E' morto Tony Curtis e io lo voglio ricordare con una delle scene più divertenti della storia del cinema. Il finale di A qualcuno piace caldo.
analisi, recensioni, visioni, illuminazioni, cinema, film, video, corti, ecologia, politica...
30 settembre 2010
Case di paglia
La puntata di Report sulle case di paglia, costruite solo con materiali naturali.
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29 settembre 2010
Il passato e il futuro della TV
La televisione non morirà ma verrà inglobata dal web. Questa l'opinione di Brian Johnson, Consumer Experience Architect (Architetto dell'Esperienza del Consumatore! Un titolo affascinante e terrorizzante allo stesso tempo) della Intel.
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28 settembre 2010
Lanterne solari in Kenya
Il 24enne Evans Wadongo ha inventato una lanterna solare realizzabile senza processo industriale che permette agli abitanti di avere luce anche di notte con energia pulita e a un costo ridotto rispetto alle lampade usate finora.
27 settembre 2010
Tanto rumore (digitale) per nulla?
Riporto questo articolo tratto dal blog IlNichilista. In calce i miei commenti.
Tanto rumore (digitale) per nulla.
In Social Media e Politica on settembre 26, 2010 at 10:27 am
Ieri è stata una giornata intensa. Prima l’audiomessaggio di Silvio Berlusconi ai Promotori della Libertà. Poi l’attesa, ripagata verso le 19, per il video di Gianfranco Fini, che manda in cortocircuito i server di Farefuturo, Secolo d’Italia e Generazione Italia (qualcuno, naturalmente, ha parlato di “complotto”). Infine la Woodstock 5 Stelle di Beppe Grillo, la due giorni di musica e politica che ha raccolto a Cesena 70 mila persone (180 mila in due giorni, secondo gli organizzatori, ndr).
Una giornata carica di attese non ripagate in termini di notizie politiche. Berlusconi e Fini attaccano allo stesso modo. “In questi giorni l’immagine dà di sé la politica è davvero un disastro, è molto peggio del teatrino di sempre”, annuncia il Premier. “Purtroppo da qualche tempo lo spettacolo offerto dalla politica è semplicemente deprimente”, ribatte il Presidente della Camera. Ma questo lo avevamo capito da soli. Poi Berlusconi decide di passare ad altro: “meglio lasciar perdere“. Anche Fini lo vorrebbe tanto, ma non può. Così impiega nove minuti – e con due mesi di ritardo – per dire, sostanzialmente, che non sa nulla di più di quanto già detto. L’unica vera notizia è che se dovesse essere confermato che la casa di Montecarlo è di proprietà del cognato Giancarlo Tulliani allora sarebbe disposto a dimettersi dalla terza carica dello Stato. Un po’ poco per l’isteria che si era creata nelle ore precedenti. E Grillo? I soliti requiem a partiti e politica intervallati dalla solita auto-rivendicazione di alterità e purezza (“questo è il fango più pulito d’Italia“, “siamo gli squadristi della raccolta differenziata”, “voliamo alto” etc.). Ma per il discorso politico vero e proprio tutto rimandato a oggi.
Che resta? Resta un fatto: che l’intera giornata sia stata monopolizzata dalla Rete. La vera notizia è che ieri tutto è accaduto in Rete, e nessuno se ne è nemmeno accorto. Una giornata come le altre. Eppure è una notizia che personalità diversissime, come Berlusconi, Fini e Grillo, abbiano tutte deciso di dare precedenza a Internet per perseguire i loro scopi. Chi per parlare direttamente al suo popolo, chi per rispondere alle schegge impazzite di una campagna mediatica dai toni e dalle proporzioni insensate, chi per mostrare che un rinnovamento è possibile proprio a partire dal Web, capace di farsi poi carne, musica e pulitissimo fango.
