il film, una produzione italo francese, con Cattleya e Rai Cinema, si girerà tra fine maggio e giugno in Sicilia. Crialese sta scegliendo (quasi) tutti volti di non professionisti e tutti siciliani. Terraferma, dice l’Ansa, segue la storia simbolo di una migrante, una donna dell'Africa sub-sahariana che cerca di raggiungere l'Italia con il figlio di nove anni tra mille peripezie in mare aperto fino allo sbarco in un piccolo approdo siciliano. Daniela Finocchiaro è tra i pochi professionisti. Crialese sta cercando una vera madre africana dei barconi libici, attraverso la collaborazione di associazioni di volontariato che si occupano dei diritti degli immigrati.
IL FAR EAST FESTIVAL A UDINE DAL 23 APRILE AL 1 MAGGIO
Sono ben 72 i film in rassegna al “Far East Festival” che si svolgerà dal 23 aprile al 1° Maggio ad Udine. La più grande rassegna europea dedicata al cinema dell’Estremo Oriente organizzata dal Centro espressioni cinematografiche è giunta alla 12°ma edizione, In nove giorni di proiezioni saranno 9 i film provenienti da Cina e Corea del Sud, 10 da Hong Kong, 2 dalle Filippine, 9 dal Giappone, 3 Indonesiane, 2 da Taiwan e 5 da Thailandia .
SOLDI FACILI PER ZAC EFRON
L’idolo delle teenager di High School Musical non avrà più il viso segnato da i brufoli, nè l’aria da bravo ragazzo. Nel prossimo film il bimbo inizierà a non piacere neppure alle mamme delle bimbe (ora più che adolescenti) che l’hanno incoronato star di Hollywood. Zac Efron sarà il protagonista di Snabba Cash (Soldi Facili). Nel film, prodotto dalla Warner, interpreterà un mago della finanza associato ai narcotrafficanti in questo remake di un thriller svedese.
ATTIVISTA IN MANETTE
Danny Glover, protagonista di Arma letale, è stato arrestato venerdì pomeriggio durante una manifestazione di attivisti che protestavano contro le pratiche antisindacali dell’azienda francese Sodexho. Glover è finito in caserma, nel Maryland, e rischia nelle peggiori delle ipotesi 90 giorni di carcere o 1000 dollari di multa. L’attore statunitense è famoso per la sua sensibilità sociale. Da sempre impegnato nella lotta al razzismo solo qualche settimana fa ha partecipato ad un’altra azione di protesta di fronte ad una sede della Hugo Boss contro i licenziamenti dell’azienda statunitense.
FACES LOOK UGLY WHEN YOU’RE ALONE
C’è la conferma. Dopo l’affascinante The Doors di Oliver Stone e il documentario di Tom Di Cillo When you are strange ad ottobre partiranno le riprese di The Last Beat, film sugli ultimi giorni di vita di Jim Morrison. Scritto e diretto da Robert Saitzyk il film vedrà Shawn Andrews nei panni del leggendario rocker e Valerie Eason interpreterà Pamela Courson, amante storica del cantante dei Doors. Nel 1971 Morrison frequentava anche una contessa francese (l’interprete non è ancora definita) ed era tormentato, quasi alla paranoia, dall’idea che qualcuno potesse ucciderlo. La morte per overdose è avvenuta in maniera strana e inquietante. Il regista vuole far luce sull’alone di mistero che circonda tutt’oggi la morte del Re Lucertola.21 aprile 2010
Logorama
Realizzato nel corso di alcuni anni dallo studio francese H5 (già autori di Remind Me dei Röyksopp) mette in scena un mondo di marchi ancora più inquietante perché decisamente vicino al nostro.
La storia raccontata è un po' meno originale, in circa un quarto d'ora si rappresentano tutti i clichés del film d'azione. Praticamente anche il corto è un'americanata, dove però non mancano le trovate che strappano il sorriso, come lo scolaro monello impersonato dal bambino della Haribo o la guida dello zoo-Mastro Lindo.
