Per la rubrica Vimerdì, questa settimana vi presento una sorta di videoclip musicale montato con immagini disparate e ritmo frenetico dove le immagini cambiano ad ogni singolo colpo di precussione e ad ogni singola vibrazione strumentale. Il vidoe si chiama "Etnia" e l'autore è Mawashi Geri.
analisi, recensioni, visioni, illuminazioni, cinema, film, video, corti, ecologia, politica...
29 luglio 2011
28 luglio 2011
Adesso basta!
Mercoledì 27 luglio, alle ore 19 circa è stato organizzato in Piazza Affari a Milano un Flash Mob, per manifestare alla politica e alla finanza che i cittadini sono stanchi di subire senza dire nulla.
Le elezioni amministrative e i referendum hanno dato buoni segnali di partecipazione e desiderio di cambiamento, ma i problemi continuano ad esserci e la protesta non è ancora andata in vacanza.
Questo è uno stralcio del comuncato dei cittadini:
Coloro che stanno al Governo e in Parlamento sono dipendenti pubblici. I loro datori di lavoro siamo noi. Dal punto di vista linguistico sarebbe interessante incominciare a smettere di chiamarli "onorevoli" o "leader", ma semplici "rappresentanti". Di fatto nulla dipende dalla classe dirigente che abbiamo. Questo è solo quello che hanno cercato di farci credere, e per certi aspetti, ci sono anche riusciti. Ora è il momento di dire: "ADESSO BASTA!" La finanziaria appena entrata in vigore è stata fatta per soffocare ulteriormente il popolo e privilegiare chi non ne avrebbe bisogno.
Durante il flash mob sono state imbucate idee e proposte concrete in una scatola. E i manifestanti indossavano pantaloni con le fodere delle tasche rivoltate. Qualcuno ha portato del filo per stendere i panni e mollette per il bucato e fogli su cui ha scritto il proprio PENSIERO PULITO: un suggerimento per una nuova tassa più equa o una protesta da inviare alla casta.
Le elezioni amministrative e i referendum hanno dato buoni segnali di partecipazione e desiderio di cambiamento, ma i problemi continuano ad esserci e la protesta non è ancora andata in vacanza.
Questo è uno stralcio del comuncato dei cittadini:
Coloro che stanno al Governo e in Parlamento sono dipendenti pubblici. I loro datori di lavoro siamo noi. Dal punto di vista linguistico sarebbe interessante incominciare a smettere di chiamarli "onorevoli" o "leader", ma semplici "rappresentanti". Di fatto nulla dipende dalla classe dirigente che abbiamo. Questo è solo quello che hanno cercato di farci credere, e per certi aspetti, ci sono anche riusciti. Ora è il momento di dire: "ADESSO BASTA!" La finanziaria appena entrata in vigore è stata fatta per soffocare ulteriormente il popolo e privilegiare chi non ne avrebbe bisogno.
Durante il flash mob sono state imbucate idee e proposte concrete in una scatola. E i manifestanti indossavano pantaloni con le fodere delle tasche rivoltate. Qualcuno ha portato del filo per stendere i panni e mollette per il bucato e fogli su cui ha scritto il proprio PENSIERO PULITO: un suggerimento per una nuova tassa più equa o una protesta da inviare alla casta.
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27 luglio 2011
Torna Franco Nero
Tempo di western per Tarantino, visto che oltre al suo Django, ora ci si mette anche l’icona del genere Franco Nero, che vorrebbe il regista americano in un cammeo del suo prossimo film, L’angelo, il bruto e il saggio, un vero e proprio omaggio a Sergio Leone.
Tarantino ha ovviamente accettato e con lui approderanno sul set anche Robert Rodriguez e Eli Roth. Ancora sconosciuta la data d’uscita del film.
Dalla redazione di Sky Cinema.
Tarantino ha ovviamente accettato e con lui approderanno sul set anche Robert Rodriguez e Eli Roth. Ancora sconosciuta la data d’uscita del film.
Dalla redazione di Sky Cinema.
26 luglio 2011
Vittoria a Venezia
Sarà l'attrice Vittoria Puccini la madrina delle serate di apertura e chiusura della 68esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (dal 31 agosto al 10 settembre 2011).
Giovedì si conoscerà il programma ufficiale: le indiscrezioni dicono che saranno Terraferma di Emanuele Crialese e Quando la notte i film italiani in concorso. Le altre pellicole in gara, oltre al già annunciato The Ides of March di Clooney (in apertura),dovrebbero essere Carnage di Polanski, Faust di Sokurov, Contagion di Soderbergh, A Dangerous Method di Cronenberg e Poulet aux prunes di Marjane Satrapi.
Kate Winslet dovrebbe essere presente con ben 3 film: oltre alle pellicole di Polanski e Soderbergh, sarà protagonista del serial diretto da Todd Haynes Mildred Pierce.