Tutto bene dunque? Non proprio, perché in nessuno di questi tre casi la Rete è stata usata per ciò che è, ossia uno strumento di dialogo e confronto diretto. Al contrario: Berlusconi, Fini e Grillo hanno utilizzato il Web come un megafono delle loro idee, un megafono più cool e potente della televisione, ma che sostanzialmente comunica allo stesso modo: dalla loro bocca (una) alle orecchie di chi ascolta (molti). Che ne è dell’aspetto sociale della comunicazione, che è il vero e proprio cardine del Web 2.0? Berlusconi in passato ha provato a rispondere a domande formulate dai suoi fan sfegatati, gli utenti di Forzasilvio. Ma ha compreso che l’operazione aveva un effetto involontariamente comico, e così è tornato agli audiomessaggi. Alla faccia dell’interazione. Fini, poi, sembra aver adottato la strada del videomessaggio su YouTube per evitare una conferenza stampa in cui avrebbe dovuto cercare di rispondere alle domande dei mastini di Libero e il Giornale, che hanno finalmente potuto sfogare tutta la rabbia per anni di inchieste soffocate (riguardavano sempre il loro datore di lavoro) grazie ai 55 metri quadri monegaschi che stanno tenendo in bilico il Paese. Insomma, più che uno strumento di confronto, il Web sembra essere stato un modo per evitarlo. Una sorta di rifugio da cui emettere il proprio comunicato e sparire. Quanto a Grillo, beh, interagire con lui è da sempre sostanzialmente impossibile. E’ anche fisiologico, se si pensa che ogni post sul suo blog scatena migliaia di commenti. Tuttavia lo stile comunicativo è quello dell’ “io parlo – tu ascolti”. Come nelle rare interviste concesse dall’ex-comico, che si tramutano quasi istantaneamente in monologhi. Una attitudine condivisa da molti suoi lettori, bravissimi a dialogare tra loro (come nell’esperienza dei “Meetup”) ma molto meno capaci di ascoltare chi la pensi diversamente. Quel maxi-palco di Cesena fa capire una volta di più che la Rete può diventare un prato gremito di giovani, ma non fa capire altrettanto chiaramente come potrebbe dare voce a ciascuno di loro, piuttosto che al personaggio noto di turno (un cantante, un premio Nobel, lo stesso Grillo).
[...]
A me invece non sembra che ci sia stato proprio il nulla. La prima notizia, come scrive lo stesso blogger, è che internet è "più potente della TV". Non mi sembra cosa da poco (Woodstock a 5 stelle ha fatto segnare 5 milioni di contatti singoli, a detta di Grillo. Un dato impressionante).
La seconda è che, nel caso di Grillo, le persone potevano commentare l'evento in diretta e mandare al sito i propri video e le proprie foto registrate direttamente e alternativamente alle telecamere di Play.me. Forse si fa ancora in tempo a fare una ricerca su Twitter per vederne gli strascichi che l'evento ha lasciato.
Infine, vorrei sottolineare il fatto che chi si aspettava qualcosa di nuovo dalla giornata di sabato fosse solo un illuso. Cosa ci si può aspettare da Berlusconi? Cosa ci si poteva attendere se non il solito tergiversare da Fini? E per quanto riguarda Grillo, chi conosce il programma del suo movimento non aveva bisogno di essere a Cesena: Cesena è stata una festa. Il programma, quello sì, è invece sviluppato in rete con i modi che alla rete pertengono, in particolare il "metodo wiki".
Tanto rumore (digitale) per nulla.
In Social Media e Politica on settembre 26, 2010 at 10:27 am
Ieri è stata una giornata intensa. Prima l’audiomessaggio di Silvio Berlusconi ai Promotori della Libertà. Poi l’attesa, ripagata verso le 19, per il video di Gianfranco Fini, che manda in cortocircuito i server di Farefuturo, Secolo d’Italia e Generazione Italia (qualcuno, naturalmente, ha parlato di “complotto”). Infine la Woodstock 5 Stelle di Beppe Grillo, la due giorni di musica e politica che ha raccolto a Cesena 70 mila persone (180 mila in due giorni, secondo gli organizzatori, ndr).
