Date uno sguardo a questo interessante video sul Movimento Occupy Wall Street. E' una feroce satira contro il movimento, che dice in
soldoni che le decisioni del movimento sono prese da una elite di...
"radical chic" diremmo noi e quindi che esiste una casta anche nel gruppo che dovrebbe combattere la casta.
Il tema è affrontato da un punto di vista provocatorio con diversi colpi bassi, ma rimane comunque uno spunto interessante.
analisi, recensioni, visioni, illuminazioni, cinema, film, video, corti, ecologia, politica...
29 novembre 2011
27 novembre 2011
Nascita di una dittatura mondiale
Non so se il 100% di questo video sia vero, ma di sicuro sono vere le parole su Mario Monti e le parole di Mario Monti. Le sue stesse dichiarazioni la dicono lunga sul progetto globale di cui si è fatto servitore.
La cosa per cui dobbiamo lottare è la trasparenza. Tutto deve essere limpido come l'aria e dovremo avere la forza di non cedere nessun centimetro della nostra libertà in cambio di benessere economico o di sicurezza.
23 novembre 2011
La rivolta dei camerieri
Questo weekend esce nelle sale Tower Heist. Se pianificate vendetta nei confronti di affaristi che vi hanno fregato TFR o fondi pensione potrebbe essere fonte di ispirazione. Così pure potrebbe servire nei prossimi mesi nei confronti di banchieri e bancari di altro livello.
Sinossi.
Uno degli inquilini di un
rispettabile grattacielo è agli arresti domiciliari per frode.
E tra i derubati ci sono
anche gli inservienti del grattacielo che hanno affidato a lui i propri
risparmi.
Ora vogliono riappropriarsi
di ciò che è loro, cercando di rubare 20 milioni di dollari dal
sorvegliatissimo superattico del malfattore.
Tower Heist è un action comedy basato sull’idea di una vendetta
sociale, in cui camerieri e donne delle polizie si vendicano di un personaggio molto ricco
e corrotto. Per farlo assoldano un piccolo delinquente, interpretato dall’icona
comica Eddie Murphy
BRETT RATNER (regista): "Lavorare con Eddie Murphy è un sogno, perché studio i
suoi film da quando ho 12 anni. Lui ha reinventato il genere dell’action
comedy."
EDDIE MURPHY (attore): "Era da un bel po’ che non interpretavo un personaggio
così e mi sono divertito. Negli ultimi dieci anni ho fatto solo film per
famiglie."
La storia e l’imperizia dei lavoratori scassinatori ricorda un po’
quella dei Soliti ignoti capitanati da Totò, specie per quanto riguarda una scena che avviene sul soffitto di una palazzo e un'altra che concerne
BRETT RATNER (regista): "E’ una citazione inconsapevole. Ricordo di aver visto
quell film, ma è successo 15 anni fa. Quando guardi molti film qualcosa ti
rimane e qualcos’altro si deposita nel tuo subconscio."
Nel notevole cast anche Casey Affleck,
Matthew Broderick e il capo rivolta Ben Stiller.
BEN STILLER (attore): "Il mio personaggio ama il suo lavoro e si sente
tradito. E in più si sente colpevole per aver perso i soldi delle persone che
lavorano per lui."
20 novembre 2011
Robert Altman regista corale
La prima parola che mi viene in mente se penso a Robert Altman è coralità. Molti dei suoi film più famosi, da Nashville a M.A.S.H. a America oggi ai più recenti Gosford Park o The Company non hanno un unico protagonista definito, ma raccontano vicende intrecciate a tal punto che risulta difficile riassumere in modo efficace quello che i film raccontano.
Oggi ricorrono i 5 anni dalla scomparsa dell'eclettico regista statunitense e per lavoro ho visto alcune interviste che ha rilasciato alla TV per cui lavoro.
Altman faceva fatica a rispondere alle domande in modo esaustivo, sembrava spesso scocciato: il suo lavoro, si intuisce fra le righe, è quello di fare film, radiodrammi, programmi televisivi, inscenare pièces teatrali (tutte attività che considera della stessa dignità e nei quali nega vi sia differenza di approccio), e non di parlarne. Quello spetta agli altri, agli spettatori.