20 aprile 2010
Il fascino della carneficina
Il contenuto del video non era per stomaci troppo sensibili. Eppure la scelta delle immagini che svelavano poco a poco quale fosse l'oggetto del video esercitava un notevole fascino. Le inquadrature erano di una poeticità assoluta. Ricordo in particolare le prime inquadrature, nelle quali l'ombra arcuata dei ganci vuoti, o con delle oche inflilzate scorreva sulle piastrelle bianche del macello. Ancora non si poteva dire cosa fossero quelle curve armosiose, nere e sfuocate, in quel bianco abbacinante di ceramica. Il movimento lento e ordinato mi ricordava quello della seggiovia sulla neve. E' stato senz'altro il cortometraggio più bello tra i molti che ho avuto modo di vedere quella serata.
Su YouTube ho trovato questo video su come vengono trattati i pulcini in uno stabilimento di galline ovaiole che me l'ha ricordato. Non è minimamente paragonabile a quello visto al Teatro Strehler anni fa per eleganza e cura delle inquadrature, ma certamente più sconvolgente. Anche vederlo senza commento sonoro fa un grande effetto.
19 aprile 2010
Un regista distratto
Decisamente no, non potrei mai lavorare con una sceneggiatura di ferro.
Anche perché quando scrivo una sceneggiatura non ho la pazienza né la voglia di pensare a tutti i dettagli. Ci sono troppe cose sul set che non si possono prevedere. Possibile che sia dovuto alla mia non grandissima esperienza, ma è sempre stata parte della mia filosofia la convinzione che fosse impossibile tradurre in atti ciò che si è progettato.
Chris Marker, regista de La Jetée, trovava profondamente noioso e superfluo il lavoro successivo la realizzazione dello stroyboard. Pasolini interpreta l'artista nel suo Decameron e chiude il film con una battuta simile in cui si chiede perché realizzare un'opera quando potrebbe essere sufficiente sognarla. I registi della Nouvelle Vague nella ricerca della vitalità preferivano inquadrature sporche alla precisione della messinscena. Per Antonioni la sceneggiatura era poco più che un canovaccio da alterare ogni qualvolta lo ritenesse necessario e si lasciava condizionare dalle impressioni del momento, ricavate passeggiando e esplorando il set. Gli artisti dada affidano completamente al caso la genesi dell'opera d'arte.
La vita è incontrollabile e la vita, lo sappiamo grazie a Wilde, è imitazione dell'arte.
E poi perché preoccuparsi troppo delle nostre opere quando è lo spettatore, il fruitore a deciderne il destino, ad attribuirne senso e significato?
17 aprile 2010
Minority Report
I futuri assassini sono quindi arrestati prima di commettere i crimini e la città è resa sicura.
TOM CRUISE: "Si può venire arrestati e fatti sparire senza aver mai commesso il reato nell'universo reale. È un tema affascinante."
Prima che il sistema venga reso nazionale un sospettoso agente FBI è un mandato a controllare che sia davvero perfetto.
Proprio allora le previsioni dicono che sarà il capo della pre-crimine a commettere il prossimo omicidio. Ne scaturisce una trama adrenalinica che unisce science fiction, thriller e azione.
Minority Report sfiora anche la metafisica introducendo il paradosso della possibilità della scelta all’interno di un destino già stabilito.
STEVEN SPIELBERG: "La storia gioca sulla domanda "cosa succederebbe, se conoscessimo il futuro? E specialmente riguardo le questioni di vita o di morte.”
COLIN FARRELL: "Si mette in dubbio se qualcuno abbia il diritto di sostituirsi a Dio, e quanta della propria libertà debba essere sacrificata in nome della sicurezza. Il film contiene queste tematiche profonde ma è anche un buon action thriller."
Il film è ambientato nel 2054, in un futuro plausibile, nel quale la comunicazione ha rotto ogni barriera e i cartelloni pubblicitari inviano messaggi personalizzati ai passanti riconoscendoli dalla lettura dell’iride.
L’impatto del film sull’immaginario collettivo è stato potente quasi quanto quello di Blade Runner e ha introdotto una visione alternativa, non totalmente oscura del futuro.
Per creare il mondo del film, Spielberg ha fatto riunire una ventina di esperti per discutere di come sarebbe potuta essere la capitale degli Stati Uniti 50 anni dopo, mentre artisti grafici mettevano in opera le loro visioni proprio mentre questi le esprimevano.
STEVEN SPIELBERG: "Non era necessario reinventare completamente la società per rappresentare quella di mezzo secolo più tardi. Così mi è sembrata una buona idea mettere insieme le migliori menti nei campi di tecnologia, ambiente, lotta al crimine, medicina, trasporti e informatica."