Una giornata carica di attese non ripagate in termini di notizie politiche. Berlusconi e Fini attaccano allo stesso modo. “In questi giorni l’immagine dà di sé la politica è davvero un disastro, è molto peggio del teatrino di sempre”, annuncia il Premier. “Purtroppo da qualche tempo lo spettacolo offerto dalla politica è semplicemente deprimente”, ribatte il Presidente della Camera. Ma questo lo avevamo capito da soli. Poi Berlusconi decide di passare ad altro: “meglio lasciar perdere“. Anche Fini lo vorrebbe tanto, ma non può. Così impiega nove minuti – e con due mesi di ritardo – per dire, sostanzialmente, che non sa nulla di più di quanto già detto. L’unica vera notizia è che se dovesse essere confermato che la casa di Montecarlo è di proprietà del cognato Giancarlo Tulliani allora sarebbe disposto a dimettersi dalla terza carica dello Stato. Un po’ poco per l’isteria che si era creata nelle ore precedenti. E Grillo? I soliti requiem a partiti e politica intervallati dalla solita auto-rivendicazione di alterità e purezza (“questo è il fango più pulito d’Italia“, “siamo gli squadristi della raccolta differenziata”, “voliamo alto” etc.). Ma per il discorso politico vero e proprio tutto rimandato a oggi.
Che resta? Resta un fatto: che l’intera giornata sia stata monopolizzata dalla Rete. La vera notizia è che ieri tutto è accaduto in Rete, e nessuno se ne è nemmeno accorto. Una giornata come le altre. Eppure è una notizia che personalità diversissime, come Berlusconi, Fini e Grillo, abbiano tutte deciso di dare precedenza a Internet per perseguire i loro scopi. Chi per parlare direttamente al suo popolo, chi per rispondere alle schegge impazzite di una campagna mediatica dai toni e dalle proporzioni insensate, chi per mostrare che un rinnovamento è possibile proprio a partire dal Web, capace di farsi poi carne, musica e pulitissimo fango.
Tutto bene dunque? Non proprio, perché in nessuno di questi tre casi la Rete è stata usata per ciò che è, ossia uno strumento di dialogo e confronto diretto. Al contrario: Berlusconi, Fini e Grillo hanno utilizzato il Web come un megafono delle loro idee, un megafono più cool e potente della televisione, ma che sostanzialmente comunica allo stesso modo: dalla loro bocca (una) alle orecchie di chi ascolta (molti). Che ne è dell’aspetto sociale della comunicazione, che è il vero e proprio cardine del Web 2.0? Berlusconi in passato ha provato a rispondere a domande formulate dai suoi fan sfegatati, gli utenti di Forzasilvio. Ma ha compreso che l’operazione aveva un effetto involontariamente comico, e così è tornato agli audiomessaggi. Alla faccia dell’interazione. Fini, poi, sembra aver adottato la strada del videomessaggio su YouTube per evitare una conferenza stampa in cui avrebbe dovuto cercare di rispondere alle domande dei mastini di Libero e il Giornale, che hanno finalmente potuto sfogare tutta la rabbia per anni di inchieste soffocate (riguardavano sempre il loro datore di lavoro) grazie ai 55 metri quadri monegaschi che stanno tenendo in bilico il Paese. Insomma, più che uno strumento di confronto, il Web sembra essere stato un modo per evitarlo. Una sorta di rifugio da cui emettere il proprio comunicato e sparire. Quanto a Grillo, beh, interagire con lui è da sempre sostanzialmente impossibile. E’ anche fisiologico, se si pensa che ogni post sul suo blog scatena migliaia di commenti. Tuttavia lo stile comunicativo è quello dell’ “io parlo – tu ascolti”. Come nelle rare interviste concesse dall’ex-comico, che si tramutano quasi istantaneamente in monologhi. Una attitudine condivisa da molti suoi lettori, bravissimi a dialogare tra loro (come nell’esperienza dei “Meetup”) ma molto meno capaci di ascoltare chi la pensi diversamente. Quel maxi-palco di Cesena fa capire una volta di più che la Rete può diventare un prato gremito di giovani, ma non fa capire altrettanto chiaramente come potrebbe dare voce a ciascuno di loro, piuttosto che al personaggio noto di turno (un cantante, un premio Nobel, lo stesso Grillo).