Dalla redazione di Sky Cinema.
Giovedì si conoscerà il programma ufficiale: le indiscrezioni dicono che saranno Terraferma di Emanuele Crialese e Quando la notte i film italiani in concorso. Le altre pellicole in gara, oltre al già annunciato The Ides of March di Clooney (in apertura),dovrebbero essere Carnage di Polanski, Faust di Sokurov, Contagion di Soderbergh, A Dangerous Method di Cronenberg e Poulet aux prunes di Marjane Satrapi.
Kate Winslet dovrebbe essere presente con ben 3 film: oltre alle pellicole di Polanski e Soderbergh, sarà protagonista del serial diretto da Todd Haynes Mildred Pierce.
Dalla redazione di Sky Cinema.
25 luglio 2011
Che mutande porti?
Si sa, troppo spesso sembra che al mondo della comunicazione (e non solo a quello), le donne interessino solo in quanto consumatrici se non peggio in quanto oggetto desiderabile. E allora ecco la loro divertente risposta.
22 luglio 2011
S8-3D
Per la puntata di Vimerdì di questa settimana vi propongo qualcosa di divertente, pionieristico e vintage insieme. Un video che illustra he filmare in 3D con il Super8 è possibile: "Relief stéréo Super 8" di Dominik Lange.
21 luglio 2011
Puzzle films: per la definizione di un corpus
Ho voglia di iniziare a pubblicare l'incipit del saggio che dovrebbe uscire in autunno in un volume dedicato ai "puzzle film". Eccolo.
Il rinnovato interesse dei critici e dei teorici per lo spettatore cinematografico, si accompagna a un’interessante tendenza di produrre film in cui il ruolo giocato dallo spettatore nel dipanare la vicendasi è fatto più ampio, la sua libertà di manovra si è accresciuta e i suoi stessi processi cognitivi sono diventati in alcuni casi fulcro e motore drammatico della narrazione. Tale tendenza sembra intensificarsi a cavallodella simbolica data del cambio di millennio, periodo in cui abbiamo constatato un’alta concentrazione dipellicole che adottano tecniche narrative e visive tipiche del cinema sperimentale con lo scopo, operlomeno l’effetto, di porre al centro del film, l’esperienza estetica e cognitiva dello spettatore e che,contrariamente a quanto si potesse aspettare, hanno avuto un discreto, e in alcuni casi notevole, successodi pubblico e hanno attratto l’attenzione di critici e spettatori comuni. Avendo voluto indicare un momento di origine di questa tendenza, abbiamo pensato che esso potesseessere rappresentato dall’uscita nelle sale di Pulp Fiction, non tanto per i caratteri di novità della pellicola, evidenti ancorché non assoluti in una prospettiva storica più ampia, quanto per il grosso impattonell’immaginario del pubblico e della critica cinematografica che il film ha avuto. Così come per altri versi il chiaro esempio di Il sesto senso e come la maggior parte dei film del corpus, nonsi tratta di un film propriamente sperimentale: la grande importanza di entrambe le pellicole risiedepiuttosto nell’aver creato un punto di riferimento per molti spettatori, una chiave per riuscire a capirefilm successivi che almeno a grandi linee a questi sembrano rifarsi. Nei commenti degli spettatori essicostituiscono spesso utili punti di riferimento, oggetti frequenti di paragoni e modelli per la comprensionedi altri film, fatto che dal nostro punto di vista li rende di notevole interesse anche per quanto concernela storia del cinema tout-court. I quattro criteri di base per l’individuazione del corpus sono quindi lapresenza di una narrazione non lineare1, il costituire una sfida per lo spettatore e il fornire indicazioni sulleattività cognitive durante la visione, l’appetibilità per il grande pubblico e l’essere stato distribuito tra il1994 e il 2006, periodo particolarmente florido per questo tipo di cinema.I film da noi individuati appartengono ai generi più diversi e vanno dalla commedia al film drammatico, dall’horror alla fantascienza e al noir, anche se evidentemente il thriller sembra quello più indicato asorprendere lo spettatore basato com’è sui colpi di scena e sul mantenimento della tensione e del contattocon lo spettatore. I film sono principalmente statunitensi, anche perché quella statunitense è una delleindustrie più floride del panorama mondiale e soprattutto quella maggiormente capace di penetrare lacultura occidentale. Tuttavia, il discorso di un cinema che senza essere elitario è in grado di mettere in crisile abituali strategie di attribuzione del significato dello spettatore e di renderlo consapevole del proprioguardare è estendibile a livello planetario: gli esempi tratti dalla cinematografia europea nel suo complessosono pari a quelli nordamericani e due esempi provengono dalla cinematografia asiatica, che in generalea tutt’oggi non vanta una grande diffusione nelle nostre sale. Inoltre, anche nel caso di produzionistatunitensi, i registi sono spesso non originari degli Stati Uniti, come