18 gennaio 2010

Il problema degli adolescenti

Ho un problema. Forse non è un problema, ma certo una persona che ama il cinema e cerchi di sostenere che Questo piccolo grande amore non sia un brutto film sente di doversi in qualche modo giustificare.

Ebbene, la questione è che mi piacciono i film sugli adolescenti.

Altre prove a carico: Donnie Darko è uno dei miei film preferiti in assoluto, il miglior film di Gabriele Muccino è per me Come te nessuno mai e quello di Paolo Virzì rimane Ovosodo, con buona pace dei molti sostenitori della sua ultima opera La prima cosa bella.

Sono affascinato dalle storie ben raccontate che hanno per protagonisti degli adolescenti. Forse è perché sono stato un adolescente complicato, come molti, direi come la maggior parte delle persone lo sono. E forse perché l'adolescenza è un'età speciale, nella quale tutto è assoluto, estremo, destinato a essere eterno.

Il primo amore, che sembra più forte di tutte le forze dell'universo, o il primo tradimento o tutte quelle sensazioni, emozioni e sentimenti che sono così amplificati e così totali. L'adoloescenza è un'età in cui ogni minimo dettaglio diventa questione di vita o di morte.

E in fondo Questo piccolo grande amore, pur non essendo un capolavoro e nemmeno un film memorabile, pur con mille ed evidenti limiti, racconta una storia così, vera, forse banalmente vera, ma non stupidamente a lieto fine, e contiene qualche immagine di delicata poesia.

Ecco, ora che l'ho confessato mi sento già meglio.



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