[...]
A me invece non sembra che ci sia stato proprio il nulla. La prima notizia, come scrive lo stesso blogger, è che internet è "più potente della TV". Non mi sembra cosa da poco (Woodstock a 5 stelle ha fatto segnare 5 milioni di contatti singoli, a detta di Grillo. Un dato impressionante).
La seconda è che, nel caso di Grillo, le persone potevano commentare l'evento in diretta e mandare al sito i propri video e le proprie foto registrate direttamente e alternativamente alle telecamere di Play.me. Forse si fa ancora in tempo a fare una ricerca su Twitter per vederne gli strascichi che l'evento ha lasciato.
Infine, vorrei sottolineare il fatto che chi si aspettava qualcosa di nuovo dalla giornata di sabato fosse solo un illuso. Cosa ci si può aspettare da Berlusconi? Cosa ci si poteva attendere se non il solito tergiversare da Fini? E per quanto riguarda Grillo, chi conosce il programma del suo movimento non aveva bisogno di essere a Cesena: Cesena è stata una festa. Il programma, quello sì, è invece sviluppato in rete con i modi che alla rete pertengono, in particolare il "metodo wiki".
24 settembre 2010
Inception da oggi al cinema
Esce oggi in italia il film più atteso degli ultimi anni, speriamo non deluda le aspettative.
Questo è il servizio che ho realizzato per la rubrica Skycinenews.
Inception è l’arte dell’estrarre preziosi segreti dal subconscio durante i sogni. DiCaprio interpreta un campione di questa tecnica, che per riscattarsi accetta di tentare il processo contrario: impiantare un’idea nella testa di qualcuno.
NOLAN
L’idea dalla quale sono partito è che i sogni sembrano reali finché non ci svegliamo.
Da ex studente di letteratura Christopher Nolan si è chiesto perché il cinema non proponesse trame ardite come quelle di certi romanzi. Così ha scritto e diretto un film complesso, una vera sfida per lo spettatore come i suoi primi film, ma con un budget da grande film hollywoodiano.
NOLAN
Ho cercato di unire influenze concettuali letterarie e cinematografiche che mi attirano, e come se ne trovano in Matrix o Dark City e in tutti quei film che trattano del contrasto tra realtà e visione soggettiva, con i film d’azione alla James Bond e il grande cinema di uno Stanley Kubrick o di un Ridley Scott.
L’ambientazione onirica del film permette la realizzazione di scene spettacolari girate in sei diversi Paesi. Spettacolare è anche il cast internazionale, che comprende i premi Oscar Michael Caine e Marion Cotillard e i nominati all’Oscar Ellen Page e Leonardo DiCaprio.
DICAPRIO
Ci sono somiglianze tra Inception e il mio ultimo film Shutter Island, per quanto riguarda la lotta di una persona con i suoi incubi. In più, mi intrigano i film in cui bisogna scavare nella trama e c’è un narratore inaffidabile che dice o fa qualcosa che non si sa se sia vero.
Questo è il servizio che ho realizzato per la rubrica Skycinenews.
Inception è l’arte dell’estrarre preziosi segreti dal subconscio durante i sogni. DiCaprio interpreta un campione di questa tecnica, che per riscattarsi accetta di tentare il processo contrario: impiantare un’idea nella testa di qualcuno.
NOLAN
L’idea dalla quale sono partito è che i sogni sembrano reali finché non ci svegliamo.
Da ex studente di letteratura Christopher Nolan si è chiesto perché il cinema non proponesse trame ardite come quelle di certi romanzi. Così ha scritto e diretto un film complesso, una vera sfida per lo spettatore come i suoi primi film, ma con un budget da grande film hollywoodiano.