il messicano Iñárritu, l’inglese Nolan,lo spagnolo di padre cileno Amenábar e l’indiano Shyamalan, alcuni dei quali hanno raggiunto notorietàcon film di questo tipo nel loro paese d’origine e sono stati successivamente ingaggiati dall’industriahollywoodiana.La caratteristica che ci preme sottolineare di questo tipo di cinema è la maggiore libertà che sembra venireaccordata allo spettatore, quella di conservare aree instabili che consentano il sorgere dei dubbi. Tali film“obbligando lo spettatore a ‘guardare in faccia’ l’ambiguità del vedere. Di ogni vedere: a cominciare daquello del proprio sguardo”2. Uno strumento essenziale attraverso il quale tale effetto viene raggiunto èl’utilizzo dei processi di comprensione come risorse drammatiche. In questo modo il film mette alla proval’attività mentale dello spettatore che deve tornare con la memoria a momenti precedenti del film, rivederele ipotesi che aveva formulato, le inferenze che aveva tratto e le motivazioni che aveva adottato pergiustificare i dati mancanti. In questi film “lo spettatore è spinto a prendere in esame un aspetto che ingenere il film di finzione si limita a stimolare senza renderlo evidente, e cioè l’attività mentale compiutamentre si assiste alla proiezione”, le operazioni che gli hanno permesso la costruzione della fabula el’attribuzione del significato del film. È proprio il “gioco del rovescio” messo in pratica dal film il motivoche ne decreta il successo e l’interesse presso il pubblico3. Film che offrono maggiore resistenza ai tentatividi superare le indeterminatezze e di costruire un significato garantiscono, allo spettatore che abbia lavolontà e la pazienza di accettare la sfida, l’esperienza di visione più appagante.
Il rinnovato interesse dei critici e dei teorici per lo spettatore cinematografico, si accompagna a un’interessante tendenza di produrre film in cui il ruolo giocato dallo spettatore nel dipanare la vicendasi è fatto più ampio, la sua libertà di manovra si è accresciuta e i suoi stessi processi cognitivi sono diventati in alcuni casi fulcro e motore drammatico della narrazione. Tale tendenza sembra intensificarsi a cavallodella simbolica data del cambio di millennio, periodo in cui abbiamo constatato un’alta concentrazione dipellicole che adottano tecniche narrative e visive tipiche del cinema sperimentale con lo scopo, operlomeno l’effetto, di porre al centro del film, l’esperienza estetica e cognitiva dello spettatore e che,contrariamente a quanto si potesse aspettare, hanno avuto un discreto, e in alcuni casi notevole, successodi pubblico e hanno attratto l’attenzione di critici e spettatori comuni. Avendo voluto indicare un momento di origine di questa tendenza, abbiamo pensato che esso potesseessere rappresentato dall’uscita nelle sale di Pulp Fiction, non tanto per i caratteri di novità della pellicola, evidenti ancorché non assoluti in una prospettiva storica più ampia, quanto per il grosso impattonell’immaginario del pubblico e della critica cinematografica che il film ha avuto. Così come per altri versi il chiaro esempio di Il sesto senso e come la maggior parte dei film del corpus, nonsi tratta di un film propriamente sperimentale: la grande importanza di entrambe le pellicole risiedepiuttosto nell’aver creato un punto di riferimento per molti spettatori, una chiave per riuscire a capirefilm successivi che almeno a grandi linee a questi sembrano rifarsi. Nei commenti degli spettatori essicostituiscono spesso utili punti di riferimento, oggetti frequenti di paragoni e modelli per la comprensionedi altri film, fatto che dal nostro punto di vista li rende di notevole interesse anche per quanto concernela storia del cinema tout-court. I quattro criteri di base per l’individuazione del corpus sono quindi lapresenza di una narrazione non lineare1, il costituire una sfida per lo spettatore e il fornire indicazioni sulleattività cognitive durante la visione, l’appetibilità per il grande pubblico e l’essere stato distribuito tra il1994 e il 2006, periodo particolarmente florido per questo tipo di cinema.I film da noi individuati appartengono ai generi più diversi e vanno dalla commedia al film drammatico, dall’horror alla fantascienza e al noir, anche se evidentemente il thriller sembra quello più indicato asorprendere lo spettatore basato com’è sui colpi di scena e sul mantenimento della tensione e del contattocon lo spettatore. I film sono principalmente statunitensi, anche perché quella statunitense è una delleindustrie più floride del panorama mondiale e soprattutto quella maggiormente capace di penetrare lacultura occidentale. Tuttavia, il discorso di un cinema che senza essere elitario è in grado di mettere in crisile abituali strategie di attribuzione del significato dello spettatore e di renderlo consapevole del