Solitamente Maurizio Crozza non mi fa molto ridere. Il suo discorrere ha un ritmo lento ed è farcito di battute spesso scontate. Ma questa volta, introducendo la trasmissione di approfondimento politico (leggi "caciara, finto gioco delle parti in cui conta più l'audience che la riflessione") Ballarò, ha dato il meglio di sé. Pur continuando ad apostrofare inutilmente e alla nausea gli ospiti in studio, ha toccato con la giusta energia qualche nervo scoperto e mi ha fatto balzare sulla sedia dalle risate.
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