NOLAN
Ho cercato di unire influenze concettuali letterarie e cinematografiche che mi attirano, e come se ne trovano in Matrix o Dark City e in tutti quei film che trattano del contrasto tra realtà e visione soggettiva, con i film d’azione alla James Bond e il grande cinema di uno Stanley Kubrick o di un Ridley Scott.
L’ambientazione onirica del film permette la realizzazione di scene spettacolari girate in sei diversi Paesi. Spettacolare è anche il cast internazionale, che comprende i premi Oscar Michael Caine e Marion Cotillard e i nominati all’Oscar Ellen Page e Leonardo DiCaprio.
DICAPRIO
Ci sono somiglianze tra Inception e il mio ultimo film Shutter Island, per quanto riguarda la lotta di una persona con i suoi incubi. In più, mi intrigano i film in cui bisogna scavare nella trama e c’è un narratore inaffidabile che dice o fa qualcosa che non si sa se sia vero.
23 settembre 2010
Beata Ignoranza
Insegnare e imparare sono diventate un'Impresa, mentre le altre due famigerate "i" di Inglese e Informatica sono state totalmente cancellate dai tagli della controriforma Gelmini.
Docenti di Italiano che insegnano Educazione Fisica, classi di 50 persone che devono fare lezione in palestra, ore di lezione diminuite ma più lunghe, cosicché i ragazzi sanno di meno ma stanno a scuola di più, laboratori di informatica soppressi... Solo gli insegnanti di religione sono aumentati e sono stati introdotti corsi di educazione militare.
Cos'è? Riprogrammazione fascista delle menti?
Docenti di Italiano che insegnano Educazione Fisica, classi di 50 persone che devono fare lezione in palestra, ore di lezione diminuite ma più lunghe, cosicché i ragazzi sanno di meno ma stanno a scuola di più, laboratori di informatica soppressi... Solo gli insegnanti di religione sono aumentati e sono stati introdotti corsi di educazione militare.
Cos'è? Riprogrammazione fascista delle menti?
17 settembre 2010
Novità IMDb
Da oggi IMDb (Internet Movie Data-base), il portale che raccolgie tutte le informazioni sui film, ha una nuova veste grafica. Non saprei ancora dire se sia migliore o peggiore: dovrò usarlo ancora un po' per capirlo.
So però una cosa: su IMDb adesso ci sono anch'io. Non ancora come regista, ma per lo meno nell'elenco delle external reviews.
So però una cosa: su IMDb adesso ci sono anch'io. Non ancora come regista, ma per lo meno nell'elenco delle external reviews.
Bondi vs il Cinema
Il Ministro (ahinoi!) per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi ha dato aria alla bocca e ha sparato a zero contro la Mostra del Cinema di Venezia. Contro il direttore Marco Muller, contro la giuria. Riporto i suoi anatemi.
“Siccome i finanziamenti sono dello Stato, d’ora in poi intendo mettere becco anche nella scelta dei membri della giuria del Festival del cinema di Venezia”.
Bravo, era ora di un po' di sano nepotismo! In Italia non ce n'è mai abbastanza!
“I risultati del Festival costringono tutti ad aprire gli occhi e fare autocritica”.
Di quali risultati si parli non è chiaro. Che cosa è che un festival del cinema deve ottenere? La vittoria di un film italiano? Un maggior numero di visitori? La promozione delle attività di governo e non la loro contestazione? No, questo sarebbe proprio impossibile!
“Tarantino è espressione di una cultura elitaria, relativista e snobistica. E la sua visione influenza anche i suoi giudizi critici, pure quelli verso i film stranieri”.
Elitario e snob? Chi, Tarantino? Quello che ha sdoganato i peggio B-movies? Sono sorpreso, non ce lo facevo davvero!
Che poi la sua visione influenzi i suoi giudizi critici... Come potrà mai essere? Non si esprimono sempre giudizi che vanno contro le nostre idee?
