Dalla redazione di Sky Cinema giunge questa notizia.
Mentre la Biennale annuncia che il film di chiusura della 67a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica sarà The Tempest di Julie Taymor con Helen Mirren, quello d’apertura Black Swan di Darren Aranosky (The Wresteler) e la madrina la giovane attrice siciliana Isabella Ragonese (Tutta la vita davanti), fioccano le polemiche. Dopo la dichiarazione amareggiata di Pupi Avati in merito alla sua esclusione dal concorso, decisa per far posto all’esordio cinematografico di Ascanio Celestini con La pecora nera, il Presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri esprime solidarietà ad Avati: “Non vorremmo che ci fossero delle ragioni ideologico-culturali dietro questa decisione. A vedere coloro che sono stati privilegiati, qualche sospetto potrebbe anche venire. Questo episodio, insieme a molti altri, dimostra che quelli che si lamentano delle censure sono coloro che le praticano in tante occasioni senza, in realtà, subirle mai".
Giudico strana l'esclusione di un grande maestro del cinema italiano, ma ho anche grande stima di Ascanio Celestini e credo che prima di di prendere posizione si dovrebbe avere visto i due film per capire.
Qualora La pecora nera fosse un bel film, sarebbe da lodare il coraggio dell'organizzazione nel dare spazio a un emergente che - a giudicare dai suoi sketch in TV - ha sicuramente delle cose da dire e che sa come dirle.
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