03 marzo 2010

Al cinema nel weekend

USCITE NEGLI USA

Alice in Wonderland di Tim Burton


Nelle intenzioni del regista, è una sorta di sequel del classico di Lewis Carroll: tredici anni anni dopo la sua prima visita nel Paese delle Meraviglie, Alice fugge dalla sua festa di fidanzamento per seguire un coniglio bianco e torna così nel luogo fatato visitato nel passato. Ma Alice – ormai diciannovenne - non si ricorda di quella visita (crede che sia solo un sogno), mentre le creature del luogo – in rivolta contro la perfida Regina Rossa – si aspettano da lei un aiuto. Quasi 60 anni dopo il cartoon Disney, un Burton meno sfrenato del solito realizza un film con l’ausilio del digitale, miscelando live action, performance-capture ed animazione. I primi recensori non hanno apprezzato l'uso estremo del digitale né il 3D, ritenuto non così necessario. Il film è godibile anche in 2D. E' tra le opere meno personali del regista dark. Esce in tutto il mondo il 3 marzo. Italia compresa.

Qui il trailer del film


Brooklyn’s Finest di Antoine Fuqua

Presentato alla scorsa Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è un poliziesco diretto da Antoine Fuqua (Training Day). Una notte tre poliziotti del Distretto più pericoloso di Brooklyn, (sono Richard Gere, Don Cheadle ed Ethan Hawke) si incontrano per la prima volta nel momento sbagliato e nel luogo sbagliato, durante un blitz antidroga. Uno è alcolizzato e depresso, un altro è preoccupato per la moglie incinta e malata, l'altro sta divorziando. Nel cast anche Wesley Snipes.


USCITE IN ITALIA

Revanche – Ti ucciderò di
Götz Spielmann

Vienna. Tamara, una prostituta ucraina, ed Alex, il fattorino del suo protettore, sono costretti a vivere clandestinamente la loro relazione. Per scappare dalla squallida vita dei quartieri a luci rosse, Alex e Tamara mettono in atto un piano per rapinare una banca. Lei muore, lui sopravvive solo per cercare vendetta. Un poliziesco classico diretto dall'austriaco Gotz Spielmann che ha costretto i suoi attori a frequentare i luoghi descritti nel film: la protagonista Irina Potapenko ha trascorso notti in un bordello, Andreas Lust è stato una settimana in un commissariato di polizia, Kohannes Krisch ha trascorso notti a guidare per la città con un autista di case di tolleranza. L'anno scorso l'Austria lo candidò per la selezione film straniero all'Oscar.

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Shutter Island di Martin Scorsese

Lo psycho-thriller di Scorsese doveva uscire a ottobre 2009 ed è stato rinviato di 4 mesi ed ha perso l’opportunità di concorrere agli Oscar. Isola di Shutter a metà degli anni ’50: nella prigione-manicomio una paziente – condannata per l’omicidio dei tre figli - scompare nel nulla. Ad indagare, viene inviato l’agente federale Teddy Daniels. L’isola, con i suoi misteri, porterà l’agente Daniels sulle soglie della pazzia, tanto da non riuscire più distinguere la realtà dall’immaginazione… Oltre a DiCaprio, nel cast ci sono Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Patricia Clarkson, Max von Sydow. Le scenografie dei nostri Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Tratto dall’omonimo best-sellers di Dennis Lehane - autore tra l’altro del fortunato Mystic River, la cui trasposizione cinematografica valse un Oscar a Clint Eastwood - il film gioca con moltissime citazioni della storia del cinema: oltre a Hitchcock, Il gabinetto del Dr. Caligari, Vertigine, Le catene della Colpa di Jacques Tourneur e Il processo di Welles. La critica si è mostrata fredda: incredibile maestria registica per un film che sa tanto di dejà vu, ma che tra colpi di scena e suspence, divertirà i fan del genere thriller. Due ore e 18 minuti di terrore. Dice Roger Ebert, il grande critico americano, che l’effetto principale del film è sui sensi e la percezione.

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Crazy Heart di
Scott Cooper

Basato sul romanzo d'esordio di Thomas Cobb, il film racconta un cantante country alcolizzato e caduto in disgrazia che grazie alla relazione con una giovane reporter tenta di ritrovare se stesso. Già visto e sentito: basti ricordare, senza scomodare la storia del cinema, The Wrestler e la vicenda ha molti punti di contatto anche con un Tenero ringraziamento con Robert Duvall (che infatti è tra i volti noti di Crazy Heart). La vera differenza è la performance strappa-applausi di Jeff Bridges che, dicono all'unanimità i pronostici, con Crazy Heart conquisterà il suo primo Oscar, dopo svariate nomination (la prima è del 1971 per L'ultimo spettacolo di Bogdanovich). Due Golden Globes per Bridges e canzone originale (e Jeff canta davvero!)

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Diamond 13 di Gilles Behat

Gerard Depardieu, poliziotto solitario col vizio dell’alcol, decide di farsi coinvolgere in una operazione criminale per cambiare vita. Olivier Marchal (che é, lo ricordiamo, il regista di 36 Quai des Orfevres e L'ultima missione), produce, interpreta ma non dirige questo classico polar. Alla regia c’è invece Gilles Béhat ( he ha diretto una serie tv poliziesca). Nel cast anche Asia Argento. Si stenta a trovare una recensione positiva: troppi cliché e deja vu.

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L’amante inglese di Catherine Corsini

Kristin Scott Thomas è una Madame De Bovary dei giorni nostri: inglese, ricca e borghese, vive in una bella villa in Francia, è annoiata dal matrimonio, ha i figli ormai grandi. Scopre una passione sfrenata per un rude operaio che le sta sistemando casa. Con il marito medico sarà guerra: lui la considera sua proprietà, le toglierà il patrimonio e non le permetterà neanche di trovare un lavoro. Titolo originale: Partir. Quello italiano non c’entra nulla con il romanzo L’amante inglese di Marguerite Duras. Con Kristin Scott Thomas, Sergi López, Bernard Blancan.

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