“Muller è come un allenatore di calcio. Innamorato dei propri schemi fino al punto di non privilegiare i talenti e le novità che sono sotto gli occhi di tutti”.
Novità e talento. Be', se si parla di nepotismo, si starà sicuramente riferendo al figlio di Costanzo.
“Siccome i finanziamenti sono dello Stato, d’ora in poi intendo mettere becco anche nella scelta dei membri della giuria del Festival del cinema di Venezia”.
Bravo, era ora di un po' di sano nepotismo! In Italia non ce n'è mai abbastanza!
“I risultati del Festival costringono tutti ad aprire gli occhi e fare autocritica”.
Di quali risultati si parli non è chiaro. Che cosa è che un festival del cinema deve ottenere? La vittoria di un film italiano? Un maggior numero di visitori? La promozione delle attività di governo e non la loro contestazione? No, questo sarebbe proprio impossibile!
“Tarantino è espressione di una cultura elitaria, relativista e snobistica. E la sua visione influenza anche i suoi giudizi critici, pure quelli verso i film stranieri”.
Elitario e snob? Chi, Tarantino? Quello che ha sdoganato i peggio B-movies? Sono sorpreso, non ce lo facevo davvero!
Che poi la sua visione influenzi i suoi giudizi critici... Come potrà mai essere? Non si esprimono sempre giudizi che vanno contro le nostre idee?
“Muller è come un allenatore di calcio. Innamorato dei propri schemi fino al punto di non privilegiare i talenti e le novità che sono sotto gli occhi di tutti”.
Novità e talento. Be', se si parla di nepotismo, si starà sicuramente riferendo al figlio di Costanzo.
Facebook, non essere amico del carbone!
Uno strepitoso cartone animato che racconta la storia di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, di un gigante buono e del carbone.
16 settembre 2010
A New Twitter Is Born
Nel mondo della comunicazione online e dei social media è nato un nuovo "mostro" che promette molto. Questo è il video di presentazione.
14 settembre 2010
Allo stadio di Cesena
Allora anche tra quelli che requentano gli stadi di calcio qualcosa di buono può uscire!
10 settembre 2010
Invito alla Mostra di A. Tremonti
Ricevo questa mail dal Comune di Milano (lo stesso che l'estate scorsa organizzava interventi del "bibliofilo" "studioso" di Mussolini Marcello Dell'Utri senza che nessuno si indignasse) sulla mostra di Angiola Tremonti, la sorella di Giulio.
Notate l'ultima frase della mail. Non era mai stata evidenziata a questo modo. Chissà perché?
Assessorato alla Cultura del Comune di Milano
GAM Galleria d'Arte Moderna
invitano alla conferenza stampa della mostra
ANGIOLA TREMONTI. Sculture 2000-2010
> giovedì 16 settembre 2010
dalle ore 11.30
GAM Galleria d'Arte Moderna
Via Palestro 16
Milano
> intervengono:
Massimiliano Finazzer Flory Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Claudio Salsi Direttore Galleria d'Arte Moderna
Luca Beatrice Curatore della mostra
Angiola Tremonti
> PER ACCREDITI:
Ufficio stampa Comune di Milano
Francesca Cassani 02 88450177 francesca.cassani@comune.milano.it
> la mostra resterà aperta dal 17 settembre al 17 ottobre 2010
www.gam-milano.com
Servizio coordinamento e gestione mostre
Comunicazione e promozione
LA PRESENTE E-MAIL HA SCOPO SOLO INFORMATIVO E NON E' PREVISTA RISPOSTA
Notate l'ultima frase della mail. Non era mai stata evidenziata a questo modo. Chissà perché?
