16 gennaio 2010

Avatar 3 di 3, postilla

E' difficile dire ora cosa resterà di Avatar. Probabilmente non sarà studiato inquadratura per inquadratura nei corsi di Storia del cinema o di Filmologia, ma credo che lascerà il segno come caso industriale.

In varie epoche della pur breve storia del cinema, per affrontare crisi economiche e di spettatori, l'industria cinematografica ha puntato sulla sperimentazione o sull'innovazione tecnologica.

E' questo uno dei motivi per cui sono stati introdotti per esempio il colore e gli schermi panoramici.

L'innovazione introdotta da Avatar, un 3D finalmente integrato, benché non totalmente in simbiosi, al racconto cinematografico tradizionale, ha sicuramente funzionato dal punto di vista economico. Il film, costato una follia tra i 300 e i 500 milioni di dollari a seconda delle fonti, ne ha però già incassati oltre 1,3 miliardi. E questi numeri sono destinati a crescere.

Il film ha esercitato un potere di
attrazione nei confronti degli spettatori, che nella maggior parte dei casi sono rimasti soddisfatti dell'esperienza e cercheranno di ripeterla con altri film.

Non solo, grazie al suo successo, il film potrebbe avere aperto la strada a una tecnica cinematografica destinata a durare.

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