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10 marzo 2010

Alice vs Avatar

Il 3D, nuova frontiera cinematografica, unico espediente della modernità per richiamare frotte di spettatori o inutile invenzione a seconda di chi ne parla, ha affrontato la prova Tim Burton. Le code davanti ai cinema sono decisamente inferiori di quelle di Avatar, che è ancora nelle sale. Forse perché la pubblicità e il rumour che ha preceduto l'impresa faraonica di James Cameron (Alice si stima sia costata circa un terzo) ha creato un'aspettativa strepitosa, o forse perché l'accoppiata Carroll-Burton è sembrata (ed è senz'altro) più intellettuale del giocattolone Avatar.

Eppure anche a me, dal punto di vista dell'esperienza squisitamente sensoriale, Avatar ha incantato di più. Forse è solo una questione tecnica o il tipo di racconto cinematografico. Anche se in realtà le scene più affascinanti di Avatar, come detto in un precedente post, sono stati gli interni. Di sicuro si può dire che le immagini sintetiche, di computer grafica, risaltano meglio nella tecnica 3D delle immagini registrate dal vivo.

Mi rimane il dubbio che sia io: forse Tim Burton non l'ho mai digerito, forse sono sempre stato troppo adulto per apprezzare i suoi film, come sono troppo cresciuto per apprezzare Alice in Wonderland.

03 marzo 2010

Ultime notizie dal mondo del cinema


Ecco le ultimissime news dalla redazione di Sky Cinema.


Il Profeta trionfa ai Cesar

Grande vittoria ai Cesar, gli Oscar del cinema francese, per Il Profeta di Jacques Audiard. Nove Cesar: miglior film, migliore regia, e poi fotografia, montaggio, scenografia, sceneggiatura. Un Cesar per il coprotagonista Niels Arestrup, nei panni del padrino corso, e ben due per il protagonista Tahar Rahim: miglior attore e miglior speranza maschile. La serata sarà ricordata, oltre che per il trionfo di Il profeta, per l’abito di Laetitia Casta. Castissimo!


Parodie

Tutti I grandi successi hanno la loro parodia. La banda livornese del Nido del cuculo guidata da Paolo Ruffini ha sfornato un’esilarante parodia di Avatar. Al posto dei Na’vi un’altra razza dal colore inconfondibile. Nessuna anticipazione. Guardate il trailer.






Nonno Indiana

Harrison Ford sarebbe felice di interpretare Indiana Jones per la quinta volta, ma a patto che non debba aspettare altri due decenni. Arrivato a Berlino lunedì per promuovere il suo nuovo film, Extraordinary Measures, Ford ha scherzato sulla sua età (67 anni) ed ha parlato del futuro. Alla domanda se ci sarà un nuovo Indiana Jones ha risposto così: "Se non ci vogliono 18 anni per arrivarci", ha risposto Ford riferendosi all'intervello di tempo trascorso tra il terzo e il quarto film. "Mi piacerebbe molto farne un altro. Forse anche due", ha aggiunto.


Kevin Costner impara l’italiano

A quindici anni dal Waterworld, Kevin Costner farà nuovamente coppia con Kevin Reynolds in un film intitolato Learning Italian. Dai rumors pare che sia una commedia di spionaggio, dove Costner è un agente della CIA incaricato di sorvegliare un collega del KGB in Italia; quando le rispettive agenzie vogliono richiamarle in patria, le due spie si inventeranno svariate motivazioni per rimanere a vivere dove sono.


Folli per Alice

In attesa di vedere Alice in Wonderland, la Alice-mania impazza. Ecco un esempio di cosa può tatuarsi una fanatica: tutti i personaggi della favola di Lewis Carroll nella versione resa celebre dal lungometraggio firmato Disney.


Speedy Gonzalez corre al cinema

Il topo più veloce del mondo Speedy Gonzales arriverà al cinema con l'usuale ibrido live-action/computer grafica, per conto della New Line e della Warner Bros. Speedy sarà doppiato in originale dal caratterista George Lopez, presente anche nel cast di Valentine's Day.