Assessorato alla Cultura del Comune di Milano
GAM Galleria d'Arte Moderna
invitano alla conferenza stampa della mostra
ANGIOLA TREMONTI. Sculture 2000-2010
> giovedì 16 settembre 2010
dalle ore 11.30
GAM Galleria d'Arte Moderna
Via Palestro 16
Milano
> intervengono:
Massimiliano Finazzer Flory Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Claudio Salsi Direttore Galleria d'Arte Moderna
Luca Beatrice Curatore della mostra
Angiola Tremonti
> PER ACCREDITI:
Ufficio stampa Comune di Milano
Francesca Cassani 02 88450177 francesca.cassani@comune.milano.it
> la mostra resterà aperta dal 17 settembre al 17 ottobre 2010
www.gam-milano.com
Servizio coordinamento e gestione mostre
Comunicazione e promozione
LA PRESENTE E-MAIL HA SCOPO SOLO INFORMATIVO E NON E' PREVISTA RISPOSTA
09 settembre 2010
Devil's Tomb in 5 secondi
Un altro film raccontato in 5 secondi, l'horror con Cuba Gooding Jr The Devil's Tomb.
08 settembre 2010
Notizie dalla Mostra di Venezia
VALLANZASCA, GELO E POLEMICHE
Gelo in sala al termine dell'attesissima proiezione di Vallanzasca - Gli angeli del male pellicola dedicata da Michele Placido al bandito degli anni 70 interpretato da Kim Rossi Stuart. Al termine del film, preceduto da molte polemiche, non si sono sentiti ne' applausi ne' fischi. Alla conferenza stampa del film, la moglie di Vallanzasca (nel film è interpretata da Paz Vega) ha detto che “Il film e' bellissimo ed e' vero, anzi Renato Vallanzasca risulta piu' duro di quello che e' in realta". Placido ha polemizzato con i parenti delle vittime (che hanno polemizzato con la presentazione al Lido del film) e ha dichiarato che in Parlamento ci sono persone che hanno fatto peggio di Vallanzasca. Intanto l’Osservatorio dei diritti sui minori accusa il film di essere inopportuno e diseducativo.
A VENEZIA IL FILM A SORPRESA!
Il film sorpresa della 67a Mostra di Venezia, che si aggiunge alle pellicole in concorso, e' Le Fosse di Wang Bing. La storia e' ambientata alla fine degli anni '50 quando migliaia di cittadini cinesi, accusati di opposizione al regime, furono deportati nel campo di Jiabiangou, nella Cina occidentale. Le Fosse e' prodotto da Hong Kong, Francia e Belgio. Tra le scene forti, molti momenti di cannibalismo. Nonostante qualche spettatore uscito durante le sequenze piu' dure, la stampa ha tributato al film, a fine proiezione, un lungo e convinto applauso.
Dalla redazione di Sky Cinema.
Gelo in sala al termine dell'attesissima proiezione di Vallanzasca - Gli angeli del male pellicola dedicata da Michele Placido al bandito degli anni 70 interpretato da Kim Rossi Stuart. Al termine del film, preceduto da molte polemiche, non si sono sentiti ne' applausi ne' fischi. Alla conferenza stampa del film, la moglie di Vallanzasca (nel film è interpretata da Paz Vega) ha detto che “Il film e' bellissimo ed e' vero, anzi Renato Vallanzasca risulta piu' duro di quello che e' in realta". Placido ha polemizzato con i parenti delle vittime (che hanno polemizzato con la presentazione al Lido del film) e ha dichiarato che in Parlamento ci sono persone che hanno fatto peggio di Vallanzasca. Intanto l’Osservatorio dei diritti sui minori accusa il film di essere inopportuno e diseducativo.
A VENEZIA IL FILM A SORPRESA!
Il film sorpresa della 67a Mostra di Venezia, che si aggiunge alle pellicole in concorso, e' Le Fosse di Wang Bing. La storia e' ambientata alla fine degli anni '50 quando migliaia di cittadini cinesi, accusati di opposizione al regime, furono deportati nel campo di Jiabiangou, nella Cina occidentale. Le Fosse e' prodotto da Hong Kong, Francia e Belgio. Tra le scene forti, molti momenti di cannibalismo. Nonostante qualche spettatore uscito durante le sequenze piu' dure, la stampa ha tributato al film, a fine proiezione, un lungo e convinto applauso.
