Un giallo con false ricostruzione, sovversione dell'ordine temporale degli eventi, azioni mostrate al contario, allucinazioni e confusione mentale, punto di vista di un personaggio principale non affidabile.
Un cortometraggio ben costruito e degno del miglior Christopher Nolan. Un cortometraggio che chiama in gioco le inferenze dello spettatore e lo costringe a giocare al gioco della narrazione per immagini. Poche parole. Una musichetta dolce solo in apparenza e che diventa ossessiva.
Le storie che invento non le so raccontare di Francesco Lettieri (anche protagonista) è un (capo)lavoro che meriterebbe un'attenta analisi. Magari un giorno gli dechideremo anche quel tempo.
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