158 chili per Gabby

Show della star di Precious, l'attrice esordiente Gabourey Sidibe, in occasione della cerimonia dei premi National Association for the Advancement of Colored People, ddicati al cinema afroamericano (dove il film trionfato). Chris Rock ha cercato di sollevarla, inutilmente. Mentre il regista Lee Daniels ha commesso una gaffe, dicendo: "Tutti a Hollywood erano convinti che nessuno avrebbe voluto vedere un film su una ragazza di 158 chili malata di Aids."
Poi rendendosi conto della gaffe ha aggiunto rivolgendosi a Gabby: "Non che tu pesi 158 chili, era il peso del personaggio del libro'.' L’attrice l’ha presa con spirito, facendoci quattro risate. Vedremo se all’Oscar qualcuno farà scivoloni simili.

Al cinema nel weekend

USCITE NEGLI USA

Alice in Wonderland di Tim Burton


Nelle intenzioni del regista, è una sorta di sequel del classico di Lewis Carroll: tredici anni anni dopo la sua prima visita nel Paese delle Meraviglie, Alice fugge dalla sua festa di fidanzamento per seguire un coniglio bianco e torna così nel luogo fatato visitato nel passato. Ma Alice – ormai diciannovenne - non si ricorda di quella visita (crede che sia solo un sogno), mentre le creature del luogo – in rivolta contro la perfida Regina Rossa – si aspettano da lei un aiuto. Quasi 60 anni dopo il cartoon Disney, un Burton meno sfrenato del solito realizza un film con l’ausilio del digitale, miscelando live action, performance-capture ed animazione. I primi recensori non hanno apprezzato l'uso estremo del digitale né il 3D, ritenuto non così necessario. Il film è godibile anche in 2D. E' tra le opere meno personali del regista dark. Esce in tutto il mondo il 3 marzo. Italia compresa.

Qui il trailer del film


Brooklyn’s Finest di Antoine Fuqua

Presentato alla scorsa Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è un poliziesco diretto da Antoine Fuqua (Training Day). Una notte tre poliziotti del Distretto più pericoloso di Brooklyn, (sono Richard Gere, Don Cheadle ed Ethan Hawke) si incontrano per la prima volta nel momento sbagliato e nel luogo sbagliato, durante un blitz antidroga. Uno è alcolizzato e depresso, un altro è preoccupato per la moglie incinta e malata, l'altro sta divorziando. Nel cast anche Wesley Snipes.


USCITE IN ITALIA

Revanche – Ti ucciderò di
Götz Spielmann

Vienna. Tamara, una prostituta ucraina, ed Alex, il fattorino del suo protettore, sono costretti a vivere clandestinamente la loro relazione. Per scappare dalla squallida vita dei quartieri a luci rosse, Alex e Tamara mettono in atto un piano per rapinare una banca. Lei muore, lui sopravvive solo per cercare vendetta. Un poliziesco classico diretto dall'austriaco Gotz Spielmann che ha costretto i suoi attori a frequentare i luoghi descritti nel film: la protagonista Irina Potapenko ha trascorso notti in un bordello, Andreas Lust è stato una settimana in un commissariato di polizia, Kohannes Krisch ha trascorso notti a guidare per la città con un autista di case di tolleranza. L'anno scorso l'Austria lo candidò per la selezione film straniero all'Oscar.

Qui il trailer del film


Shutter Island di Martin Scorsese

Lo psycho-thriller di Scorsese doveva uscire a ottobre 2009 ed è stato rinviato di 4 mesi ed ha perso l’opportunità di concorrere agli Oscar. Isola di Shutter a metà degli anni ’50: nella prigione-manicomio una paziente – condannata per l’omicidio dei tre figli - scompare nel nulla. Ad indagare, viene inviato l’agente federale Teddy Daniels. L’isola, con i suoi misteri, porterà l’agente Daniels sulle soglie della pazzia, tanto da non riuscire più distinguere la realtà dall’immaginazione… Oltre a DiCaprio, nel cast ci sono Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Patricia Clarkson, Max von Sydow. Le scenografie dei nostri Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Tratto dall’omonimo best-sellers di Dennis Lehane - autore tra l’altro del fortunato Mystic River, la cui trasposizione cinematografica valse un Oscar a Clint Eastwood - il film gioca con moltissime citazioni della storia del cinema: oltre a Hitchcock, Il gabinetto del Dr. Caligari, Vertigine, Le catene della Colpa di Jacques Tourneur e Il processo di Welles. La critica si è mostrata fredda: incredibile maestria registica per un film che sa tanto di dejà vu, ma che tra colpi di scena e suspence, divertirà i fan del genere thriller. Due ore e 18 minuti di terrore. Dice Roger Ebert, il grande critico americano, che l’effetto principale del film è sui sensi e la percezione.

