Essere contro la violenza, non vuol dire abboccare alla solita favola dei black block e condannare "le piccole frange di manifestanti violenti che screditano decine di migliaia di brave persone". Vuol dire innanzitutto condannare le forze dell'ordine, nelle quali si annidano serpi dal cuore avvelenato da non si sa bene che cosa (o chi), picchiatori di professione che sfogano con brutalità il loro istinto represso sul primo malcapitato.
Da diverse testimonianze risulta che i primi ad imbracciare le armi in Val di Susa siano stati proprio i poliziotti che hanno risposto con gas lacrimogeni e manganelli e calci all'appropinquarsi di parte dei manifestanti alle aree "proibite".
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