In particolare, trovate che rimangono scolpite nella mente degli spettatori riguardano le autovetture che permettono di sposarsi senza guidare anche su piste verticali e sono un’appendice delle abitazioni, i ragni per il riconoscimento delle persone e soprattutto i computer fatti interamente di vetro e comandati pressappoco come si dirige un’orchestra.
TOM CRUISE: "Steven voleva creare questa danza particolare fatta di movimenti manuali che trasformasse il linguaggio informatico in qualcosa di fisico."
Altro aspetto estetico degno di nota, la possibilità per le sue fan di vedere Tom Cruise con grandi occhi castani e con la testa completamente rasata.
TOM CRUISE: "La nostra make-up artist Michele Burke ha creato una bellissima maschera per farmi rientrare alla pre-crimine. Indosso anche delle lenti a contatto colorate dopo aver perso gli occhi a metà film e c'è un altro punto in cui mi si vede con la testa rasata. Mi piaceva avere la testa rasata, era perfetto per l'estate."
16 aprile 2010
La prima cosa bella. Recensione in 3 parole
Tento anch'io oggi la mia prima recensione in tre parole.
La prima cosa bella: i credits finali.
E va bene, questa era facile.
La prima cosa bella di Paolo "Virzina" è la storia insulsa di una sciacquetta, in cui attori romani (Valerio Mastandrea e Claudia Pandolfi) si sforzano di parlare con accento toscano. Meglio ancora di quanto accade in Io sono l'amore, altro orrendo film in cui Edoardo Gabriellini, l'eroe di Ovosodo, toscano, parla con il suo accento natale ma ha origini liguri.
A proposito di Ovosodo, quello che rimane personalmente il migliore film di Virzì (vedasi qui) mostra un'interessante affinità con l'ultima fatica del regista livornese. Il protagonista, in luogo dell'ovo sodo che non va né su né giù, ha nel petto un vuoto... Che sia un segnale da interpretare anche in riferimento alla vena creativa del Virzì?
Se volete sentire però un'altra campana su Virzì, leggete il libro, fresco di stampa, My Name is Virzì, di Alessio Accardo e Gabriele Acerbo, Le Mani, Recco, pag 336, Euro 16.
Picks of the week
FANTASTIC MR. FOX di Wes Anderson
Il film è tratto dal celeberrimo autore per ragazzi Roald Dahl, nella versione originale Mr Fox ha la voce calda di George Clooney, si muove a passo di blues ma con l’eleganza di Fred Astaire. La moglie (Meryl Streep) è la sua Ginger Rogers. Vivono tranquilli finché la natura selvatica della volpe lo porta a rubare cibo a tre contadini per darlo agli affamati e a se stesso. Come ogni rapporto di vicinato che si rispetti iniziano le ritorsioni e la coppia Astaire / Rogers si trasforma in Bonnie & Clyde. Chiamano a raccolta gli animali del sottosuolo e muovono guerra agli umani che minacciano la loro sopravvivenza. Quel genietto di Wes Anderson – che ha definito il film, forse scherzando, forse no, “comunista” - ne combina un’altra delle sue. Film d’animazione old style in stop motion.
PERDONA E DIMENTICA di Todd Solondz
Divertente e dissacrante, "o-sceno", Solondz continua la sua analisi sulla società americana. Quella che non si vede (o che non si vuol far vedere). Dopo Happiness e Storytelling ecco una nuova fotografia sugli Stati Uniti che non sono in grado di sognare. Joy (Shirley Henderson) scopre che il marito Allen (Micherl Kenneth Williams) non riesce proprio a scrollarsi di dosso l’attrazione verso i bambini. E’ e rimane un pedofilo nonostante la galera. Scappa per rifugiarsi da madre e sorelle che sono prodighe di consigli ma anch’esse sconvolte da una vita tutt’altro che normale. Come sempre Solondz non si risparmia nel trattare i sentimenti più profondi (anche dove li si vogliono negare) ma questa volta lascia aperta la porta della speranza.