Qui il trailer del film


Crazy Heart di
Scott Cooper

Basato sul romanzo d'esordio di Thomas Cobb, il film racconta un cantante country alcolizzato e caduto in disgrazia che grazie alla relazione con una giovane reporter tenta di ritrovare se stesso. Già visto e sentito: basti ricordare, senza scomodare la storia del cinema, The Wrestler e la vicenda ha molti punti di contatto anche con un Tenero ringraziamento con Robert Duvall (che infatti è tra i volti noti di Crazy Heart). La vera differenza è la performance strappa-applausi di Jeff Bridges che, dicono all'unanimità i pronostici, con Crazy Heart conquisterà il suo primo Oscar, dopo svariate nomination (la prima è del 1971 per L'ultimo spettacolo di Bogdanovich). Due Golden Globes per Bridges e canzone originale (e Jeff canta davvero!)

Qui il trailer del film


Diamond 13 di Gilles Behat

Gerard Depardieu, poliziotto solitario col vizio dell’alcol, decide di farsi coinvolgere in una operazione criminale per cambiare vita. Olivier Marchal (che é, lo ricordiamo, il regista di 36 Quai des Orfevres e L'ultima missione), produce, interpreta ma non dirige questo classico polar. Alla regia c’è invece Gilles Béhat ( he ha diretto una serie tv poliziesca). Nel cast anche Asia Argento. Si stenta a trovare una recensione positiva: troppi cliché e deja vu.

Qui il trailer del film


L’amante inglese di Catherine Corsini

Kristin Scott Thomas è una Madame De Bovary dei giorni nostri: inglese, ricca e borghese, vive in una bella villa in Francia, è annoiata dal matrimonio, ha i figli ormai grandi. Scopre una passione sfrenata per un rude operaio che le sta sistemando casa. Con il marito medico sarà guerra: lui la considera sua proprietà, le toglierà il patrimonio e non le permetterà neanche di trovare un lavoro. Titolo originale: Partir. Quello italiano non c’entra nulla con il romanzo L’amante inglese di Marguerite Duras. Con Kristin Scott Thomas, Sergi López, Bernard Blancan.

Qui il trailer del film

13 febbraio 2010

"Tideland" di Terry Gilliam

L'avevo cancellato dalla lista dopo aver sentito da più parti l'appellativo "favola dark" e l'idea che somigliasse troppo a IL LABIRINTO DEL FAUNO, che non mi è piaciuto per niente. E invece l'ho trovato un buon film! Divertente nonostante la tragicità dei temi, con un sacco di trovate visive in cui Gilliam supera se stesso. A tratti altamente grottesco (si risente il sapore dei Monty Python), in qualche punto un po' debole e soprattutto con un finale che non è né aperto né chiuso e che lascia un po' insoddisfatti.

Il punto di maggior forza è la bambina protagonista: di una bravura fenomenale! Davvero si fa fatica a comprendere come un regista possa tirar fuori una impresa attoriale simile da una ragazzina, Jodelle Ferland, che al momento delle riprese aveva appena 11 anni. Negli occhi della protagonista tutto diventa avventuroso, grazie alla sua fantasia e forza d'animo tutto ha un risvolto positivo. C'è droga e c'è una leggera forma di pedofilia, c'è molta follia (specie quella del regista!) ma le cose non precipitano mai nel dramma vero (o forse sì) perché tutto è sospeso in un incanto favolistico.

Ci sono molte citazioni, alcune dichiarate, da ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, ce ne sono altre da PSYCHO, ma anche da IL MAGO DI OZ, STEVE ZISSOU, IL GRANDE LEBOWSKI e davvero molto altro, ma non per gioco: sembra proprio l'inconscio del regista a essere intriso di mille immagini e dimensioni.

Non un capolavoro, ma un film che vale la pena di vedere.

Votazioni
in decimi: 7
in stelline: ***
in km per raggiungere il cinema: 40/50
(lo so che i km possono sembrare molti, d'altra parte è una categoria di voto sperimentale, e poi soggettiva - io sono abituato a fare sempre una media di 15 km per ogni film che vedo al cinema - però volevo cogliere il suggerimento di votare il film in distanza, in fatica spendibile per riuscire a vedere un film)