proprioguardare è estendibile a livello planetario: gli esempi tratti dalla cinematografia europea nel suo complessosono pari a quelli nordamericani e due esempi provengono dalla cinematografia asiatica, che in generalea tutt’oggi non vanta una grande diffusione nelle nostre sale. Inoltre, anche nel caso di produzionistatunitensi, i registi sono spesso non originari degli Stati Uniti, come il messicano Iñárritu, l’inglese Nolan,lo spagnolo di padre cileno Amenábar e l’indiano Shyamalan, alcuni dei quali hanno raggiunto notorietàcon film di questo tipo nel loro paese d’origine e sono stati successivamente ingaggiati dall’industriahollywoodiana.La caratteristica che ci preme sottolineare di questo tipo di cinema è la maggiore libertà che sembra venireaccordata allo spettatore, quella di conservare aree instabili che consentano il sorgere dei dubbi. Tali film“obbligando lo spettatore a ‘guardare in faccia’ l’ambiguità del vedere. Di ogni vedere: a cominciare daquello del proprio sguardo”2. Uno strumento essenziale attraverso il quale tale effetto viene raggiunto èl’utilizzo dei processi di comprensione come risorse drammatiche. In questo modo il film mette alla proval’attività mentale dello spettatore che deve tornare con la memoria a momenti precedenti del film, rivederele ipotesi che aveva formulato, le inferenze che aveva tratto e le motivazioni che aveva adottato pergiustificare i dati mancanti. In questi film “lo spettatore è spinto a prendere in esame un aspetto che ingenere il film di finzione si limita a stimolare senza renderlo evidente, e cioè l’attività mentale compiutamentre si assiste alla proiezione”, le operazioni che gli hanno permesso la costruzione della fabula el’attribuzione del significato del film. È proprio il “gioco del rovescio” messo in pratica dal film il motivoche ne decreta il successo e l’interesse presso il pubblico3. Film che offrono maggiore resistenza ai tentatividi superare le indeterminatezze e di costruire un significato garantiscono, allo spettatore che abbia lavolontà e la pazienza di accettare la sfida, l’esperienza di visione più appagante.
18 luglio 2011
La spirale finanziaria
La spirale finanziaria che sta stritolando la Grecia e ha fatto assaggiare la sua morsa anche all'Italia, è voluta dai grandi poteri economici internazionali.
Il governo Berlusconi non sta facendo nulla per arginarla e approfitta della situazione per inasprire il divario tra ricchi e poveri in questo Stato. Il governo è debole, cadrà, ma il successivo, sostenuto dalla sinistra, continuerà l'opera di spoliazione del nostro Paese.
Il governo Berlusconi non sta facendo nulla per arginarla e approfitta della situazione per inasprire il divario tra ricchi e poveri in questo Stato. Il governo è debole, cadrà, ma il successivo, sostenuto dalla sinistra, continuerà l'opera di spoliazione del nostro Paese.
15 luglio 2011
Vimerdì - Father
Questo venerdì, per la rubrica Vimerdì vi propongo un video particolare, che ho trovato bello e toccante. Si trratta di un'intervista intima di una ragazza, Blanca Tamarit, al padre e della ripresa di una brevissima recita dell'uomo. Il tutto è ocndito da imbarazzo e spontaneità realizzativa.
14 luglio 2011
Cinema e social network
Cinema e social network uniti in un interessante progetto transmediale che vedrà coinvolta la bella e brava Emmy Rossum, protagonista della serie tv Shameless.
Inside, questo è il nome del progetto, sarà un film a micro episodi, trasmessi sul web, al termine dei quali gli utenti interagiscono con la protagonista, muovendo la narrazione in maniera interattiva.
Il progetto è nato dalla mente del regista D.J. Caruso e del direttore della fotografia di Avatar Mauro Fiore. La storia è quella di una donna che si ritrova intrappolata in una stanza dove c’è solo un pc connesso alla rete. Per capire dove si trova e come uscire userà ovviamente i suoi account Facebook e Twitter e tutto ciò che permette di comunicare tramite internet. Una linea narrativa che si sposa perfettamente con gli intenti cross mediali. Ancora incerta la data di inizio del progetto.
Dalla redazione di Sky Cinema.
Inside, questo è il nome del progetto, sarà un film a micro episodi, trasmessi sul web, al termine dei quali gli utenti interagiscono con la protagonista, muovendo la narrazione in maniera interattiva.
Il progetto è nato dalla mente del regista D.J. Caruso e del direttore della fotografia di Avatar Mauro Fiore. La storia è quella di una donna che si ritrova intrappolata in una stanza dove c’è solo un pc connesso alla rete. Per capire dove si trova e come uscire userà ovviamente i suoi account Facebook e Twitter e tutto ciò che permette di comunicare tramite internet. Una linea narrativa che si sposa perfettamente con gli intenti cross mediali. Ancora incerta la data di inizio del progetto.