I GATTI PERSIANI di Bahman Ghobadi
Regime o meno, il cinema iraniano si conferma. Se Kiarostami è il maestro, Ghobadi (è stato assistente alla regia ne Il Vento ci porterà via) è l’allievo più innovativo e di rottura. La trama: un ragazzo e una ragazza una volta usciti di prigione decidono di formare una rock band. Vanno contro il regime, cercano altri componenti per salire sul palco, dei passaporti falsi per uscire dal paese e finalmente realizzare stessi in Europa. I gatti persiani è dunque solo un pretesto. E’ una denuncia alla totale mancanza di libertà espressiva in Iran e per alzare la voce Ghobadi ci mette la faccia. Non si limita a riprendere senza autorizzazione governativa, lo fa corrompendo i poliziotti con dvd proibiti. Non solo. La sceneggiatrice e compagna del regista è la giornalista americana Roxana Saberi Costei, arrestata di recente con l’accusa di spionaggio e rilasciata solo due giorni prima la proiezione del film a Cannes. Lo stesso Ghobadi ha dovuto auto esiliarsi.
15 aprile 2010
Se questo è un "santo padre"
Testa a testa Polanski-Greengrass
Due film che si assomigliano (su intrighi e complotti politici) si piazzano in testa al box office. Sono l'ultimo film di Roman Polanski, L'uomo nell'ombra (1.023.707 euro), e Green Zone, il thriller militare con Matt Damon soldato in Iraq (oltre un milione di euro e la più alta media per sala del weekend). Incassi non altissimi (in generale in linea con quelli dello stesso periodo dell'anno scorso), ma che premiano due film che negli States non hanno avuto grosso seguito. Per Green Zone (superflop in Usa) evidentemente ha funzionato la campagna promozionale che collegava il film alla saga di Bourne, sempre con Damon e anche quella diretta da Paul Greengrass. Tant’è che molti spettatori sono andati al cinema convinti di andare a vedere il quarto capitolo della trilogia! Il film dei Vanzina La vita è una cosa meravigliosa scende dal primo al terzo posto, totalizzando 3 milioni e 600.000. A differenza degli Usa, non vola la commedia sentimentale Il cacciatore di Ex con Jennifer Aniston e Gerard Butler (al quinto posto, con poco più di 600.000 euro per 251 schermi), mentre funziona l'esordio alla regia di Rocco Papaleo, Basilicata coast to coast: ben accolto dal pubblico con un'ottima media (2674). Intanto l’Alice in Wonderland di Tim Burton sfiora i 30 milioni di dollari, assestandosi al 3° posto tra gli incassi di inizio stagione, a un’incollatura da l’Era glaciale 3. Da segnalare: il successo francese Piccolo Nicolas langue al 15° posto; al 19° si ferma la commedia, tanto incensata dalla critica, Simon Konianski.
Il titano crolla ma non molla
Segno meno per Scontro tra titani: rispetto al weekend d'esordio crollano gli incassi del kolossal mitologico che però, pur vacillando, resta in testa alla top ten dei film più visti. Sarà stato il pessimo passaparola? Date Night, commedia con Tina Fey e Steve Carrell, con un milione di dollari in meno, si piazza al secondo posto. Terzo posto per arrivato a 134 milioni di dollari. Crolla Tyler Perry e il suo Dragon TrainerWhy Did I Get Married Too?, con 48 milioni di dollari raccolti, seguito da The Last Song con Miley Cyrus, arrivato ai 42 milioni di dollari (dopo esserne costati 20), e da Hot Tube Machine, che di milioni di dollari alla fine ne ha totalizzati 37. Sesta posizione per Alice in Wonderland di Tim Burton che raccatta la bellezza di 319 milioni di dollari.
14 aprile 2010
Videopoesia
13 aprile 2010
Ultimissime
PATTINSON NON SARA' KURT
Robert Pattinson-Kurt Cobain? La notizia, uscita sul Sun, ha scatenato parecchie perplessità. Per i fan di Cobain è semplicemente una blasfemia. Secondo il Sun, sarebbe stata Courtney Love, moglie del rocker, ad indicare in Pattinson l’interprete di quello che fu il re del grunge. Ma fonti vicino all'attore hanno prontamente smentito la notizia, bollandola come infondata. Per il ruolo della donna di Cobain era stato fatto il nome di Scarlett Johansson.
LERMAN IL NUOVO SPIDERMAN?
Logan Lerman , archiviata la fatica di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, pare possa interpretare Peter Parker nel nuovo Spiderman. Secondo nuove indiscrezioni, nonostante la rapida smentita della stessa Sony, sarà proprio il diciottenne ad indossare la tuta da uomo ragno battendo la concorrenza di Anton Yelchin, Jesse Eisenberg, Patrick Fugit and Johnny Simmons. Le riprese inizieranno a fine 2010, l’uscita non prima di luglio 2012.