C'è comunque una frase che più di tutte mi ha colpito e che testimonia ancora una volta di quanto fosse importante per lui il concetto di coralità. Cercando di descrivere il suo lavoro, Altman dice che i suoi film non li ha fatti da solo: il suo nome figura come il brand del film, ma ci sono moltissimi altri artisti che partecipano della sua riuscita, come il direttore della fotografia, il sound designer, il direttore artistico e soprattutto gli attori. Questo non vuol dire - aggiunge Altman - sminuire il suo lavoro. Il regista ha una parte molto importante in tutto ciò. Altman è comsapevole che senza regista un film non si potrebbe fare, perché tutti gli artisti coinvolti lavorano per lui. Il regista è come un monarca benevolo che accende la luce sul loro lavoro e quelli lo eseguono perché credono che vi sia un controllo.
Ne emerge la figura di regista come di un demiurgo che con la sua protezione permette a tutti gli artisti in gioco di lsciarsi andare e comporre l'opera sotto e grazie al suo sguardo vigile.
Oggi ricorrono i 5 anni dalla scomparsa dell'eclettico regista statunitense e per lavoro ho visto alcune interviste che ha rilasciato alla TV per cui lavoro.
Altman faceva fatica a rispondere alle domande in modo esaustivo, sembrava spesso scocciato: il suo lavoro, si intuisce fra le righe, è quello di fare film, radiodrammi, programmi televisivi, inscenare pièces teatrali (tutte attività che considera della stessa dignità e nei quali nega vi sia differenza di approccio), e non di parlarne. Quello spetta agli altri, agli spettatori.
C'è comunque una frase che più di tutte mi ha colpito e che testimonia ancora una volta di quanto fosse importante per lui il concetto di coralità. Cercando di descrivere il suo lavoro, Altman dice che i suoi film non li ha fatti da solo: il suo nome figura come il brand del film, ma ci sono moltissimi altri artisti che partecipano della sua riuscita, come il direttore della fotografia, il sound designer, il direttore artistico e soprattutto gli attori. Questo non vuol dire - aggiunge Altman - sminuire il suo lavoro. Il regista ha una parte molto importante in tutto ciò. Altman è comsapevole che senza regista un film non si potrebbe fare, perché tutti gli artisti coinvolti lavorano per lui. Il regista è come un monarca benevolo che accende la luce sul loro lavoro e quelli lo eseguono perché credono che vi sia un controllo.
Ne emerge la figura di regista come di un demiurgo che con la sua protezione permette a tutti gli artisti in gioco di lsciarsi andare e comporre l'opera sotto e grazie al suo sguardo vigile.
19 novembre 2011
Buon compleanno Meg
Il 19 novembre 1961 nasceva Margaret Mary Emily Anne Hyra, meglio conosciuta come Meg Ryan.
Oggi compie dunque i suoi primi 50 anni e noi la ricordiamo con la memorabile scena tratta dalla commedia brillante al fianco di Billy Crystal, che ha risposto alla domanda: "può esistere l’amicizia tra uomo e donna?" HARRY TI PRESENTO SALLY.
Memorabile è la sua simulazione in pubblico di un orgasmo nel film che l'ha trasformata in una star.
Oggi compie dunque i suoi primi 50 anni e noi la ricordiamo con la memorabile scena tratta dalla commedia brillante al fianco di Billy Crystal, che ha risposto alla domanda: "può esistere l’amicizia tra uomo e donna?" HARRY TI PRESENTO SALLY.
Memorabile è la sua simulazione in pubblico di un orgasmo nel film che l'ha trasformata in una star.
17 novembre 2011
Furore
"...wherever there's a fight, so hungry people can eat, I'll be there. Wherever there's a cop beatin' up a guy, I'll be there. I'll be in the way guys yell when they're mad. I'll be in the way kids laugh when they're hungry and they know supper's ready, and when the people are eatin' the stuff they raise and livin' in the houses they build, I'll be there, too."
Nel giorno delle proteste degli studenti di tutto il mondo, un augurio alle nuove generazioni tratto da Furore (The Grapes of Wrath di John Ford 1940).
Nel giorno delle proteste degli studenti di tutto il mondo, un augurio alle nuove generazioni tratto da Furore (The Grapes of Wrath di John Ford 1940).
16 novembre 2011
Breaking Dawn (1 e 2)
Visto che oramai ne ho scritto ben due servizi per Sky Cinema, per riempire lo spazio del post odierno (in concomitanza con l'uscita nelle sale) vi presento la puntata di Sky Cinenews con lo speciale Breaking Dawn che ho realizzato (è il terzo della playlist) e trascrivo qui sotto il testo del secondo servizio.
DALLA PARTE DEL VAMPIRO
La lotta tra vampiri e
licantropi è arrivata al suo quarto stadio e Breaking
Dawn – parte 1 è per molti degli
attori della saga il migliore dei film finora realizzati.
