e poi? no, seriamente, quando le persone avranno ritirato i propri soldi, quando ci saranno ingorghi di carriole piene di spiccioli e macerie di banche, quando l'iperflazione avrà annullato il valore dei tuoi risparmi, quando ci sarà il panico, ecco, chi trarrà vantaggio dal vuoto di potere creatosi? http://www.history.ucsb.edu/faculty/marcuse/classes/33d/projects/1920s/1923StacksOfMarks.jpg
Non riesco a vedere un nesso così stretto tra nosoldinellebanche e Nazismo. Ci sono altri modi sui quali reggere una società che non sia la finanza. Però forse hai ragione, è solo utopia: ora paghiamo noi e anche una volta sconfitto il capitalismo (se è possibile in questo modo) la natura umana creerà qualcosa per cui continueremo a pagare noi.
La teoria è che gli sconvolgimenti economici portano a sconvolgimenti politici. Se il sistema economico collassa basta il primo politico che riesca a parlare alla pancia piuttosto che alla testa e la frittata è fatta, come in Germania nel '23, quando le banconote erano più economche dei giocattoli.
L'intervista a Cantona, un calciatore che critica i lavoratori in sciopero perchè non troppo duri, io la vivo male, ti cito un passaggio di Sciascia che, credo ben descriva la situazione, è tratto dal suo Candido, un libro del 1974. "Quel che il gauchisme studentesco non ha capito (e non poteva capirlo, suscitato com'è dai pargoli della borghesia) è che non si può dire all'operaio che finalmente stà mangiando che, appunto per il fatto di star mangiando, corre il rischio di non esser sufficientemente rivoluzionario. Lasciare il piatto di lenticchie per riprendersi la primogenitura rivoluzionaria, non sembra per niente giusto alla classe operaia: e perciò nell'amico che gli viene fuori da sinistra intravede, sotto il linguaggio rivoluzionario, le bandiere rosse e i ritratti di Lenin, il vecchio nemico che fino a ieri veniva fuori solo da destra".
Sono d'accordo su tutto. Viene istintivo pensare all'uovo oggi piuttosto che alla gallina domani. E' pure possibile che la bolla esploda comunque prima o poi e allora meglio i soldi averli già tolti dalle banche. A quel punto ci vorrebbe che il primo politico che sappia "parlare alla pancia" sia animato da principi umanisti e non sogni solo il potere.
e poi? no, seriamente, quando le persone avranno ritirato i propri soldi, quando ci saranno ingorghi di carriole piene di spiccioli e macerie di banche, quando l'iperflazione avrà annullato il valore dei tuoi risparmi, quando ci sarà il panico, ecco, chi trarrà vantaggio dal vuoto di potere creatosi?
RispondiEliminahttp://www.history.ucsb.edu/faculty/marcuse/classes/33d/projects/1920s/1923StacksOfMarks.jpg
http://img25.imageshack.us/i/banknotes.jpg/
http://www2.dsu.nodak.edu/users/dmeier/Holocaust/hitler.html
Germania, 1923. E' già successo e non è stato bello.
Non riesco a vedere un nesso così stretto tra nosoldinellebanche e Nazismo. Ci sono altri modi sui quali reggere una società che non sia la finanza. Però forse hai ragione, è solo utopia: ora paghiamo noi e anche una volta sconfitto il capitalismo (se è possibile in questo modo) la natura umana creerà qualcosa per cui continueremo a pagare noi.
RispondiEliminaLa teoria è che gli sconvolgimenti economici portano a sconvolgimenti politici. Se il sistema economico collassa basta il primo politico che riesca a parlare alla pancia piuttosto che alla testa e la frittata è fatta, come in Germania nel '23, quando le banconote erano più economche dei giocattoli.
RispondiEliminaL'intervista a Cantona, un calciatore che critica i lavoratori in sciopero perchè non troppo duri, io la vivo male, ti cito un passaggio di Sciascia che, credo ben descriva la situazione, è tratto dal suo Candido, un libro del 1974.
"Quel che il gauchisme studentesco non ha capito (e non poteva capirlo, suscitato com'è dai pargoli della borghesia) è che non si può dire all'operaio che finalmente stà mangiando che, appunto per il fatto di star mangiando, corre il rischio di non esser sufficientemente rivoluzionario. Lasciare il piatto di lenticchie per riprendersi la primogenitura rivoluzionaria, non sembra per niente giusto alla classe operaia: e perciò nell'amico che gli viene fuori da sinistra intravede, sotto il linguaggio rivoluzionario, le bandiere rosse e i ritratti di Lenin, il vecchio nemico che fino a ieri veniva fuori solo da destra".
Sono d'accordo su tutto.
RispondiEliminaViene istintivo pensare all'uovo oggi piuttosto che alla gallina domani. E' pure possibile che la bolla esploda comunque prima o poi e allora meglio i soldi averli già tolti dalle banche.
A quel punto ci vorrebbe che il primo politico che sappia "parlare alla pancia" sia animato da principi umanisti e non sogni solo il potere.