LA POMPEI DI RIDLEY
Pompei, il romanzo storico di Robert Harris (autore di The Ghostwriter) che prima delle note vicende giudiziarie doveva diventare un film diretto da Roman Polanski, forse non vedrà forse mai la luce al cinema. Invece, per volere di Ridley Scott, diventerà una miniserie televisiva di quattro ore tratta dal romanzo di Harris e sarà targata Sony Picture Television.
PIRATI DEI CARAIBI 4: CAST (QUASI) TUTTO NUOVO
Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides, il nuovo episodio della saga dei Pirati dei caraibi, vedrà, ovviamente, Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow e tra i confermati ci sono Geoffrey Rush (Barbossa), Ian McShane (Barbanera) e Penelope Cruz (sua figlia). In trattativa Stephen Graham, Sam Claflin e Max Irons. Trapela poco sui dettagli e sui ruoli. Ciò che sembra certo è che verrà girato in parte in 3D. Le riprese inizieranno quest’ estate, l’uscita esattamente un anno dopo
SEAGAL IL MOLESTATORE
Steven Seagal è stato accusato di molestie e di favoreggiamento della prostituzione da una modella. La donna avrebbe accusato Seagal di avere due modelle russe pronte a soddisfarlo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Kayden Nguyen avrebbe dovuto rimpiazzare una delle due. Seagal l'avrebbe assalita e costretta a consumare droga. I danni chiesti dalla modella sono di un milione di dollari.
OMAGGIO A BERGMAN
La Croisette omaggia Ingmar Bergman. Il documentario But Film is My Mistress di Stig Bjrkman sarà proposto a Cannes Classics , una sezione collaterale del festival che si terrà dal 12 al 23 di Maggio. Woody Allen, Martin Scorsese e Bernardo Bertolucci commentano i film del maestro svedese scomparso nel 2007.
DAVID DI DONATELLO 2010. LE CANDIDATURE
Rese note le candidature al David di Donatello che si terrà il 7 maggio. Paolo Virzì la fa da mattatore. Ben 18 le candidature per La prima cosa bella. A ruota Giorgio Diritti L’uomo che verrà (16 candidature), poi Vincere di Bellocchio con 15 Baaria di Tornatore 14 e Mine vaganti di Ozpeteck 12. Per il premio come miglior attrice protagonista se la vedranno Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli e Greta Zuccheri Montanari. Il miglior attore sarà invece scelto dalla cinquina composta da Antonio Albanese, Libero De Rienzo, Valerio Mastandrea, Kim Rossi Stuart e Filippo Timi. Candidati come miglior film straniero: A serious man dei fratelli Coen, Avatar di James Cameron, Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, Invictus di Clint Eastwood e Tra le nuvole di Jason Reitman.
GIANNINI TORNA ALLA REGIA
23 anni dopo Ternosecco , Giancarlo Giannini torna in camera di regia. Racconterà la storia di un italiano che vive in Canada dopo esser scappato dal proprio paesino. Per lavoro guida un carro funebre e finirà per innamorarsi di una donna a cui da un passaggio. Ti ho cercato in tutti i necrologi sarà interpretato oltre che dallo stesso Giannini, da F. Murray Abraham e Silvia De Santis.
ZAMPAGLIONE SBARCA NEGLI STATES
Federico Zampaglione arriva negli Usa con il suo horror Shadow. Accompagnato da ottime recensioni e accolto positivamente dalla critica nei numerosi festival in cui ha partecipato (è stato al London Frightfest 2009, il Sitges 2009, il Courmayeur Noir In Festival 2009 e a Orvieto al Festival Del Cinema Horror, dove ha ottenuto il premio alla Miglior Sceneggiatura e quello Speciale Della Giuria Per Il Miglior Regista). In Italia l’uscita è datata 23 aprile.
BLIXEN MOVIE
Il regista danese Bille August, due volte vincitore del festival di Cannes, realizzerà un film sulla giovinezza della scrittrice danese Karen Blixen. La prima del film, che dovrebbe intitolarsi Tanne, soprannome della Blixen, è prevista per il 2012. Racconterà la storia della prima parte della vita della scrittrice, vissuta tutta in Danimarca, fino alla partenza per l'Africa dal porto di Napoli nel 1913. Karen Blixen è nota soprattutto per il romanzo autobiografico La mia Africa, dal quale Sydney Pollack trasse il celebre film, vincitore di sette Oscar nel 1986.