JULIA JONES
Probabilmente questo è il
mio preferito
TAYLOR LAUTNER
Non mento se dico che
questo è di gran lunga il mio preferito.
Con
Breaking Dawn, la saga che ha
rinnovato l’immagine quasi bicentenaria del vampiro (il primo romanzo risale al 1918)…
JACKSON RATHBONE
La scrittrice Stephenie
Meyer ha reinventato il mondo dei vampiri esplorando i vari aspetti
della mitologia.
…sfrutta ancora il
misterioso potere di questi esseri orrorifici costretti a nutrirsi
del sangue degli uomini, mettendo in scena il desiderio di diventare
uno di loro di Bella, e il suo sacrificio per avere un figlio dal
vampiro che ama.
ASHLEY GREENE
Bella vuole tenere il
bambino e noi vogliamo salvarle la vita e fare in modo che lei e
Edward abbiano un bambino, ma il gruppo dei lupi lo vede come
un’enorme minaccia, perché sarà mezzo uomo e mezzo vampiro e non
si sa che farà.
Questa volta si fa sul
serio e il film è un vero horror con sangue, sesso e meno
romanticismo.
Twilight è il più
grande fenomeno planetario incentrato sui vampiri, tanto da
costringere gli attori a qualche studio in più.
JULIA JONES
Per interpretare un
personaggio che così tante persone conoscono, è stato essenziale
poter leggere il materiale d’origine.
PETER FACINELLI
Sono personaggi difficili
da interpretare. Sono sempre fermi e stare fermo davanti alla
cinepresa è una delle cose più difficili, perché quando si recita
si cerca di apparire naturali attraverso la gestualità. E in questa
freddezza bisogna trovare il modo per mostrare che c’è qualcosa
che brucia dentro.
15 novembre 2011
Il ricatto del debito
Il neoliberismo è un crimine contro l'umanità. Lo si dice chiaro e tondo in questo documentario, Debtocracy, che non vorrei mai smettere di guardare in un momento come questo.
Il nostro destino pare segnato ormai da alcuni anni: svenderanno il nostro Paese e lo faranno al prezzo più basso possibile e ridurci in una specie di nuova schiavitù.
Eppure ci sono dei modi per risorgere, come è riuscita a fare l'Argentina, o per opporsi, come è riuscito a fare l'Ecuador. Il debito che chiedono di pagare ai cittadini è stato in larga parte contratto dalle classi dirigenti di questi Paesi, così come è successo in Grecia e da noi in Italia.
Per questo il debito può essere dichiarato illegale e per questo noi non dovremmo pagarlo.
Il nostro destino pare segnato ormai da alcuni anni: svenderanno il nostro Paese e lo faranno al prezzo più basso possibile e ridurci in una specie di nuova schiavitù.
Eppure ci sono dei modi per risorgere, come è riuscita a fare l'Argentina, o per opporsi, come è riuscito a fare l'Ecuador. Il debito che chiedono di pagare ai cittadini è stato in larga parte contratto dalle classi dirigenti di questi Paesi, così come è successo in Grecia e da noi in Italia.
Per questo il debito può essere dichiarato illegale e per questo noi non dovremmo pagarlo.
14 novembre 2011
La presa del potere
E allora porte spalancate per il neosenatoreavita (ne sentivate il bisogno, vero?) Mario Monti, per un governo che sembra una pizza.
Per buon auspicio dedichiamo una canzone ai futuri comandanti.
Per buon auspicio dedichiamo una canzone ai futuri comandanti.
13 novembre 2011
12.11.2011 Berlusconi si dimette
Si festeggia in maniera spiritosa a Roma, davanta al Quirinale con adirittura l'orchestra sinfonica che esegue l'Alleluja.
Assomiglia molto alle grandi feste popolari per le cadute dei dittatori che abbiamo visto in Paesi che ci sembravano culturalmente così distanti da noi. Ma forse questa distanza si è ridotta.
I tempi duri non sono certo finiti e forse stanno solo per iniziare, ma per oggi vogliamo goderci la festa. Facciamo un brindisi anche se invece dello spumante useremo lacrime e sangue.
Buona fine. Buon principio.
Assomiglia molto alle grandi feste popolari per le cadute dei dittatori che abbiamo visto in Paesi che ci sembravano culturalmente così distanti da noi. Ma forse questa distanza si è ridotta.
I tempi duri non sono certo finiti e forse stanno solo per iniziare, ma per oggi vogliamo goderci la festa. Facciamo un brindisi anche se invece dello spumante useremo lacrime e sangue.
Buona fine. Buon principio.
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