Dalla redazione di Sky Cinema.
13 luglio 2011
Extra - Mangia prega ama
Eccovi l'Extra di Mangia prega ama, film romantico con Julia Roberts.
Una scrittrice in crisi, insoddisfatta del proprio matrimonio e della propria vita, divorzia dal marito e lascia New York per compiere un lungo viaggio alla ricerca di se stessa.
Tratto da un libro autobiografico di grande successo, Mangia prega ama è divenuto un film grazie alla volontà della stessa protagonista Julia Roberts.
Si tratta di una commedia romantica imperniata sulla necessità di superare gli errori fatti e sulla ricerca dell’equilibrio interiore.
Nel suo viaggio la protagonista visita tre terre: Italia, India e Indonesia.
Come suggerisce il titolo del film, ai tre approdi corrispondono tre elementi: cibo, spiritualità e sentimento.
E in ognuna di queste nazioni troverà un uomo a farle da guida. Luca Argentero in Italia, in India Richard Jenkins, nominato all’Oscar per L’ospite Inatteso.
Mentre a Bali la nostra viaggiatrice incontra un dolce brasiliano interpretato da Javier Bardem.
JAVIER BARDEM
Non tutti possono permettersi di viaggiare per il mondo, ma anche se non si abbandona tutto, credo sia importantefermarsi, chiudere gli occhi e capire cosa va cambiato dentro di noi.
Ma è senza dubbio lei la protagonista del film, una delle star più affascinanti e apprezzate di Hollywood, premio Oscar nel ruolo di Erin Brokovich: l’eterna “Pretty Woman” Julia Roberts.
L’abbiamo incontrata e le abbiamo rivolto cinque domande:
A proposito dei tre elementi del film: qual è il tuo rapporto personale con il cibo?
JULIA ROBERTS
Non sono una di quelle ragazze svenevoli che mangia solo insalata. Io mangio tutto.
E con la preghiera?
JULIA ROBERTS
Mi interessa, la comprendo e credo che sia un aspetto importante della vita.
E per finire, con l’amore?
JULIA ROBERTS
In amore si può sempre migliorare. Nel senso che si più sempre accrescere la propria benevolenza e l’interesse per gli altri. Io ho un buon cerchio di amicizie e una bella famiglia e cerco di essere cortese e aperta con chi non conosco.
Qual è la cosa più romantica che tu abbia fatto per un uomo?
JULIA ROBERTS
Avere tre bambini in tre anni?
Da dove viene il tuo splendido sorriso?
JULIA ROBERTS
Dai miei genitori. Dai miei felici, grandiosi genitori. Ricevo molti complimenti per i miei denti, ma in realtà non sono così perfetti.
Una scrittrice in crisi, insoddisfatta del proprio matrimonio e della propria vita, divorzia dal marito e lascia New York per compiere un lungo viaggio alla ricerca di se stessa.
Tratto da un libro autobiografico di grande successo, Mangia prega ama è divenuto un film grazie alla volontà della stessa protagonista Julia Roberts.
Si tratta di una commedia romantica imperniata sulla necessità di superare gli errori fatti e sulla ricerca dell’equilibrio interiore.
Nel suo viaggio la protagonista visita tre terre: Italia, India e Indonesia.
Come suggerisce il titolo del film, ai tre approdi corrispondono tre elementi: cibo, spiritualità e sentimento.
E in ognuna di queste nazioni troverà un uomo a farle da guida. Luca Argentero in Italia, in India Richard Jenkins, nominato all’Oscar per L’ospite Inatteso.
Mentre a Bali la nostra viaggiatrice incontra un dolce brasiliano interpretato da Javier Bardem.
JAVIER BARDEM
Non tutti possono permettersi di viaggiare per il mondo, ma anche se non si abbandona tutto, credo sia importantefermarsi, chiudere gli occhi e capire cosa va cambiato dentro di noi.
Ma è senza dubbio lei la protagonista del film, una delle star più affascinanti e apprezzate di Hollywood, premio Oscar nel ruolo di Erin Brokovich: l’eterna “Pretty Woman” Julia Roberts.
L’abbiamo incontrata e le abbiamo rivolto cinque domande:
A proposito dei tre elementi del film: qual è il tuo rapporto personale con il cibo?
JULIA ROBERTS
Non sono una di quelle ragazze svenevoli che mangia solo insalata. Io mangio tutto.
E con la preghiera?
JULIA ROBERTS
Mi interessa, la comprendo e credo che sia un aspetto importante della vita.
E per finire, con l’amore?
JULIA ROBERTS
In amore si può sempre migliorare. Nel senso che si più sempre accrescere la propria benevolenza e l’interesse per gli altri. Io ho un buon cerchio di amicizie e una bella famiglia e cerco di essere cortese e aperta con chi non conosco.