Marley & me
Non è un film sui cani.
JENNIFER ANISTON: "È un film sul matrimonio, sull’avere dei figli, sulla carriera, sulla personalità, sul successo e sulla sconfitta…"
Ma un cane, Marley, ne è protagonista. Quasi al punto da rendere Owen Wilson e Jennifer Aniston dei comprimari.
Per arginare le manie di controllo della moglie, un giornalista le regala un cucciolo che possa neutralizzare le sue energie.
DAVID FRANKEL: "Io & Marley parla di John e Jenny Grogan, è la storia del loro matrimonio narrata attraverso la strana prospettiva del loro cane."
E' la storia di una famiglia: una donna, un uomo, tre bambini e un labrador, e di come possa essere complicato bilanciare lavoro e affetti nella vita di tutti i giorni.
Nonostante siano maggiormente conosciuti per ruoli comici, Owen Wilson e Jennifer Aniston sono perfetti anche nei momenti più seri e delicati.
DAVID FRANKEL: "Se metti insieme due stelle del cinema così brillanti ti abbagliano. Il mio lavoro consiste nel togliersi di mezzo e lasciarli creare la magia."
La difficile parte di Marley è invece interpretata da oltre venti cani.
OWEN WILSON: "Quando si legge sullo script che a un certo punto Marley salta sul letto e strappa il cuscino lo si dà per scontato, ma poi sul set il cane lo deve fare davvero e gli addestratori devono fare un grande lavoro."
JENNIFER ANISTON: "Marley è un animale senza controllo che in qualche modo li prepara ad avere bambini e insegna loro la tolleranza."
Sembra che prima di leggere il libro autobiografico da cui è tratto il film, Jennifer Aniston volesse rifiutare il ruolo, perché non trovava intressante un film con i cani. Be', si è dovuta ricredere!
JENNIFER ANISTON: "Sai, dicono sempre qualunque cosa tu faccia non lavorare con animali e bambini. E qui abbiamo neonati , cuccioli, cani adulti, cani anziani, bambini. E' stato uno spasso!"
La mano dietro la macchina da presa è quella di David Frankel, regista di Il diavolo veste Prada.
DAVID FRANKEL: "Faccio film per mio padre e per mia moglie. Sono il mio pubblico, non mi preoccupo di nessun altro. Mia moglie adora i film su persone piacevoli, mentre a mio padre piacciono i film che fanno pensare."
DAVID FRANKEL: "I cani sono quasi sempre perfetti sul set! Sono gli attori più facili da trattare: sono sempre disponibili, non si nascondono mai nella roulotte e non stanno al telefono."
La fa facile lui che ha cinque cani!
DAVID FRANKEL: "Era un sollievo lavorare con i cani sul set, perché ce n’era uno alla volta. A casa invece è un caos continuo."
Curioso è il fatto che il padre e la madre di Wilson siano interpretati dai veri genitori dell’attore, mentre un divertente cameo è ritagliato per Kathleen Turner.
Divertente, commuovente e avvincente insieme, Marley & Me toccherà le vostre corde più sensibili e probabilmente non riuscirete a trattenere qualche lacrima.
Un cane può insegnare che la felicità è desiderare ciò che già si possiede.
12 aprile 2010
Hai mangiato?
Questo è uno dei miei preferiti.
11 aprile 2010
Omicidio collaterale
Nella mattina del 17 Luglio 2007, due elicotteri apache con armi da 30mm hanno ucciso una dozzina di persone nella periferia irachena della Nuova Baghdad. Sono stati feriti anche due bambini.
Anche se alcune delle vittime erano armate, il comportamento di tutti o quasi era rilassato. I militari statunitensi hanno dichiarato che tutte le vittime erano forze nemiche o insurrezionaliste.
Le storie della maggior parte dei deceduti sono sconosciute, ma tra loro ci sono due lavoratori della Reuters, Saeed Chmagh e Namir Noor-Eldeen.
Saeed era un rispettato autista e assistente della Reuters, aveva una moglie e 4 bambini. Namir Noor-Eldeen, 22 anni, veniva da una famiglia di giornalisti ed era considerato uno dei migliori fotografi iracheni.
I militari statunitensi hanno affermato con forza che le vittimi siano morte in una battaglia tra le forze statunitensi e gli insurrrezionalisti.