Dalla redazione di Sky Cinema.
07 settembre 2010
Qualcuno spara balle
Corriere cinema: "Noi credevamo di Martone: tre ore e 20 minuti di storia dell'unità d'Italia e nessuno esce dalle due sale. Già un bel successo!"
Hideout: "Noi credevamo è ancora in proiezione, ma molti hanno abbandonato già la sala. Quasi tre ore di fiction prestate al cinema"
Qualcuno spara delle balle, forse intenzionalmente, e ho un sospetto su chi lo faccia.
Hideout: "Noi credevamo è ancora in proiezione, ma molti hanno abbandonato già la sala. Quasi tre ore di fiction prestate al cinema"
Qualcuno spara delle balle, forse intenzionalmente, e ho un sospetto su chi lo faccia.
04 settembre 2010
Prova a prendermi in 5 secondi
A grande (?) richiesta, e dopo il grande successo (!) dei precedenti e soprattutto di Incinta... o quasi, tornano i film raccontati in 5 secondi!
Questo è Prova a prendermi.
Questo è Prova a prendermi.
03 settembre 2010
Soprendente pubblicità interattiva
Dopo quella dei video rotondi ispirati a cioccolatini rotondi, c'è un'altra ancora più sorprendente pubblicità realizzata con la personalizzazione di una pagina YouTube. Si tratta della reclame del nastro per correzione Tippex.
Nel video un cacciatore non riesce a sparare a un orso e usa lo strumento pubblicizzato per cancellare il titolo del video (la mano del cacciatore esce dalla finestra stessa del video per compiere l'azione) e invita lo spettatore a correggere il titolo.
Ma il divertimento inizia qui. Scrivendo una parola di senso compiuto e clickando su PLAY, parte un video preregistrato che illustra il nuovo titolo immesso dall'utente
L'effetto è sorprendente! Provate per credere con tutti i verbi che vi vengono in mente!
Nel video un cacciatore non riesce a sparare a un orso e usa lo strumento pubblicizzato per cancellare il titolo del video (la mano del cacciatore esce dalla finestra stessa del video per compiere l'azione) e invita lo spettatore a correggere il titolo.
Ma il divertimento inizia qui. Scrivendo una parola di senso compiuto e clickando su PLAY, parte un video preregistrato che illustra il nuovo titolo immesso dall'utente
L'effetto è sorprendente! Provate per credere con tutti i verbi che vi vengono in mente!
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02 settembre 2010
L'Italia che contesta #2
Dopo quelle a Dell'Utri che si sono ripetute dopo Como anche a Milano, dove il senatore (ma ancora per quanto dovremo sopportarlo?) ha pensato bene di non presentarsi, anche alla Mostra del Cinema di Venezia non sono mancate le contestazioni al Governo e ad alcuni suoi membri.
Singolare e scenografica quella del sindacato di Polizia contro i tagli alla sicurezza e alle Forze dell'ordine.
Nel secondo video invece si parla anche delle contestazioni a Gianni Letta, di Napolitano e anche di cinema.
Singolare e scenografica quella del sindacato di Polizia contro i tagli alla sicurezza e alle Forze dell'ordine.
Nel secondo video invece si parla anche delle contestazioni a Gianni Letta, di Napolitano e anche di cinema.
01 settembre 2010
John Cusack sarà E. A. Poe
E' stato lo stesso John Cusack, via Twitter, ad annunciare il suo prossimo impegno. L'attore interpreterà il ruolo del leggendario scrittore Edgar Allan Poe nel nuovo film di James McTeigue, intitolato The Raven. Secondo quanto dichiarato dal regista di V per Vendetta si tratterà di un vero e proprio thriller ambientato a Baltimora nella metà dell'800, nel quale si vedrà lo scrittore impegnato nella ricerca di un serial killer che compie omicidi ispirandosi ai suoi racconti.
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