Qual è la cosa più romantica che tu abbia fatto per un uomo?
JULIA ROBERTS
Avere tre bambini in tre anni?
Da dove viene il tuo splendido sorriso?
JULIA ROBERTS
Dai miei genitori. Dai miei felici, grandiosi genitori. Ricevo molti complimenti per i miei denti, ma in realtà non sono così perfetti.
Diablo alla regia
Diablo Cody ha iniziato come blogger e nel giro di qualche mese si è ritrovata con un Oscar in mano. La Cody, infatti, ha firmato lo script di Juno, con cui ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura, e si appresta ad esordire come regista.
Sarà la Mandate Pictures a produrre il film, da lei anche sceneggiato. Il titolo è Lamb of God, e parla di una ragazza che dopo aver perso la fede si trasferisce a Las Vegas per vivere di eccessi.
La Mandate, oltre a produrre Juno, ha anche prodotto Young Adult, altro script della Cody diretto sempre da Jason Reitman.
Dalla redazione di Sky Cinema.
Sarà la Mandate Pictures a produrre il film, da lei anche sceneggiato. Il titolo è Lamb of God, e parla di una ragazza che dopo aver perso la fede si trasferisce a Las Vegas per vivere di eccessi.
La Mandate, oltre a produrre Juno, ha anche prodotto Young Adult, altro script della Cody diretto sempre da Jason Reitman.
Dalla redazione di Sky Cinema.
12 luglio 2011
Per Salvatores c'è Malkovich
Gabriele Salvatores porterà sullo schermo “Educazione Siberiana”, il romanzo autobiografico di Nicolai Lilin sulla sua vita come “Criminale Onesto”.
E tra gli interpreti principali ci sarà niente meno che John Malkovich, che vestirà il ruolo del nonno Kuzjia, cioè il maestro del giovane protagonista Kolyma, interpretato da Arnas Fedaravicius.
Il film sarà prodotto da Cattleya, scritto da Rulli e Petraglia e girato in Lituania.
Dalla redazione di Sky Cinema.
E tra gli interpreti principali ci sarà niente meno che John Malkovich, che vestirà il ruolo del nonno Kuzjia, cioè il maestro del giovane protagonista Kolyma, interpretato da Arnas Fedaravicius.
Il film sarà prodotto da Cattleya, scritto da Rulli e Petraglia e girato in Lituania.
Dalla redazione di Sky Cinema.
11 luglio 2011
Dreamland
E' usito nelle sale questo finesettimana un film talmente brutto che rischia di diventare famosissimo: Dreamland - La terra dei sogni.
Sinossi. Come tanti italiani Giacomo si trova su una nave. Direzione Stati Uniti. Inseguirà il sogno americano insieme al suo Padrino lavorando in un’officina di motociclette. Giacomo si farà chiamare James e assaggia subito con durezza la vita degli esuli italiani. L’America può essere anche più violenta della povera Italia e il ragazzo si ritrova coinvolto nei taglieggi e nelle risse tra gang a Little Italy. James si perde ma incontra Franco, un ex body builder che gli dà la possibilità di redenzione, salire sul ring e combattere per la propria vita.
Assolutamente necessario vedere il trailer per poter giudicare. Tra mitologia sportiva e violenza giovanile, Tra il kitsch e il b-movie. Dreamland, la terra dei sogni si propone addirittura di essere il primo tassello di una trilogia di film. Sebastiano Sandro Ravagnani dirige il protagonista indiscusso della pellicola Ivano de Cristofaro, Diego Calzolari e Franco Columbu, l’ex culturista sardo e unico italiano a vincere per ben due volte il titolo di Mister Olympia. “Incastonato” nel film un filmino amatoriale che riprende lo stesso Columbu con l’amico e compagno di allenamenti Arnold Schwarzenegger. Stride la presenza nel cast di Tony Sperandeo. Un po’ meno quella di Marco Balestri. Polemiche sul finanziamento di 20 mila da parte dell’Apulia Film Commission e 10mila da parte della provincia di Barletta, Andria e Trani per un film che in rete è già diventato un cult.
In questo film-evento almeno una conferma: è semplicemente impossibile prevedere le logiche che guidano la distribuzione cinematografica italiana. Intanto schizzano alle stelle le visualizzazioni del corposo trailer (ben 2’37”).
Dalla redazione di Sky Cinema.
Sinossi. Come tanti italiani Giacomo si trova su una nave. Direzione Stati Uniti. Inseguirà il sogno americano insieme al suo Padrino lavorando in un’officina di motociclette. Giacomo si farà chiamare James e assaggia subito con durezza la vita degli esuli italiani. L’America può essere anche più violenta della povera Italia e il ragazzo si ritrova coinvolto nei taglieggi e nelle risse tra gang a Little Italy. James si perde ma incontra Franco, un ex body builder che gli dà la possibilità di redenzione, salire sul ring e combattere per la propria vita.