La Reuters ha chiesto un'investigazione sugli omicidi. Le autorità militari statunitensi hanno concluso che soldati e piloti coinvolti hanno rispettato la legge dei conflitti armati e le Regole di Ingaggio. Nell'agosto 2007, la Reuters servendosi dell'Atto di Libertà di Informazione ha richiesto una copia delle prove video registrate dall'elicottero principale coinvolto nell'attacco. Ma il video non è mai stato reso pubblico. Fino ad oggi.
Un video che smaschera le immense bugie dei militari statunitensi.
Attenzione: il video mostra reali uccisioni con armi da fuoco.
Pick of the week: Basilicata coast to coast
Sinossi.
Una commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri inaspettati che porta una combriccola di musicisti a mettersi in viaggio per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al film. Il viaggio avrà per tutti un valore terapeutico. Basilicata coast to coast è una commedia corale, picaresca e canterina, malinconica e stralunata, che tra gag esilaranti, sagaci dialoghi e amare constatazioni di vita, prende quota per crescere ininterrottamente fino all'epilogo a sorpresa.
08 aprile 2010
DrAquila
La mia opinione dopo aver visto il trailer? Credo che parli di cosa che chi si è informato un po' in internet sappia già, ma aspetto comunque con una certa frenesia di poterlo vedere. Avrà sicuramente i suoi lati divertenti. Sabina Guzzanti ha dimostrato di non avere davvero peli sulla lingua nelle sue ultime uscite e mi attendo un film caustico. E poi è bello vedere detto così chiaramente e a un pubblico numeroso come quello della Guzzanti le stesse cose che pensi anche tu.
07 aprile 2010
8 x 1000
06 aprile 2010
Strade perdute e Mulholland Drive
Il parallelismo tra Strade perdute e Mulholland Drive è evidente, a cominciare dalla presentazione di almeno due mondi distinti all'interno di entrambi i film e dallo stravolgimento della vicenda raccontata che si verifica a un certo punto dell'intreccio narrativo, che costringe a rivedere tutte le assunzioni e le ipotesi formulate.
In Mulholland Drive è forse più scioccante, poiché lo scarto avviene dopo oltre due terzi di film, nei quali, nonostante alcuni punti oscuri e un alone di mistero, è possibile costruire la fabula in modo soddisfacente. Al termine del film si è invece perfino in difficoltà nel dire cosa sia stato raccontato. Come in Strade perdute la vicenda si avvita su se stessa e non si è sicuri che i personaggi siano effettivamente gli stessi. La seconda parte è per molti aspetti il rovesciamento della prima, la visione "attraverso lo specchio" dell'universo presentato in precedenza. Sembra che la fabula torni continuamente sugli stessi luoghi attuando però delle variazioni.
Mulholland Drive sembra la rivisitazione in chiave femminile del nastro di Möbius di Strade perdute. Nella seconda parte, i personaggi hanno nomi diversi, ma comunque nomi che nella prima parte appartenevano ad altri personaggi, come e forse più che nel caso del personaggio di Patricia Arquette di Strade perdute, lo spettatore tende a considerare l'attrice come segno di continuità tra le diverse vicende, tra i diversi livelli di realtà presentati.
Sono entrambi film sull'identità. Ipnotici, avvincenti e densi di mistero, che lasciano la sensazione che nemmeno dopo una visione più attenta esso possa essere ricondotto a una forma coerente. Rispolverando temi a lui cari, come quello della memoria e della crisi di identità, della violenza e della seduzione, al punto da indulgere in una sorta di autoparodia, Lynch sospende tutto nella consueta atmosfera minacciosa e tetra, tuttavia non senza velature ironiche. Mulholland Drive spartisce con i suoi film precedenti anche i richiami al genere noir. Le due donne infatti cercano di scoprire chi sia Rita. La ricerca delle due detective improvvisate non produce risultati di rilievo, ma la situazione si fa sempre più intricata e cupa. L'ansia di conoscenza dello spettatore è frustrata mentre si accumulano un numero straordinario di piste e di simboli enigmatici. Invece di avvicinarsi progressivamente alla rivelazione, la trama noir si fa sempre più complessa fino letteralmente ad esplodere in una situazione tanto diversa da sembrare un altro film. La struttura narrativa nella seconda parte del film sembra sfaldarsi completamente, mentre il personaggio di Rita assume i connotati della femme fatale e la scatola blu si rivela poco più che un McGuffin e il simbolo che universi paralleli si possano incrociare.
