05 marzo 2010

Poetry Slam


Non supponevo che ci fosse ancora tanta e buona Poesia nel nostro paese. Non supponevo che questa poesia fosse giovane. Non supponevo che la poesia fosse in grado di emozionare ancora e insieme unire: non supponevo che potesse riempire un teatro di gente urlante e fare applaudire per lunghi minuti.

Vitale, trascinante, profonda, autoironica. La poesia è ritmo, innanzitutto. E di ritmo ce n'è stato nella serata conclusiva di PoesiaPresente al Binario 7 di Monza, che ha visto tra gli special guests il rapper italiano Kaos One e Regie Gibson, scrittore e musicista americano.

Ma la vera sorpresa sono stati i giovani autori, poeti e attori e cantanti allo stesso tempo, che hanno partecipato al poetry slam, una gara di poesia. 3 turni, 3' 15" per ogni performance, 5 giurati che hanno votato scrivendo numeri da 1 a 10 e 2 cifre decimali su lavagnette. Il voto più basso e più alto di ogni singola votazione sono stati scartati e il pubblico è stato invitato dall'host della serata a rumoreggiare o applaudire per segnalare ai giudici quel che pensavano del loro giudizio. Alla fine la somma dei voti delle 3 manche ha decretato vincictrice Chiara Daino.

Autocoscienti, sfacciati, ironici e autoironici, critici, politici si sono presentati sul palco con la personalità dei professionisti consumati, ma la loro età media non raggiunge i 30 anni. Belli i loro testi e appropriato il modo di presentarli a un pubblico entusiasta. Ma giudicherete voi stessi nei prossimi giorni, quando posterò su questo blog i video delle loro performance.

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