Assolutamente necessario vedere il trailer per poter giudicare. Tra mitologia sportiva e violenza giovanile, Tra il kitsch e il b-movie. Dreamland, la terra dei sogni si propone addirittura di essere il primo tassello di una trilogia di film. Sebastiano Sandro Ravagnani dirige il protagonista indiscusso della pellicola Ivano de Cristofaro, Diego Calzolari e Franco Columbu, l’ex culturista sardo e unico italiano a vincere per ben due volte il titolo di Mister Olympia. “Incastonato” nel film un filmino amatoriale che riprende lo stesso Columbu con l’amico e compagno di allenamenti Arnold Schwarzenegger. Stride la presenza nel cast di Tony Sperandeo. Un po’ meno quella di Marco Balestri. Polemiche sul finanziamento di 20 mila da parte dell’Apulia Film Commission e 10mila da parte della provincia di Barletta, Andria e Trani per un film che in rete è già diventato un cult.
In questo film-evento almeno una conferma: è semplicemente impossibile prevedere le logiche che guidano la distribuzione cinematografica italiana. Intanto schizzano alle stelle le visualizzazioni del corposo trailer (ben 2’37”).
Dalla redazione di Sky Cinema.
08 luglio 2011
Spigolature
Continuano le disavventure del'ex grande giornalista Michele Serra. Dopo le cantonate sulla democrazia dal basso, ora sbatte gla testa contro gli spigoli della Tav.
E io ancora non capisco cosa sia successo a una persona così intelligente per difendere gli stupidi interessi delle caste.
07 luglio 2011
Extra - The Lost Future
Eccovi l'Extra che ho realizzato per Sky Cinema riguardo il film d'avventura e science fiction The Lost Future.
Come sarebbe il mondo se la civiltà umana terminasse?
Secondo gli autori di The Lost Future tornerebbe l’età della pietra. Gli umani sarebbero divisi in tribù ben distinte si vestirebbero di pelli e vivrebbero in capanne.
Poi ci sarebbero bestie mutanti e ogni tipo di pericoli e la vita sarebbe molto molto avventurosa.
BAUER
La mia fascinazione verso i mondi postapocalittici alla basa del film deriva dal disagio che provo quando l’uomo gioca con ciò che dovrebbe lasciar stare, come il nucleare o le esplosioni di piattaforme petrolifere che non riesce a controllare.
Sean Bean, il Boromir di Il signore degli anelli, è circondato da un cast di giovani talenti.
Uno dei pochi letterati della tribù e il cacciatore più audace compiono un viaggio alla ricerca della cura contro un virus che mette a repentaglio la sopravvivenza stessa della società.
Con loro anche una donna forte e bella.
WALLIS
Quando ho letto la mia parte mi è subito piaciuta. Non è facile trovare ruoli di ragazze forti che tengono testa agli uomini e siano vere eroine.
CLAFLIN
Dorel sa che Kaleb ha ragione, mentre Savan non lo ascolta nemmeno, è una persona diretta che sa quel che vuole e se lo prende. Savan è Kaleb sono agli antipodi e tra loro ci sono conflitti.
Ma non c’è solo avventura e azione in The Lost Future, perché i tre personaggi danno vita a un intenso triangolo amoroso.
CLAFLIN
Dorel è la Kate Moss della tribù, è la donna che tutti adorano, mentre Savan è l’uomo più attraente, quindi formano una coppia naturale. Il povero Kaleb rimane in disparte a guardarli.
SEVIER
I personaggi sono sempre sotto attacco, perciò noi attori dobbiamo fare in modo che nei pochi attimi in cui c’è interazione siano mostrate le loro emozioni. L’azione e l’eccitazione della storia deve essere sostenuta dal rapporto tra i personaggi.
Il paesaggio sudafricano, la possibilità di recitare scene d’azione in costumi inusuali sono stati un ulteriore incentivo per gli attori che hanno aderito al progetto.
WALLIS
Guardate dietro di me: questa non è computer grafica, questa è la realtà!
TOMLINSON
La mia tribù ha il look dell’età della pietra, con vesti di cuoio e pelli di animale, ma più avanti nel racconto, in un’altra regione, si incontra un’altra tribù vestita di plastica reciclata. Hanno creato abiti molto belli.
E anche dal punto di vista tecnico, il film ha rappresentato una sfida interessante.
SALOMON
L’effetto visito più difficile è stato ricreare New York come potrebbe essere tra cinquecento anni, completamente deteriorata, con terra e grandi alberi per le strade. Avevamo due scelte: girare in città e inserire poi la vegetazione come effetto visivo o girare nei boschi e mettere gli edifici in postproduzione. Abbiamo optato per la seconda via e abbiamo trovato una splendida foresta vicino a Cape Town. La propria immaginazione è l’unico limite con gli effetti visivi.