In Lynch, come nei lavori di Quentin Tarantino e Christopher Nolan, i temi e le tecniche del cinema noir sono decostruite profondamente; e hanno semmai l'effetto di calare lo spettatore in un'atmosfera di intrigo e sospetto che in qualche modo sottolinea e tematizza la crisi dell'attività cognitiva. E c'è in entrambi i fillm un rimando all'attività cognitiva dello spettatore. Fred Madison è spettatore dei nastri che gli vengono recapitati a casa in Strade perdute e Rita e Betty assistono a un singolare spettacolo teatrale nella più significativa scena di Mulholland Drive.
02 aprile 2010
Pasolini Decameron
Perchè realizzare un'opera quando è così bello sognarla soltanto?
01 aprile 2010
Uscite americane
SANGUE DIVINO
CLASH OF THE TITANS di Louis Leterrier
Perseo (Sam Worthington) non si arrende all’idea che Andromeda (Alexa Davalos) muoia. E poco importa che suo padre, Zeus (Liam Neeson) non ne voglia sapere di aiutare il figlio. Raduna un manipolo di temerari guerrieri e sfida chiunque si opponga al suo progetto. Onore, audacia ed avventura ai confini dell’Ade per questo remake di Scontro di Titani (1981) di Desmond Davis. In principio fu Il gladiatore, poi Troy, Alexander, 300, Percy Jackson… mitologia e storia greco-romana pare facciano gola ad Hollywood. Le recenti tecniche 3D aiutano non poco la spettacolarizzazione delle gesta eroiche di sottodivinità ed eroi antichi. Il regista di Hulk Louis Leterrier lo sa, ma si affida anche alla maestosità dei set (ben 70, tra cui Long Cross Studios e Pinewood), come nei film di una volta. Dopo il successo di Avatar, corsa contro il tempo per la conversione in 3D (e leggero slittamento dell’uscita). In Italia arriva tra due settimane.
HANNA MONTANA NON CANTA PIU’
LAST SONG di Julie Anne Robinson
Miley Cirus tenta di emanciparsi dal suo alter ego Hannah Montana, personaggio popolare tra le teenager di mezzo mondo e diventa protagonista di questo film romantico per teenager. E’ la traposizione de I passi dell’amore di Nicholas Sparks, lo Stephen King dei romanzi strappalacrime (i film tratti dai suoi romanzi sono sempre dei successoni al box office Usa). Un padre (Greg Kinnear), poco incline a dedicare la dovuta attenzione alla figlia (Miley Cyrus) decide di portarla con sé in una piccola cittadina costiera del Sud. Lei, adolescente traumatizzata dalla separazione dei genitori, preferirebbe restarsene a casa a New York. I rapporti tra genitori e figli spesso sono tesi, in questo caso la musica aiuterà a distenderli. E poi arriva anche l’amore, nelle vesti di un classico ragazzone americano.
JANET JACKSON CI RIPROVA
WHY DID I GET MARRIED TOO di Tyler Perry
Sequel del fortunato Why Did I get Married (2007) con Janet Jackson, che ha spopolato negli Stati Uniti. Quattro famiglie si riuniscono per la solita vacanza e nel relax delle Bahamas riescono ad analizzare con calma i loro rapporti di coppia. Tutto scorre senza sussulti fino all’arrivo del’ex marito di una delle donne che scombinerà le carte in tavola. Cast identico al precedente. Anche il regista è lo stesso, Tyler Perry, sconosciuto da noi ma vera superstar in America, soprattutto tra il pubblico afro-americano. Colonna sonora ovviamente firmata Janet Jackson.
PUZZOLE RIBELLI
FURRY VENGEANCE di Roger Kumble
Brendan Fraser è un agente immobiliare che, suo malgrado, deve occuparsi di un cantiere per costruire alloggi nel verdissimo Oregon. Presto si accorgerà che l’impresa non è delle più semplici. Il bosco vicino è popolato da un gruppo di agguerrite puzzole pronte a tutto per evitare l’invasione delle ruspe. Regia di Roger Kumble esperto in tema di commedie (La cosa più dolce con Cameron Diaz), Brandan Fraser torna sullo schermo dopo i fasti di Viaggio al centro della Terra.