Come sarebbe il mondo se la civiltà umana terminasse?
Secondo gli autori di The Lost Future tornerebbe l’età della pietra. Gli umani sarebbero divisi in tribù ben distinte si vestirebbero di pelli e vivrebbero in capanne.
Poi ci sarebbero bestie mutanti e ogni tipo di pericoli e la vita sarebbe molto molto avventurosa.
BAUER
La mia fascinazione verso i mondi postapocalittici alla basa del film deriva dal disagio che provo quando l’uomo gioca con ciò che dovrebbe lasciar stare, come il nucleare o le esplosioni di piattaforme petrolifere che non riesce a controllare.
Sean Bean, il Boromir di Il signore degli anelli, è circondato da un cast di giovani talenti.
Uno dei pochi letterati della tribù e il cacciatore più audace compiono un viaggio alla ricerca della cura contro un virus che mette a repentaglio la sopravvivenza stessa della società.
Con loro anche una donna forte e bella.
WALLIS
Quando ho letto la mia parte mi è subito piaciuta. Non è facile trovare ruoli di ragazze forti che tengono testa agli uomini e siano vere eroine.
CLAFLIN
Dorel sa che Kaleb ha ragione, mentre Savan non lo ascolta nemmeno, è una persona diretta che sa quel che vuole e se lo prende. Savan è Kaleb sono agli antipodi e tra loro ci sono conflitti.
Ma non c’è solo avventura e azione in The Lost Future, perché i tre personaggi danno vita a un intenso triangolo amoroso.
CLAFLIN
Dorel è la Kate Moss della tribù, è la donna che tutti adorano, mentre Savan è l’uomo più attraente, quindi formano una coppia naturale. Il povero Kaleb rimane in disparte a guardarli.
SEVIER
I personaggi sono sempre sotto attacco, perciò noi attori dobbiamo fare in modo che nei pochi attimi in cui c’è interazione siano mostrate le loro emozioni. L’azione e l’eccitazione della storia deve essere sostenuta dal rapporto tra i personaggi.
Il paesaggio sudafricano, la possibilità di recitare scene d’azione in costumi inusuali sono stati un ulteriore incentivo per gli attori che hanno aderito al progetto.
WALLIS
Guardate dietro di me: questa non è computer grafica, questa è la realtà!
TOMLINSON
La mia tribù ha il look dell’età della pietra, con vesti di cuoio e pelli di animale, ma più avanti nel racconto, in un’altra regione, si incontra un’altra tribù vestita di plastica reciclata. Hanno creato abiti molto belli.
E anche dal punto di vista tecnico, il film ha rappresentato una sfida interessante.
SALOMON
L’effetto visito più difficile è stato ricreare New York come potrebbe essere tra cinquecento anni, completamente deteriorata, con terra e grandi alberi per le strade. Avevamo due scelte: girare in città e inserire poi la vegetazione come effetto visivo o girare nei boschi e mettere gli edifici in postproduzione. Abbiamo optato per la seconda via e abbiamo trovato una splendida foresta vicino a Cape Town. La propria immaginazione è l’unico limite con gli effetti visivi.
04 luglio 2011
E guerra sia
Essere contro la violenza, non vuol dire abboccare alla solita favola dei black block e condannare "le piccole frange di manifestanti violenti che screditano decine di migliaia di brave persone". Vuol dire innanzitutto condannare le forze dell'ordine, nelle quali si annidano serpi dal cuore avvelenato da non si sa bene che cosa (o chi), picchiatori di professione che sfogano con brutalità il loro istinto represso sul primo malcapitato.
Da diverse testimonianze risulta che i primi ad imbracciare le armi in Val di Susa siano stati proprio i poliziotti che hanno risposto con gas lacrimogeni e manganelli e calci all'appropinquarsi di parte dei manifestanti alle aree "proibite".
Da diverse testimonianze risulta che i primi ad imbracciare le armi in Val di Susa siano stati proprio i poliziotti che hanno risposto con gas lacrimogeni e manganelli e calci all'appropinquarsi di parte dei manifestanti alle aree "proibite".
01 luglio 2011
Vimerdì - Bathtub IV
Sembra una ricostruzione in miniatura, ma il video è fatto di reali fotografie. E' la tecnica della fotografia Tilt & Shift, per cui con delle lenti speciali si ottiene una sfocatura che, unita al time lapse, crea questo effetto davvero singolare.
Bathtub IV è una storia coerente realizzata in passo uno senza sonoro che non sia la musica di accompagnamento.
Un cortometraggio molto bello per una nuova edizione della rubrica Vimerdì.
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